MotoGP – Brno Gara – Stoner sbaglia, Rossi vince ed è a +50

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Vien da ripensare al 2001. Sempre a Brno, sempre una caduta eccellente per un momento importante e, forse, decisivo per le sorti iridate. All’epoca era Max Biaggi, oggi è Casey Stoner. Storie diverse per un destino al Masaryk Circuit medesimo a sette anni di distanza: entrambi in testa, entrambi in controllo sull’inseguitore Valentino Rossi, entrambi fuori gioco per un personale errore. Una scivolata che costa carissimo all’australiano, che in un sol colpo si ritrova da ipotetici 20 a 50 effettivi punti di distacco dal vertice. Disastro Stoner, disdetta Ducati, gioia per Valentino Rossi, tornato al successo (5° stagionale) nel weekend della “rivoluzione” regolamentare in discussione e del dominio Bridgestone, mai così eloquente nell’ultimo biennio.

Senza parlare di gomme, centraline e moto, parliamo di uomini. Stoner sbaglia, torna umano dopo aver frantumato record della pista e per lui la rincorsa iridata si fa dura. Durissima. Conseguentemente si delinea un finale di campionato in discesa per Valentino Rossi, che gli basterà a questo punto controllare le azioni del rivale forte di 50 punti di vantaggio, senza dover pensare ad altri avversari, vedi Pedrosa, solo 15° in crisi fisica e, soprattutto, di pneumatici.

Già, le gomme. Il dato è impressionante: dal 1° al 8° solo gommati Bridgestone, a seguire tutti i Michelin con le eccezioni di Hopkins e Guintoli, al ralentì negli ultimi giri (problemi anche per loro)? Fa impressione vedere Dovizioso, Lorenzo, Toseland, Edwards e Pedrosa nelle ultime posizioni della zona punti, con un risultato che offre ulteriori spunti al “partito” del monogomma. Bandiera bianca alzata dal Bibendum, soddisfazione incredibile per gli uomini Bridgestone e per outsider di lusso sul tracciato di Brno.

Sul podio finiscono infatti Toni Elias e Loris Capirossi, entrambi al primo podio stagionale e, rispettivamente, con Ducati-Alice e Suzuki. Elias dimostra di non essere così un pilota bollito e che la Desmosedici non è inguidabile (anche Melandri ha dato segnali di risveglio sul finale, chiudendo settimo davanti a De Angelis), mentre Capirossi corona al meglio il 276° Gran Premio in carriera per quello che rappresenta il terzo podio consecutivo per la Suzuki. Tra gli altri da evidenziare Shinya Nakano quarto al debutto da “ufficiale” davanti al redivivo Anthony West con la Kawasaki, seguito da Chris Vermeulen piegato da Capirossi nel confronto interno in Suzuki. Poi un plotone di delusi, per un parziale di due GP per Rossi impressionante: 50 punti contro i 20 di Stoner ed il punticino odierna di Pedrosa. Campionato chiuso?

Alessio Piana

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