MotoGP | Diamo i voti ai piloti della Top Class [TITOLI DI CORSA]

Promossi e bocciati della prima metà di stagione

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Con undici gare alle spalle, e soltanto altre nove da correre, la pausa che stiamo vivendo e che si protrarrà fino al prossimo 7 agosto, Gran Premio di Silverstone, ha il classico contorno del giro di boa di una stagione fin qui incerta ma altrettanto ricca di spunti.

Ed allora, per associazione logica e correndo il rischio di scontentare, ancora una volta e con le nostre valutazioni, qualcuno proviamo ad assegnare dei personalissimi voti ai protagonisti di questa prima metà abbondante di campionato.

Fabio Quartararo voto 8. Tre vittorie totali ed altrettanti podi, primo posto nel Mondiale con 21 punti di vantaggio, da Portimao in poi il Diablo francese non ha sbagliato praticamente nulla, fatta eccezione per il pasticcio di Assen e nonostante una Yamaha M1 in crescita ma ancora, evidentemente, più lenta di altre moto griglia. Qualche mal di pancia di troppo, ma quel che ha impressionato è la sua crescita mentale nelle situazioni più complesse.

Aprilia ed Aleix Espargarò voto 7.5. La scuderia di Noale e il suo alfiere spagnolo sono le più belle sorprese di questo Mondiale. La prima storica vittoria in Argentina, il filotto di podi consecutivi dal Portogallo al Mugello, una moto in crescita ed una condizione psicologica alle stelle. Peccato solo per l’harakiri del penultimo giro in Catalunya. 21 punti di ritardo nel Mondiale non sono tanti, si deve e si può ancora sognare.

Johann Zarco voto 7. Arriva alla sosta come il pilota Ducati con più punti all’attivo, malgrado sotto la casella delle vittorie domini ancora il numero zero. Nel valzer del mercato è stato primo sponsor di se stesso, proponendo la sua candidatura per un ruolo da pilota ufficiale per Borgo Panigale. Se nella seconda parte di stagione saprà centrare qualche acuto importante, sarà difficile continuare a non tenerlo in considerazione.

Enea Bastianini voto 6.5. Le tre vittorie ed un inizio travolgente non possono passare sotto traccia, ma dalla vittoria a Le Mans, oggettivamente, qualcosa sembra essersi rotto. Il bilancio resta comunque positivo, l’età e il talento sono dalla sua, si cerca la regolarità per diventare grande.

Francesco Bagnaia voto 5.5. Difficile, veramente, provare a racchiudere in un voto queste prime undici gare di Pecco. La moto e il talento non si discutono, le tre vittorie e qualche pole position da record lo dimostrano, ma i troppi passaggi a vuoto sono la spiegazione numerica di un gap in classifica che interroga e che lascia serie perplessità. Sarà come lo scorso anno una seconda metà di campionato monstre? E basterà per riaprire le sue ambizioni iridate? Vedremo.

Marc Marquez voto s.v. Non è arroganza o semplice presa di posizione, ma il poco che si è visto quest’anno, per rispetto del Campione e della sua storia, non ci sentiamo di giudicarlo. Ci ha provato Marc a tornare protagonista, e per la volontà meriterebbe un voto alto, ma alla fine è tornato sotto i ferri, e la speranza è di rivederlo presto.

Joan Mir & Alex Rins voto 5. Voto negativo da dividere, necessariamente, con tutto il team Suzuki. La notizia dell’addio a fine stagione pesa, così come i risultati fin qui troppo deludenti dei due piloti. C’era una volta la Suzuki che vinceva il Mondiale, sembra una vita fa, son passati solo due anni.

Dovizioso, Morbidelli voto 4. Non ce ne vogliano, ma per il loro talento e la loro storia, quello che abbiamo visto fin qui è oggettivamente insufficiente.

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