MotoGP: Francesco Guidotti “Stiamo parlando con Laverty, Petrucci e Zarco, ma c’è la novità Redding”

Con il Team Manager Pramac abbiamo parlato di motomercato e del rientro dell'Aprilia in MotoGP

MotoGP: Francesco Guidotti “Stiamo parlando con Laverty, Petrucci e Zarco, ma c’è la novità Redding”MotoGP: Francesco Guidotti “Stiamo parlando con Laverty, Petrucci e Zarco, ma c’è la novità Redding”

Alla fine di questa stagione mancano ancora 7 gare, ma si lavora senza soste per il 2015. Sistemati i contratti dei Big (Rossi – Lorenzo coppia Yamaha, Marquez – Pedrosa coppia Honda, Dovizioso – Iannone coppia Ducati, Pol Espargarò – Smith coppia Yamaha Tech 3, Cal Crutchlow in Honda LCR, Stefan Bradl in Yamaha Forward, Nicky Hayden in Aspar Honda), rimangono poche pedine a disposizione, anche se il rientro ormai certo dell’Aprilia riapre gli scenari. A tal proposito abbiamo intervistato in esclusiva il Team Manager del Team Ducati Pramac, Francesco Guidotti, una delle squadre “spiazzate” dall’ingresso di Iannone (loro attuale pilota) nel team interno Ducati. Ecco cosa ci ha raccontato.

Francesco, parlando della stagione attuale c’è da essere soddisfatti.

“Sicuramente. Lo siamo sia per Andrea (Iannone, ndr) che per Yonny (Hernandez, ndr) che stanno facendo davvero bene. Andrea è cresciuto molto, con la moto nuova si trova molto bene, è un bel binomio. Chiaramente c’è ancora da lavorare per rimanere nel gruppo di testa per tutta la gara e non solo nelle battute iniziali, ma dallo scorso anno c’è stato un passo in avanti deciso, quindi siamo soddisfatti. Lo siamo anche per Yonny, che ha ottenuto dei buoni risultati con la moto dello scorso anno. Peccato per le ultime due gare, dove ha avuto dei problemi che lo hanno ostacolato. Nell’ultima gara ha avuto un problema tecnico al limite della realtà. La perdita di pressione della gomma anteriore resta un mistero, un caso isolato, anche se c’è la possibilità che in un’imbarcata, nell’atterrare, o per colpa di un cordolo, la gomma si sia stallonata. Nella gara precedente c’era stato invece un contatto con Bautista nelle prime fasi iniziali, quindi gara compromessa. A Brno aveva fatto molto bene, era entrato in Q2 e anche in altre occasioni c’era riuscito. Non bisogna dimenticare che sta utilizzando la moto 2013 e quindi è di buone prospettive per il futuro.”

Con il passaggio di Iannone al Team interno diventerà la vostra prima guida?

“Al momento la nostra idea è quella di far passare Hernandez prima guida e di far crescere accanto a lui un giovane che abbia a disposizione i mezzi per ben figurare.”

Tecnicamente come vi supporterà la Ducati?

“Lo farà come ha fatto quest’anno, ma con un piccolo ritardo, perchè la moto 2015 arriverà per il team ufficiale solo nei test di Sepang (Febbraio, ndr). Inizialmente saranno loro a fare un periodo di prova con la GP15, poi visto che c’è la disponibilità per farlo, la utilizzeremo anche noi, presumibilmente per le prime gare europee. C’è anche una questione di logistica, perchè non sarebbe facile iniziare le trasferte extra-europee (test compresi) con una moto e poi utilizzarne un’altra.”

Il prossimo anno con quale moto partirà Hernandez?

“Yonny utilizzerà l’evoluzione della moto che attualmente utilizza Andrea. Prima della fine dell’anno ci sarà infatti un ulteriore step evolutivo, molto simile alla 2015.”

Per il secondo pilota circolano i nomi di Laverty, Zarco, Petrucci, cosa puoi dire?

“Il discorso è abbastanza facile e comprensibile. Trovare sostenitori che finanzino progetti sui giovani è sempre molto difficile, ma noi vogliamo mettere a disposizione una base tecnica di un certo livello, che possa far capire quanto valga un pilota. Mi hai fatto tre nomi e con questi tre stiamo parlando. Zarco sembra voler rimanere un anno ancora in Moto2. Con Danilo ed Eugene c’è stata una chiacchierata, ora in stand-by perchè è venuta fuori la possibilità di Redding, che è anche  di interesse Ducati.”

Redding aveva già provato la Desmosedici al Mugello.

“Si, l’aveva già provata e nonostante fosse ancora un pò acerbo non era andato male. Se non ricordo male aveva girato in 1’49, poi restando ancora in Moto2 ha preso conoscenza dei proprio mezzi, ha lottato per il campionato e quest’anno sta facendo bene. Nelle ultime gare è cresciuto molto ed è sempre il miglior pilota Honda Open e alcune volte ha dato anche fastidio a Bautista che ha la Factory. Diffilmente la Honda se lo lascerà scappare, ma lui si è detto interessato al nostro programma.”

Tornando ai nomi di cui sopra, la nazionalità può giocare un ruolo importante?

“Potrebbe influire un “pelino” sul discorso Petrucci. Non solo per la Ducati ma anche per il campionato, dove abbiamo già abbastanza italiani. Un minimo di influenza l’avrà sicuramente.”

Quando la situazione piloti potrebbe sbloccarsi?

“A Silverstone, in Gran Bretagna (teatro della prossima gara in programma il 31 agosto) dovremmo conoscere le scelte.”

Che moto avrà a disposizione la vostra seconda guida, il pilota da far crescere e nel caso in cui fosse Redding le cose cambierebbero?

“Se arrivasse Redding ci potrebbe essere un rimescolamento della carte, visto che è un pilota di interesse diretto Ducati. Nel caso degli altri sarebbe la moto con cui corrono adesso di due Andrea (Iannone e Dovizioso), uno step inferiore di quella che avrà a disposizione Hernandez. Una moto che comunque che ha dimostrato il suo valore, fermo restando che gli altri andranno avanti.”

Parliamo ora di Aprilia, una casa con cui hai anche vinto. Sembra quasi certo che anticiperà il suo rientro in MotoGP e quindi sarà in pista già dalla prossima stagione. Farlo l’anno prima di quello in cui cambieranno gomme (da Bridgestone a Michelin) e centralina (tutti avranno quella unica), è una mossa “giustificata”?

“Avranno le loro ragioni, anche se faccio fatica a vederle in questo momento.”

Potrebbe averli spinti a questa scelta il cambiamento delle regole in Superbike?

“Potrebbe essere una spiegazione. Tecnicamente avevano concepito una moto con il regolamento vecchio e con il nuovo sarebbero penalizzati. Restare con un team ufficiale vorrebbe dire essere costretti a vincere, visto che l’Aprilia in WSBK ha vinto molto, un anno anche con me in squadra. Non può permettersi di “partecipare”. Per quanto riguarda il suo ingresso in MotoGP possiamo dire che esserci è sempre importante, aiuta a capire un pò il ritmo, ad essere aggiornati sui regolamenti, sulle strategie. Probabilmente faranno fare rodaggio al team e ai piloti, ma come dicevi te prima, tecnicamente sarebbe stato meglio entrare nel 2016.”

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