MotoGP | GP Portogallo Day 1, Bulega: “Non avevo aspettative”
Buon debutto in MotoGP per il vice-campione del Mondo della Superbike


GP Portogallo Portimao Ducati MotoGP 2025 – Il primo giorno di Nicolò Bulega in MotoGP si è consumato sullo spettacolare tracciato di Portimao, teatro di un debutto carico di emozioni e di sfide tecniche.
Il pilota di Montecchio Emilia, reduce da una stagione brillante in Superbike, chiusa al secondo posto, ha affrontato il debutto ufficiale sulla moto di Marc Marquez con umiltà e voglia di apprendere, consapevole delle profonde differenze che separano le due categorie. La giornata è stata dedicata soprattutto alla comprensione della moto, delle gomme e delle dinamiche di guida, con l’obiettivo di accumulare chilometri e assimilare il nuovo contesto.
Il passaggio alla Ducati MotoGP ha messo Bulega di fronte a una serie di novità: dalle gomme diverse agli abbassatori, fino alla gestione della potenza e del comportamento della moto in curva.
Tra entusiasmo e un pizzico di tensione legata ai ricordi del passato, Bulega ha vissuto una giornata intensa, chiusa con la consapevolezza che non è alla ricerca del risultato ma che deve fare esperienza.
Dichiarazioni Nicolò Bulega Day 1 GP Portogallo Portimao MotoGP 2025
“Non avevo aspettative. Sono andato abbastanza bene, ma non sto a guardare la classifica – ha detto Bulega intervistato da Sky Sport – Quello che mi interessava era stare sulla moto e capire tante cose nuove, diverse da quelle a cui sono abituato. La cosa più importante oggi era girare. La nota positiva è che, anche se sto ancora guidando male, sono acerbo e ho tanto da imparare.
La moto è molto diversa da quella che conosco, e le gomme sono forse l’aspetto più complicato. Bisogna usare gli abbassatori, che in Superbike non ci sono. Ci sono tante cose diverse e, messe tutte insieme, ti mandano in confusione.
Stanotte non ho dormito molto, ma sono contento di essere stato in moto tutto il giorno. Domani avrò un giorno di esperienza in più. Le gomme restano la sfida più grande: bisogna cambiare stile di guida.
Tornare in questo paddock è stato strano. Da una parte ero felice, dall’altra un po’ preoccupato, perché avevo brutti ricordi di quando l’ho lasciato. Però devo dire che tornare con questi colori è tutta un’altra cosa. Sono cresciuto, sono più maturo. Non ho fatto nulla di speciale, è solo venerdì, ma l’importante era girare tanto. Forse sono stato quello che ha girato di più. Devo fare esperienza e non pensare al risultato.”
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