MotoGP: Francesco Guidotti “Posso confermare che Spies correrà a Indy”

L'ex pilota della Yamaha pronto a tornare in sella alla sua Ducati dopo un lungo stop

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Il calvario di Ben Spies sembra essere giunto al termine. Il pilota statunitense del Team Pramac Ducati tornerà infatti in sella alla sua GP13 nel prossimo week-end di Indianapolis, dove è in programma la decima tappa del motomondiale 2013. Spies si era infortunato lo scorso anno in Malesia e da allora non si era più ripreso totalmente, tanto da decidere uno stop forzato per non peggiorare la sua situazione. A confermarcelo oggi è stato Francesco Guidotti, Team Manager Pramac Ducati.

“Posso confermare che Ben (Spies, ndr) correrà a Indianapolis. I problemi fisici sembrano del tutto superati e quindi avremo di nuovo a “disposizione” la nostra coppia titolare, formate da Ben e Andrea (Iannone, ndr).”

Queste erano state invece le parole di Spies a Laguna Seca

“E’ la prima volta da tempo in cui sono davvero contento di come la riabilitazione stia progredendo. All’inizio della stagione ho avuto troppa fretta di ricominciare e ad Austin ho avuto il problema muscolare perché non avevo abbastanza forza per correre con una MotoGP. Alle volte gli incidenti creano altri incidenti. Assieme a Ducati ed ai due medici, quello italiano e quello americano, abbiamo preso la decisione più giusta, rientrare nel Campionato in forma e non forzare i tempi. Mi sarebbe piaciuto se questa gara fosse stata fra due settimane, così avrei potuto esserci. Ho fatto un controllo due giorni fa ed il dottore mi ha detto che tutto sta procedendo secondo i piani, quindi non vedo l’ora di ritornare ad Indy al 100%. Abbiamo perso gran parte della stagione, ma Indy sarà un nuovo inizio, e farò del mio meglio per ottenere i risultati che ci siamo prefissati.
Ora sono più tranquillo in merito alla mia forma fisica, anche se so che non riuscirò ad essere veloce da subito, perché è da molto tempo che non salgo in sella. So che ci sono state molte ‘chiacchiere’ ma so anche che la decisione di dedicare tutto questo tempo alla riabilitazione è stata la cosa più giusta che potessimo fare per poter tornare al 100%. Ora sono pronto per tornare in pista ad Indy, e non mi resta che fare il possibile per tornare ad essere competitivo. Ho dedicato dai tre ai quattro giorni a settimana alla riabilitazione, nel miglior centro di riabilitazione di Dallas, nonché uno dei migliori degli Stati Uniti. Mi hanno seguito giornalmente cambiando programmi in base alle necessità. La gente non mi ha visto in gara ma ho lavorato duramente per ritornare al punto in cui ho bisogno di essere. Ci è voluto più di quanto si pensasse, ma è andata così.”

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