MotoGP | Taramasso (Michelin) su Martin: “Nessun complotto, critiche infondate”

Il responsabile Michelin delle competizioni a due ruote ha parlato anche della regola sulle pressioni delle gomme

MotoGP | Taramasso (Michelin) su Martin: “Nessun complotto, critiche infondate”MotoGP | Taramasso (Michelin) su Martin: “Nessun complotto, critiche infondate”

MotoGP Michelin – Piero Taramasso, Motorsport Manager della sezione due ruote di Michelin, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, analizzando la stagione della MotoGP 2023 e anche la gomma di Jorge Martin, che in Qatar aveva accusato la casa francese di avergli dato una gomma non performante.

Taramasso scagiona la Michelin e “accusa” Martin di aver guidato in Qatar in un modo che sin dalla partenza ha usurato in modo anomalo la gomma. Ecco cosa ha detto il manager di Cuneo, dal 2012 responsabile Michelin delle competizioni a due ruote.

Dichiarazioni Piero Taramasso Situazione Pneumatico Jorge Martin GP Qatar 2023

“È vero che una stagione tranquilla è terminata in modo agitato. Credo abbiano contribuito tanti fattori: lo stress della lotta per il titolo, il mercato piloti aperto, il regolamento sulla pressione gomme, l’introduzione delle Sprint che hanno aggiunto un carico nervoso. Poi, in Qatar, la prestazione non in linea alle aspettative di Jorge ha generato polemiche e discussioni. Abbiamo fatto analisi sulle macchine dove sono state costruite, controllato i processi di qualità e trasporto, la storia della gomma, se fosse stata scaldata o no: non c’erano problemi di fabbricazione o qualità. Questo è sicuro. Una gomma che non va, non funziona nel giro di riscaldamento e già dal primo giro ti fa essere un secondo più lento. I primi 6-7 giri sono decenti, al 4° e al 7° fa lo stesso tempo di Bagnaia. Sbaglia il via, ma rimonta tre-quattro posti: se la gomma non va, non puoi farlo. Il resto, sono fattori di corsa che han fatto sì che il decadimento della gomma posteriore, e poi quella anteriore, lo abbiano portato alla fine a girare un secondo più lento.”

Dichiarazioni Piero Taramasso Controllo Qualità Michelin

“Invito tutti, piloti, tecnici, giornalisti, a venire in Francia a vedere dove e come le fabbrichiamo. Facciamo uno sforzo enorme per avere controlli di massima qualità ed esser sicuri che le gomme funzionino. Non vogliamo brutta pubblicità, ma che i piloti siano contenti. Non investiamo milioni per essere accusati. I nostri prezzi sono più cari, ma la qualità di michelin è superiore ai concorrenti. Investiamo decine di milioni. Cerchiamo di produrre gomme perfette, anche se in un processo industriale può esserci dispersione. Ma che puoi valutare in 1-2 decimi, margini che rientrano in una tolleranza molto stretta. Sono gomme spinte all’estremo, non le stradali che gonfiate a 1,7 o 2,2 bar funzionano uguali, ma di altissimo livello tecnologico che resistono a temperature di 150° e a 350 km/h. Sono come un elastico, a seconda di come le solleciti rispondono: ma una risposta diversa di 1-2 decimi non vuol dire che è fallata.”

Dichiarazioni Piero Taramasso Regola Pressione Gomme Michelin

“Era necessario per la sicurezza. Sotto la pressione minima, la gomma flette di più e rischi di rompere la costruzione. La regola c’è in tutti i campionati, mancava la MotoGP. E ha funzionato. Non dico sia facile da rispettare, ma ora i tecnici sanno come controllare i valori, che margine prendere. Nelle prime sette corse non ci sono state violazioni. A fine stagione hanno azzardato di più. Sapendo che la prima volta avrebbero avuto un’ammonizione, si sono giocati il jolly. Avessero voluto rispettare sempre i valori, l’avrebbero potuto fare. Parliamo con Dorna, Fim e Irta, non facciamo noi i regolamenti. Si può migliorare sempre. Ascoltiamo sempre i piloti, ma dobbiamo basarci sui dati attuali. Questo modello di gomma l’abbiamo usato a 2.0 bar, siamo scesi a 1.9, oggi su 8-9 circuiti siamo a 1.85, che poi è 1.82 per la tolleranza di 0.003 del sensore. Pensano siano valori alti, non è così. Ma se potremo andar loro incontro, lo faremo. So che sforzo facciamo. Spesso le critiche non sono fondate, senti di complotti, gomme cattive date apposta… è assurdo. Dare la colpa alle gomme è la scusa più facile. Però mi spiace che nessuno abbia notato i 36 record, o come in Indonesia, Qatar e Valencia, su asfalti nuovi, le specifiche fossero centrate. È un buon risultato, pochi l’han visto.”

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