MotoGP: Ezpeleta cerca nuove “soluzioni” alla crisi, non la “guerra” con i costruttori

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Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna è alla ricerca di soluzioni per far fronte alla crisi economica che ha investito anche la MotoGP. Quest’anno come primo passo per “rinfoltire” la griglia (visto che anche la Suzuki si è ritirata) è stato concesso un nuovo “status”, quello di CRT. In pratica i cosidetti Claiming Rules Team, hanno a disposizione 12 motori (contro i 6 delle case aderenti alla MSMA) e la capacità del serbatoio è di 24 litri contro i 21 dei team ufficiali. Il telaio è prototipo, ma il un motore derivato dalla serie.

Questo però non basterà per il futuro e allora ci sono state delle riunioni per trovare un punto d’incontro con le case costruttrici che stanno vagliando le varie proposte. Una di queste dovrebbe essere quella di avere una sola moto a disposizione già dal 2013, si è poi parlato anche di un limite ai giri (14.500/15.000 giri al minuto) e del costo del leasing delle moto prototipo che non dovrebbe superare il milione di euro. E’ stato proposto poi di diminuire da 6 a 5 il numero dei motori per pilota (questo solo per i prototipi).

Quel che è certo è che Ezpeleta non vuole una “guerra” con i costruttori, ma vuole soltanto trovare valide soluzioni a questa crisi. I costi di oggi sono diventati insostenibili e quindi si lavora per riportarli nei limiti. Ecco a tal proposito le parole di Hervè Pocnharal, proprietario del Team Tech 3 (nella foto Dovizioso a colloquio con i tecnici della Yamaha).

“Sembra che ci sia un consenso sulla regola di una sola moto per pilota. L’obiettivo principale è quello di ridurre i costi e la MSMA ha sottolineato che questa è una proposta e che potrebbe già entrare in vigore dal prossimo anno. Carmelo (Ezpeleta) è molto forte su questo punto e ha chiesto a tutti noi (team indipendenti) di non avviare negoziati con case costruttrici che chiedano più di un milione di euro per il leasing – ha detto Poncharal a MCN – E’ stato anche molto chiaro a dire che le case non potranno andare da un altro team in caso di rifiuto da parte nostra, non potranno chiedere più di un milione. Vorrebbe mettere a punto le idee per la fine di maggio per renderle ufficiali entro la fine di giugno. Il suo obiettivo è quello di apportare cambiamenti in modo graduale con l’obiettivo di avere tutti sullo stesso livello nel 2015. Ma cerchiamo di essere chiari su una cosa. Carmelo non è in guerra con nessuno. Non è in guerra con la MSMA ed è molto consapevole di che quello Yamaha, Honda e Ducati hanno fatto e stanno facendo per il campionato ed è consapevole del fatto che sarebbe essere una perdita enorme se si dovessero ritirare. Non vuole nessuna “guerra”, ma ha messo in chiaro che abbiamo raggiunto un punto in cui non possiamo andare avanti. Penso che le case abbiano capito il messaggio e sono desiderose di lavorare per trovare delle soluzioni. Chiaramente è di vitale importanza trovare alcune soluzioni per andare avanti. Abbiamo rinviato per il momento alcune decisioni radicali, ma non possiamo più vivere nelle condizioni economiche attuali.”

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