MotoGP Austin… Le pagelle Semiminchiamarcmarquezzeggianti…

Il sottotitolo mi sa che non serve a sto giro....

MotoGP Austin… Le pagelle Semiminchiamarcmarquezzeggianti…MotoGP Austin… Le pagelle Semiminchiamarcmarquezzeggianti…

Debs: Buongiorno, buonasera, buonanotte e sogni d’oro. Tranne alla Marika che ha deciso di andare a vedere la sede dell’Airbus, insieme alla Ceci, ed io sono rimasta l’unica stronza a vedere la gara. Al che mi sono rifiutata e ho deciso di sfruttare le potenzialità di internet
Mari: Gnegnegne, sempre a lamentarti!! E comunque io ci ho provato a vedere la gara! Cercavo disperatamente uno streaming, ma sulla Milano- Genova ci sono troppe gallerie!!!
Debs: Sì, sì e il mio gatto ha fatto l’uovo…
Ceci: No è vero, era disperata…correva per il pullman invocando aiuto e piangendo…
Debs: Ecco la sua complice…
Ceci: Una volta che dimostra attaccamento alla causa…
Debs: Se, se, attaccamento all’Airbus, altro che!!!
Mari&Ceci: Noi abbiamo visto il Concorde e tu no!!!!!
Debs: Fanculo, intanto il Concorde sono anni che non vola… E’ come tifare ancora Kenny Roberts e sperare che vinca un Mondiale… Io qui a lavorare… Voi a divertirvi… Spagello che è meglio:

