Moto3: Intervista esclusiva a Marco Bezzecchi, leader del CIV, premiato con la wild card al Mugello
Al Mugello abbiamo incontrato Marco Bezzecchi, la giovanissima wild card si racconta per noi
Il sedicenne Marco Bezzecchi, dopo aver riconquistato la tabella tricolore del leader del Campionato Italiano Velocità (Moto3), si è guadagnato il diritto di partecipare, per la seconda volta in stagione, ad una prova del Motomondiale. Aveva infatti sostituito il pilota ufficiale del Team Italia, Stefano Manzi, durante le prima prova del campionato in Qatar.
Al Mugello lo abbiamo incontrato per scoprire meglio il mondo dei giovani piloti italiani che si affacciano al palcoscenico iridato. Giovani che, come in questo caso, spinti dall’enorme passione, si occupano di tutto, compreso aiutare gli addetti del proprio team nell’allestimento delle tende-box per poi mettersi tuta e casco e battagliare con i migliori riders del mondo.
Marco, sei alla tua seconda apparizione nel Motomondiale, ma in che categoria corri solitamente e come sta andando la stagione?
“Solitamente corro nel CIV, e questa è la seconda volta che sono nell’ambiente mondiale. Per me è davvero molto bello e spero di riuscire a fare esperienza insieme ai piloti più forti così da mettere in pratica nel mio campionato quello che imparerò.”
La prima esperienza in Qatar come è stata? Che impressione fa vivere questo mondo dall’interno?
“È stata bellissima anche se non è andato tutto benissimo. Ho fatto qualche caduta di troppo, sempre a causa di errori miei, però ho imparato molto ed adesso ho cambiato la mia guida e spero di continuare così. Il Motomondiale è un ambiente totalmente diverso dal CIV: qui sono molto fiscali ed è tutto ordinatissimo; ma la vera differenza è in pista dove i piloti vanno subito fortissimo fin dal primo giro, e con uno stile di guida che fa paura.”
Adesso che corri nel Motomondiale come wild card, quali sono i piloti che ti hanno impressionato di più dal vivo?
“In MotoGP tutti, mentre in Moto3, sicuramente Danny Kent, ma non che gli altri siano da meno. Qui va fortissimo anche il 33° (ride). In particolare però mi piacerebbe guidare come Enea Bastianini perché è veloce e mi piace molto il suo stile di guida, oltre ad essere un mio amico.”
Che differenze hai notato tra una gara del Mondiale ed una de CIV?
“Molte: innanzitutto qui sono prove più lunghe che richiedono una preparazione fisica diversa, poi i ragazzi del mondiale sono subito veloci appena entrati in pista e quindi diventa necessario tirare al massimo tutti i giri, cosa molto stancante, però dà molta più soddisfazione.”
Al Mugello corri con la tua squadra, Team Minimoto Portomaggiore, ma in Qatar eri sotto il Team Italia. Come ti sei trovato con loro e con quella moto?
“Con il Team Italia mi sono trovato molto bene, sono tutti dei bravissimi ragazzi, seri nell’ambito lavorativo ma molto simpatici. Il feeling era buono anche con la moto che, rispetto alla mia del CIV, ha il telaio 2015; ma la differenza più grande era il motore che è molto più evoluto.”
Conosci bene la pista del Mugello, cosa ti aspetti da questa gara?
“Questa, insieme ad Imola, è una delle mie piste preferite e che mi emoziona di più sia per come è fatta che per tutta la sua storia. E visto che siamo in casa spero di fare bene e di divertirmi.”
Lo scorso anno hai partecipato al reality di Mtv Motorhome, che esperienza è stata?
“È stato molto divertente, insieme a tutta la troupe abbiamo fatto un sacco di cose belle che ci hanno aiutato anche a trovare qualche sponsor. Peccato non ripetere anche in questa stagione perché è stata una cosa molto positiva.”
Quali sono stati i passaggi chiave della tua giovane carriera da motociclista?
“Io, a differenza di quasi tutti, anziché fare la MiniGp ho corso fino a 13 anni nelle Minimoto, l’anno dopo ho fatto la PreGp e poi, la scorsa stagione, subito in Moto3, così come questa.”
Quanto tempo dedichi alla moto, all’allenamento ed alle gare? Come riesci a conciliare tutto questo impegno con la tua vita privata e con la scuola?
“Mi piacerebbe potermi allenare più volte alla settimana con la moto che, invece, posso usare solo nel weekend. Comunque vado in palestra 3 volte la settimana come preparazione fisica anche se con la scuola faccio un po’ fatica, però nell’ultimo periodo sono migliorato.”
Quali sono i progetti per il tuo futuro motociclistico?
“Spero di fare dei buoni risultati nel CIV in questa stagione, che è il nostro obiettivo principale. Poi spero di fare più esperienza possibile nel mondiale, anche in altre tappe all’estero. Mentre per il prossimo anno miro ad arrivare al Motomondiale, che sarebbe il mio sogno, e di vedere se ho la stoffa per continuare.”
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