MotoGP 2016: Intervista esclusiva a Francesco Guidotti, Pramac Racing

Abbiamo incontrato il Team Manager del Pramac Racing, che schiera Danilo Petrucci e Scott Redding

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Pramac Racing 2016 – Abbiamo incontrato a Brno il Team Manager del Pramac Racing Francesco Guidotti, con il quale abbiamo parlato del campionato della sua squadra, che schiera Danilo Petrucci e Scott Redding, delle novità Michelin e Marelli, del motomercato, della Ducati, del caso Fenati (licenziato dallo Sky Racing Team) e della lotta per il titolo.

Qual’è il bilancio della prima parte della stagione?

“E’ un bilancio positivo, questo nonostante un inizio di stagione con Danilo (Petrucci, ndr) infortunato. Ha saltato le prime quattro gare ma quanto è tornato è stato subito competitivo. Redding ha già fatto un podio ed uno degli obiettivi della stagione è già stato centrato, questo nonostante qualche inconveniente tecnico. Nonostante l’infortunio di Danilo e i guai tecnici di Redding possiamo essere soddisfatti della prima parte della stagione.”

Col senno di poi mandare in pista Petrucci in Qatar è stato un rischio troppo alto?

“Chiaramente col senno di poi si sarebbe potuto aspettare, ma il problema alla mano destra che ha avuto in Qatar, sarebbe potuto accadere anche la settimana successiva in Argentina. Forse abbiamo solo “anticipato” il problema. Ora l’infortunio è un ricordo, Danilo sta bene.”

Quest’anno avete a disposizione le Ducati GP15 equipaggiate con la centralina unica della Marelli e pneumatici Michelin, come vi siete trovati con queste due novità?

“Questo nuovo regolamento sembra aver agevolato i team satellite, perchè i distacchi dagli ufficiali sembrano più contenuti. Sul podio sono saliti più piloti SAT e ci sono anche state due vittorie (Miller ad Assen e Crutchlow a Brno, ndr), che seppur in condizioni meteo particolari hanno riportato dei team SAT sul gradino più alto del podio. Molto probabilmente questo livellamento c’è stato anche grazie alle Michelin, per loro è tutto nuovo e molto volte sperimentano in gara, per questo dico che il vero valore lo vedremo il prossimo anno, quando la casa francese avrà un anno di esperienza sulle spalle.”

I francesi hanno una mentalità e una filosofia diversa da Bridgestone?

“La volontà è sempre quella di fare il meglio possibile. Ogni gommista, così come ogni casa costruttrice ha una propria filosofia. Chiaramente essendo stati fermi per molti anni a questi livelli, si devono riadattare”.

Quest’anno c’è stato un mercato partito già dal Qatar con la conferma di Rossi in Yamaha e successivamente l’ingaggio di Lorenzo da parte della Ducati. Voi come siete messi da questo punto di vista?

“Molto bene direi, abbiamo un contratto biennale con entrambi i piloti. Avevamo un opzione e l’abbiamo fatta valere, continueremo con Danilo e Scott con le Ducati.”

Rimanendo in casa Ducati, la scelta di Lorenzo è stata quella giusta?

“La Ducati ha fatto bene a prendere un Top Rider, aveva bisogno di un punto fermo e con Lorenzo l’avrà.”

Avresti tenuti Iannone o Dovizioso?

“Purtroppo nelle corse come nella vita ad un certo punto devi fare delle scelte e non saprai mai a priori quale sarà quella giusta o quella sbagliata. Entrambi hanno pregi sia come piloti che come uomini.”

La Ducati potrà vincere ancora dopo aver rotto il ghiaccio al Red Bull Ring?

“Se guardiamo al passato, la Ducati già dallo scorso anno avrebbe potuto vincere due o tre gare. Quest’anno al Mugello Iannone ha fatto vedere tempi in gara che senza una brutta partenza lo avrebbero fatto lottare per la vittoria, quindi credo proprio di si.”

Che idea ti sei fatto del Caso Fenati? Ricordi a memoria un appiedamento di un pilota prima di un Gran Premio?

“Sinceramente non me lo ricordo, ma se un Team strutturato come Sky, così trasversalmente professionale, ha preso questa decisione, evidentemente c’erano gli estremi per farlo.”

Cosa ti aspetti da qui alla fine della stagione?

“Un trend positivo, sperando di non avere noie tecniche. Scott (Redding, ndr) è decimo ma ha il potenziale per stare più avanti. Speriamo di continuare su questa striscia positiva sia con lui che con Danilo.”

Il campionato che vede Marquez saldamente in testa, è chiuso oppure Rossi e Lorenzo possono ancora sperare?

“Finché la matematica lo permette è aperto, ma se davanti non succederà niente, per quelli dietro sarà dura recuperare.”

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