Moto3 | Masia Campione del Mondo: “Deluso dalla direzione gara”

Il pilota della Honda ha commentato la gara corsa al Lusail International Circuit e ha parlato anche del warning ricevuto

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Moto3 GP Qatar Gara – Jaume Masia è da ieri il nuovo Campione del Mondo della classe Moto3. Il pilota del Team Leopard ha vinto la gara e complice il sesto posto di Ayumu Sasaki ha potuto festeggiare il titolo con una gara di anticipo.

Non sono però mancate le polemiche, il #5 della Honda ha per due volte portato fuori traiettoria il giapponese facendogli perdere molto posizioni (da qui un warning, ndr) e poi ancora più palesemente è stato il suo team-mate Adrian Fernandez a fare la stessa manovra, costringendo il pilota del Team Husqvarna IntactGP ad arrendersi. Non è d’accordo Masia che ha così parlato intervistato da AS.com.

Dichiarazioni Jaume Masia Campione del Mondo GP Qatar Moto3 2023

“È incredibile, incredibile, sono molto felice. Lo realizzerò davvero quando sarò con la mia famiglia e tutte le persone che lo hanno reso possibile. In gara volevo che dipendesse da me e che fosse in grado di combattere con tutto il mio cuore e la mia anima. Ed è quello che ho fatto. Il titolo lo dedico ai miei genitori, chissà lo sforzo che hanno fatto per raggiungere questo obiettivo. Voglio dare loro un grande bacio e un abbraccio. Grazie papà, grazie mamma, per tutto quello che avete fatto per me e per aver cresciuto il figlio che avete cresciuto. Vi amo da impazzire.”

Dichiarazioni Jaume Masia Campione del Mondo Contro Direzione Gara GP Qatar Moto3 2023

“Onestamente, sono rimasto scioccato dall’organizzazione, dalla Direzione Gara. Alla fine, questo è uno scherzo, è un circo e noi siamo lo zoo. Alla fine capisco, perché siamo uno spettacolo, ma le squadre chiedono nazionalità, che tu sia di Cancun, della Cina, del Paraguay, non lo so. E questa è un po’ un’ingiustizia. Capisco che devono vendere i diritti d’immagine, che devono fare soldi, perché altrimenti non ci sono soldi per pagare… E’ stato un po’ più difficile e sono rimasto molto deluso dal fatto che la Direzione Gara sia venuta a dirci in Malesia che Adrian (Fernandez, ndr) non poteva seguire Sasaki. Se lo analizzi e ci pensi, è uno scherzo e una barbarie, secondo me. Dire che per favore non disturbare questo pilota e un altro, mi sembra sciocco. Siamo una squadra contro tutti gli altri. Non abbiamo alcun supporto da nessuna parte e non chiede aiuto a nessuno. Chiedono rispetto per alcuni e durante l’anno vedono chi sono quelli che sono lì per combattere e chiedono rispetto per quei piloti. Dico questo perché sono stato con loro e ti dicono che se riesci a fare questo, tanto meglio. I piloti che passano ad un’altra categoria o cambieranno marca dimenticheranno tutto, ma quelli che devono rimanere un altro anno con la stessa moto, marca e squadra, beh ne tengono conto di più. Insomma, nessuno ci ha regalato nulla e noi ce lo siamo presi con le nostre mani. Super orgoglioso. Alla fine sinceramente non ho capito nemmeno il warning. L’anno scorso, a Valencia, mi hanno fatto partire dalla pit lane, con due long-lap penalty e 1.500 euro. Poi Aleix (Espargarò) schiaffeggia Morbidelli e lo penalizzano di sei posizioni. Semplicemente non capisco. Sono cose inconcepibili. Marquez è sempre dietro a Bagnaia, e va bene così. Adrián Fernández segue Sasaki per due gare e la Direzione Gara viene nel nostro box. Semplicemente non capisco. È incredibile. Non capisco.”

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