MotoGP | Gp Jerez Conferenza Stampa: Dovizioso, “Non vedo perché non dovremmo essere competitivi”

"Per me Senna era un pilota speciale" ha detto il forlivese ricordando il pilota brasiliano scomparso 25 anni fa

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MotoGP Gp Spagna Conferenza Stampa – Andrea Dovizioso reduce dal quinto posto del Gran Premio delle Americhe ha parlato durante la classica conferenza stampa pre-gp del Gran Premio di Spagna, quarta tappa della MotoGP 2019 che si disputerà domenica sul tracciato di Jerez.

Il pilota forlivese della Ducati ha come obiettivo mantenere la testa della classifica, cosa non facile vista la scarsa ‘simpatia’ verso il tracciato andaluso.

Queste le parole di Andrea Dovizioso: “Sono contento del risultato di Austin. In qualifica avevamo avuto di difficoltà ma in gara sono riuscito a recuperare. Sono contento di arrivare qui con questa classifica, ma dimostra anche che ci sono molto piloti veloci e non solo io e Marc. A Jerez non so cosa aspettarmi. Lo scorso anno andavamo bene ma quest’anno l’asfalto è diverso e questo condizionerà la prestazione, quindi vedremo. Penso che sarà diverso in questa stagione perché gli avversari sono in una situazione diversa e l’asfalto sarà il punto focale per capire la situazione, ma non vedo perché non dovremmo essere competitivi.”

Nel corso del weekend una curva di Jerez sarà intitolata a Dani Pedrosa, questo il pensiero del forlivese: “Se succede qualcosa di speciale in quella curva è bello darle il nome del pilota, però è qualcosa di strano vedere il nome di un pilota in una curva. Suona strano, non sono contrario però suona strano per me”.

Al #04 è stato poi chiesto cosa pensa della situazione di Zarco: “Quando cambi moto è molto difficile. Ogni moto ha caratteristiche diverse e storie diverse. Io non conosco la KTM quindi non saprei. Sicuramente tutti si aspettavano di più da Zarco, ma questo dimostra il livello che c’è in MotoGP. La conferma è anche la Yamaha, che ha faticato negli ultimi due anni nonostante siano un grande team. Penso sia normale la situazione della KTM. Quando usi solo una moto pensi di sapere più di quello che realmente sai. Fino a quando non ci sali sopra non sai il vero livello. Ha bisogno di tempo e sicuramente la KTM non è al livello delle altre moto”.

I primo maggio ricorreva il 25 esimo anniversario della scomparsa di Ayrton Senna, questo il ricordo del forlivese: “Per me Senna era un pilota speciale, tutti lo amavano sia per il modo di guidare sia per lo stile di guida. Io ero giovane quando morì ma è una giornata che ricordo. Fa parte dello sport purtroppo, in quel periodo le F1 erano pericolose. Per fortuna dopo quell’incidente la sicurezza è migliorata.”

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