MotoGP: Hector Barberà “Pensavo ad una passione Rossa, non ad un Rosso interesse”

Il pilota spagnolo deluso da trattamento ricevuto dalla Ducati

MotoGP: Hector Barberà “Pensavo ad una passione Rossa, non ad un Rosso interesse”MotoGP: Hector Barberà “Pensavo ad una passione Rossa, non ad un Rosso interesse”

Pronto per il rientro in sella dopo il doppio infortunio che lo ha tenuto lontano dai circuiti per ben tre gare (la prima per la frattura rimediata in allenamento e le due successive per la caduta durante le prove libere di Indianapolis), Hector Barbera non affronterà il weekend di Misano certo con il morale alle stelle. Di ieri è infatti la notizia dell’ingaggio di Iannone e Spies nel team Ducati Pramac, il che lascia di fatto lo spagnolo senza una sella per il 2013.

Stando alla stampa spagnola si profilano ora per lui due possibilità: restare in MotoGP con un CRT oppure tornare in Moto2, ma pochi minuti fa il pilota sul suo account twitter (@HectorBarbera) ha parlato della questione, non senza un briciolo di delusione, forse dovuta al bilancio non poi così negativo degli anni passati nel team satellite della rossa di Borgo Panigale:

“Ciao a tutti. Sto andando al circuito, già sapevo che l’anno prossimo non avrei continuato a guidare la Ducati del team Pramac” ha twittato il giovane “Credo che abbiamo fatto una stagione molto buona nonostante le lesioni e spero di poterla finire altrettanto bene come la ho iniziata. Il mio futuro sarà in MotoGP” ha continuato poi smentendo di fatto ogni voce relativa alla moto2 “Ho parlato con varie squadre per pilotare una CRT e sto valutando tutte le offerte. Spero di potervi dare notizie molto presto. Grazie a tutti per il vostro interesse!”

Non finiscono però qui le dichiarazioni di Hector, che dopo parole di ringraziamento verso il team, prosegue poi in una sorta di pubblico sfogo “Senza dubbio devo ringraziare il team Pramac perchè la moto non era niente più che un esperimento e siamo stati veloci come gli ufficiali. Ognuno deve capire come vanno le cose nel proprio sport, a volte non è giusto, ma le cose stanno così. Ora devo pensare a questa gara. Sono stato la miglior Ducati satellite per tre anni, a volte davanti o insieme alle ufficiali pur non avendo la stessa moto, con lesioni, cadute e nuove squadre” prosegue poi “Pensavo a una passione rossa, non a un rosso interesse…” conclude infine lo sfogo.

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