Davanti ti trovi chi non avresti mai creduto: Marquez. Al suo seguito ci sono Dovizioso, Rossi e Lorenzo. E fin qui niente di nuovo sotto il sole, se non che Ducati corre con un numero imprecisato di litri, dopo che dopo il podio del Qatar glieli hanno tolti, poi glieli hanno aggiunti…poi gli han fatto il pesce d’Aprile e gli han detto che avrebbero dovuto correre con le moto a pedali perchè troppi fan si son lamentati che avevano barato, e poi glieli han rimessi…
Alla partenza Dovizioso diventa il nuovo Marquez, nonostante sembra abbia fatto una partenza a muzio (Mari: traduci…che cacchio hai scritto? Debs: a muzio! Tipo a caso, a minchia, a verga di segugio…) e si ritrova davanti, a differenza di Lorenzo che parte benissimo, ma parcheggia due minuti in piena curva per portarsi in merdesima posizione ed avere il brivido di recuperare tutti e nessuno. Mentre le prime posizioni sembrano delineate, nelle retrovie Redding fa un qualcosa di strano e decide di suicidarsi, ammazzando malamente un povero Pol Espargarò che girava per la pista facendosi i fatti suoi. Le bestemmie a palate da parte dello spagnolo non si contano, e infatti i due finiranno con lo scannarsi via twitter… e pensare che un tempo la gente risolveva le cose nelle taverne a suon di duelli con le spade (Debs: Mari, va che il mondiale è nato un po’ dopo… Mari: eh, ma prima c’erano le giostre con i cavalieri… Debs: 11 ore di pullman a leggere “I tre moschettieri” ti han fatto malissimo…).
Il buon Dovi tenta quello che non sa fare, o meglio, che pensa di saper fare e non sa di non saper fare: minchiamarquezzeggiare; all’inizio gli viene bene, ma poi, siccome non si chiama Marc Marquez e quindi non può minchiamarcmarquezzeggiare (al massimo può desmodoviziosizzare) si fa infinocchiare alla grande in piena staccata. (Debs: Desmodoviziossizzare? Su serio? Mari: che c’è di male? Debs: … ).
Comunque, continuano le stranezze di questo 2015: all’alba della seconda gara, dovrebbe essere Marc Marquez a Minchiamarquezzeggiare, ma non Minchiamarquezzeggia. L’unico che Minchiamarquezzeggia (senza ragione di farlo) è Dovi che da buon Minchiamarquezzeggiatore risveglia l’animo di Marquez facendolo Minchiamarquezzeggiare. Perchè di Marquez c’è né solo uno e solo lui può. (Debs: A dire il vero son due…. Mari: Si ma Alex non si chiama Marc e quindi può Alexmarquezzeggiare, non minchiamarcmarquezzeggiare Debs: Ha una sua logica. Contorta, ma ce l’ha.).
Dicevamo: Con una staccata a caso Marquez supera la Ducati, la Yamaha di Lorenzo da doppiare, la Ferrari di Vettel, il kart di Mario Kart e anche un Crash Bandicot che passava di lì per caso, ancora con la grafica in quasi 2D bella spigolosa, ritrovandosi in prima posizione.
Dovi tenta un’inutile resistenza, alla fine si arrende e stende il tappeto rosso lasciando passare il suo compagno di scampagnate di velocità.
Ancora stordito dal missile passatogli accanto, Dovi viene passato da un Rossi che non vuole lasciare un Marquez selvatico in libertà. In tutto questo non abbiamo dimenticato Andrea Iannone, che si fa avanti minaccioso.
Di tutto questa nuvoletta di polvere da cui arrivano suoni sinistri “gode” il nostro caro vecchio Jorge che assiste tanto passibile quanto impotente alla scena che gli si presenta davanti, un po’ come quei simpatici vecchietti che pagano i gigolò per dare alla moglie quell’appetibile brivido che non sono più in grado di darle. (Mari: Che schifo!).
L’ultimo brivido alla gara è dato dallo spunto di Dovizioso che, mentre Pedrosa è andato a farsi riattacare il braccio, ha deciso di prendere il suo posto come eterno secondo: dà un’annusata al cu alla coda di Rossi e lo svernicia via.
La lotta per il quarto posto, non è una lotta: per la legge della conservazione dell’energia, dopo aver dato il massimo per 18 giri, Iannone decelera in modo proporzionale rispetto al picco di velocità avuto e, allo stesso tempo, Lorenzo riceve una spinta dalla ruota posteriore in avanti pari al calo di Iannone, accelera e riequilibria l’energia totale della gara (Mari: che? Debs: Non lo so, l’ho copiato dalla dispensa di Dinamica… Mari: Ah, ok.), il che è un bene, perchè senza equilibrio il mondo è alla sua fine: Gira tutto intorno alla stanza anche mentre non si danza, le Domeniche d’Agosto quanta neve che cadrà, la prova costume prevede anche un esame scritto, le montagne non vanno più da Maometto perchè preferiscono il mare… e anche Andrea Dovizioso può minchiamarcmarquezzeggiare anche se non si chiama Marc Marquez.

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E mentre i primi erano impegnati a salvare il mondo… il nostro buon evidenziatore zitto zitto, cacchio cacchio ha regalato i primi punti ad Aprilia. Bravo!

Per fortuna i nostri eroi hanno portato in salvo l’antico gran premio: adesso il Mondo è salvo, i nostri paladini sono riusciti ad annullare lo squilibrio dell’energia e ad evitare l’implosione della Terra e possono andare al bar a bere un amaro a caso di cui non faremo il nome per non far pubblicità ma che è sinonimo di Montagna Nera.
In tutto questo le gomme della Honda, in relazione alle derapate che il pilota fa, non sono adatte, ma Marquez non lo sa, lui derapa lo stesso e vince, perchè lui è Marc Marquez e quindi può minchiamarcmarquezzeggiare ed infrangere tutte le leggi della fisica.

