MotoGP: Andrea Dovizioso parla della nuova sfida Yamaha, di Simoncelli e dell’elettronica

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Andrea Dovizioso intervistato da Alberto Porta (Sport Mediaset sezione video), ha parlato della nuova sfida Yamaha (dopo aver corso sempre per la Honda), delle sue prime impressioni sul test di Valencia in sella alla M1, delle differenze 800cc/1000cc, dell’elettronica e di Marco Simoncelli, suo grande rivale, deceduto in circostanze tragiche lo scorso 23 ottobre durante la gara di Sepang.

“C’è voglia di ricominciare per la sfida 2012, passare dalla Honda alla Yamaha, decisione che ho preso e che è molto importante. Non vedo l’ora di andare nei test in Malesia, pista perfetta per capire più o meno tutto, dove si trova il caldo, velocità e tratti lenti. Si capirà molto di più rispetto a Valencia. Quello di Valencia è stato un test particolare. Doveva essere solo un inizio alla nuova filosofia ma non è stato così, perché ci siamo concentrati a capire da dove arrivano i problemi per dare feedback alla Yamaha così da poter provare in malesia più materiale possibile. Ho provato bellissime sensazioni, ma anche negative. Per combattere con la Honda e piloti Honda bisogna migliorare un po’. E’ logico che un cambiamento così grande porta punti interrogativi. Non conosco il mondo Yamaha come conoscevo quello Honda. Affronto l’inverno con tante domande ma il lato positivo è la decisione che abbiamo preso e in cui crediamo. Vado in vacanza con entusiasmo e voglia, è un investimento per il futuro. Possono essere delle decisioni giuste o sbagliate, anche i test possono dire ma non tutto; non ho risposte si vedrà dal Qatar. L’obiettivo è vincere il mondiale, sarà dura, molto dura. Sembra che i regolamenti possono cambiare tanto, fare troppe strategie per futuro non ha senso. Il 2012 sarà grande per molti motivi, per le persone che non hanno creduto nei miei risultati. Ho girato per la prima volta con la 1000 ma è una 1000/800c. Base e telai sono gli stessi, l’elettronica è la stessa della 800, tanta troppa. 1000/800cc non cambia quasi niente. Saranno diverse le gomme e quindi la moto si comporterà in modo diverso ma tutta questa potenza si gestisce con l’elettronica. La 1000 non fa così paura.. diciamo. Sarebbe meglio avere meno elettronica per lo spettacolo e per noi ma non per sviluppo delle case che è uno dei motivi per cui le case sono nel motomondiale.”

Dovizioso ha poi parlato di Marco Simoncelli, suo eterno rivale
“Il Sic è pensiero importantissimo, pensiero molto presente o passato. Era un personaggio, uno di quelli tra i primi che anche se era dietro mi ha sempre fatto passare momenti duri. C’è stata sempre alta rivalità e arrivare dietro per noi piloti è pesante, sono le cose più brutte che ti possono capitare a livello di carriera. La mancanza di Marco è un grosso cambiamento per tutti, forse di più per me perchè abbiamo fatto tutta la nostra carriera più o meno uguale e ci siamo trovati a combattere in tutte le categorie. Quest’anno eravamo quattro italiani, c’era anche Capirossi che però non è andato benissimo, quindi eravamo tre. Il futuro, il presente e il passato. Marco aveva questo metodo di fare tutto al 100% mentre nel 2012 sarò solo come giovane. Valentino è infatti Valentino è considerato una cosa a parte. Passerò l’inverno con serenità, con la famiglia, la bimba e tanto motocross.”

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