MotoGP | Marc Marquez, “Il pilota fa ancora la differenza ma…”

Per il #93 del Repsol Honda Team il titolo più bello è stato quello del 2019

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Repsol Honda Team – Marc Marquez in un’intervista con gli organizzatori del premio “Maria de Villota y Ciudad de la Raqueta” per sportivi che si sono distinti, ha parlato della sua stagione, dei suoi infortuni e delle aspettative.

Dopo sei gare del Campionato del Mondo MotoGP (di cui due però saltate a causa della diplopia, ndr), il #93 del Repsol Honda Team ha 44 punti ed occupa la nona posizione in classifica, a 45 punti dal leader Fabio Quartararo. Un distacco ancora colmabile vista la lunga stagione, anche se l’affiatamento con la nuova Honda al momento non è ancora al 100%.

Marquez ha voluto sottolineare come in MotoGP il pilota faccia ancora la differenza, anche se, senza la moto giusta, si può lottare per qualche gara, ma non per il titolo. Ecco cosa ha detto così come riportato da AS.com.

Dichiarazioni Marc Marquez infortuni e Titolo MotoGP 2022

“Ho dovuto vivere le due facce dello sport, quella dei successi e quella degli infortuni e, quindi, il percorso del superamento di questi ultimo. Negli anni buoni, la pressione c’era, ma sono riuscito a gestirla bene. Ora, è una pressione diversa perché tutti si aspettano che ritorni competitivo, ma non si deve avere fretta. Molte cose non possono essere cambiate, devi conviverci e le devi gestire poco a poco. Il titolo Mondiale quest’anno è un sogno, ma bisogna essere realistici. Stiamo migliorando e progredendo, l’importante è la motivazione. Ogni giorno è una sfida e ora la sfida è superare questi due anni di infortuni, superare questi momenti e tornare a competere per tutto.”

Dichiarazioni Marc Marquez pilota fa la differenza ma… MotoGP 2022

“Questo non è uno sport a due, è a tre: la moto, la squadra e il pilota. Quello che mi è chiaro è che, fortunatamente, la differenza fondamentale è ancora fatta dal pilota, ma è chiaro che, se con la moto non c’è feeling, si può lottare in un certo momento per una gara, ma non per un Campionato del Mondo. Il titolo più speciale? E’ stato quello del 2019, dove tutto ha funzionato e che è coinciso anche con la vittoria del titolo di mio fratello in Moto3.”

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