Marc “in Texas ho piantato la bandiera e ogni anno vedo se è cresciuta” Marquez: Voto 3. Tre come gli anni che si viene in Texas, come le stagioni di MotoGP corse, e come le vittorie che ha portato a casa qui. Han provato a fermarlo: Colin Edwards si è appostato con una delle sue carabine ed è riuscito a fermarlo durante le qualifiche: ma dato che Marquez di secondo nome fa Ethan Hunt, è riuscito a correre ai box, prendere il muletto e uccidere il record della pista. L’anno prossimo probabilmente da un F-18 cadrà casualmente una bomba. Casualmente su di lui. Nel frattempo ribadisce che l’unico autorizzato a minchiamarcmarquezzeggiare è lui (come se la cosa non fosse chiara).

Andrea “Pedrosa” Dovizioso: Voto: 26. E’ lui il nuovo Dani Pedrosa, almeno per ora. Con una Ducati che per non sbagliare ha deciso di correre con 9 litri e tre quarti, arriva a fine gara, mantiene in caldo la seconda posizione per il buon Dani, e dimostra che la competitività del Qatar non era un fuoco di paglia.

Gigi “preciso al millimetro” Dall’Igna: voto: Calibro. Gli dicono che la Ducati ha troppi litri, che per questo va troppo forte. Gliene tolgono due. Ma il buon barbetta è un sopravvissuto a una facoltà di ingegneria, la lotta per la sopravvivenza non lo spaventa. La Ducati è figlia di tutto questo, e arriva al traguardo giusto giusto prima di stramazzare al suolo. Come disse il nostro prof: L’oggetto perfetto è quello che si rompe a mezzanotte e un secondo del giorno della scadenza della garanzia.

Valentino Rossi: Voto 8. Come la Ducati di Dovizioso, per ora si dimostra competitivo. Dà vita a un nuovo duello da brividi con Andrea Dovizioso. Che stia nascendo la prima love story dell’anno? Comunque contribuisce a farci divertire, e non possiamo che ringraziarlo.

Yonny “mi vedete anche oggi” Hernandez, voto: “antani”: in un momento di vuoto, si supercazzola da solo girandosi pirlandosi all’ultima curva. Il momento migliore di tutta la gara è il suo volersi sedere sul guard rail dei box per potersi godere la gara da una prospettiva privilegiata. Cosa non si fa per un’inquadratura, ma sapete, non tutti possono andare ad Amici di Maria De Filippi.

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In MotoGP raggiunti i 200 bollini gran premi ti regalano una figurina in gara

Nicky “numero 69” Hayden, voto: “compaio solo nel riquadrino ecciao”: ricordando i bei vecchi tempi andati dove si vincevano gare e mondiali come se non ci fosse un domani, l’unico segno della sua presenza oggi è una figurina Panini che compare a otto giri dalla fine. Se avete quella di Totti, la scambiamo volentieri. (Mari: Perchè??? Debs: Perchè cosa? Mari: abbiamo Hayden e vuoi scambiarlo per Totti?!? Almeno con Iron Man. Non andiamo in perdita. Debs: Eh, hai ragione anche te…)

Marco “Numer…ehm no” Melandri, voto “non compaio neanche nel riquadrino”: neanche l’onore della figurina, l’unico segno della sua presenza è dato dalle pacche sul culo che riceve da Marquez ad ogni passaggio. Ci appelliamo alla Manu per risvegliare quest’uomo disperato!

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Visto che siamo buone, la figurina te la facciamo noi… Non mollare che arriveranno tempi migliori!

Debs: a conclusione di questa pagella più minchiamarquezzeggiatrice che mai, vi diamo l’appuntamento a settimana prossima con una gara, si spera, con orari un po’ più umani
Mari: Ma se ti dico che sono al mare?
Debs: Devi morire malissimo.
Mari: No scherzavo. Starò solo preparando la valigia. Prima devo andare al cinema a vedere Avengers 2.
Debs: Comunque devi morire malissimo.
Ceci: Ma se voi vi uccidete a vicenda io posso fare la pagella?
Mari: Che dici? La nostra bambina è pronta?
Debs: Forse…

Foto: Alex Farinelli
In collaborazione con: Deborah Iacopetta

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