Fim e Dorna al lavoro per ridurre incidenti mortali
Il Presidente FIM Jorge Viegas ha spiegato che molto presto verranno presi provvedimenti
Motomondiale 2021 – Il mondo del motociclismo anche quest’anno ha pagato, a caro prezzo, con la vita di alcuni piloti, la pericolosità degli sport motoristici.
In ogni pass degli addetti ai lavori c’è scritto “Motorsport is dangerous“, ma si spera sempre che non accada l’imprevedibile, che invece purtroppo è ancora d’attualità.
Al Mugello a pagare a caro prezzo con la vita era stato Jason Dupasquier (nella foto il minuto di silenzio in griglia prima della gara della MotoGP, ndr), investito durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia classe Moto3, mentre ad Aragon nella European Talent Cup era toccato al 14enne Hugo Millán, investito da chi lo seguiva. La stessa dinamica era costata la vita anche ad Andreas Pérez, Marco Simoncelli e Shoya Tomizawa.
La dinamica dell’investimento rimane ad oggi senza una soluzione certa, ma la FIM insieme alla Dorna sta lavorando per cercare di ridurre al minimo i rischi.
Al Red Bull Ring (dove domenica scorsa si è corso il GP di Stiria, ndr) si sono riuniti per discutere dell’argomento il Presidente FIM Jorge Viegas e Dorna, società organizzatore della MotoGP, della Superbike, del Fim CEV e della Red Bull Rookies Cup.
Presto, forse già da questo 2021, saranno adottate misure drastiche nella classe Moto3. Sia le prove che la gara potrebbero infatti essere divise in due per dimezzare il numero dei piloti in pista. Ecco le parole di Jorge Viegas rilasciate ai nostri colleghi di Marca.com.
Dichiarazioni Jorge Viegas Presidente FIM su misure per ridurre pericolo investimento in pista
“Sia FIM che Dorna sono molto preoccupate. Stiamo esaminando tutto ciò che si può fare per ridurre il pericolo. Posso confermare che stiamo lavorando insieme a Dorna per fare alcuni passi, alcuni nel brevissimo termine. Quello che possiamo già fare è di ridurre le griglie della metà, sia in prova che in gara. Vedremo come sarà possibile farlo, ma questa sarebbe la misura più semplice da seguire. Faremo due manches nelle prove e poi una gara per i primi 20 e gli altri correranno un’altra gara. Poi ce ne sono altri che hanno a che fare con l’elettronica o le gomme, ma vedremo più avanti. Tutti gli incidenti mortali che si sono verificati negli ultimi anni sono con piloti investiti. Se abbiamo 20 piloti invece di 40, le probabilità sono molto più basse, anche se il pericolo non può essere completamente evitato. L’unico modo per ridurre il pericolo è ridurre il numero di piloti in pista. È un’idea su cui si sta lavorando.”
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