Max Biaggi: ‘Per la sicurezza serve fronte comune’….

Biaggi chiama a raccolta i piloti
"Per la sicurezza serve fronte comune"
Per la sicurezza in pista serve unità tra i piloti: dopo Rossi, Melandri
e Capirossi, anche Biaggi invoca un fronte comune tra i protagonisti del Motomondiale:
"Ci sono molti aspetti riguardanti la sicurezza che vanno migliorati. Credo
che noi piloti proveremo a formare un fronte unico e vedremo se le nostre proposte
saranno accettate. Da parte mia, sono pronto a discutere con i miei colleghi per
trovare un accordo. Dobbiamo per lo meno provarci".

Quasi due settimane dopo il debutto di Suzuka, Max Biaggi si divide ancora
tra la soddisfazione per l’ottimo secondo posto alle spalle di Valentino Rossi
e lo sconforto per l’incidente occorso a Kato. Rientrato in Europa, il pilota
romano ha seguito le polemiche successive e il dibattito che si è aperto
circa la sicurezza in pista. Le idee sono piuttosto chiare. "Da quando sono
tornato dal Giappone – ha raccontato il Corsaro – mi sono comunque tenuto in contatto
per sapere se ci fossero novità su Kato. Ma dopo i primi piccoli miglioramenti
la situazione non è mutata. Non resta che aspettare e sperare. In questi
giorni me ne sono stato quasi sempre per conto mio, avevo voglia di un po’ di
tranquillità e ho quasi sempre tenuto il cellulare staccato. Più
che tante parole, penso che queste situazioni richiedano una riflessione molto
seria. Quello che è successo ha ovviamente sconvolto tutti, tanto più
noi piloti che ci ritroviamo insieme in pista quasi ogni domenica".

Molti, Melandri e Rossi su tutti, hanno chiesto che i centauri si organizzino
per poter aver più forza di fronte a Dorna e Federazione. "La MotoGp
sta crescendo in maniera esponenziale, probabilmente più di quanto abbia
mai fatto finora e questo, se da un lato presuppone che alcune problematiche
riemergano di prepotenza, come purtroppo la sicurezza, o facciano sentire maggiormente
il loro effetto, come l’altissimo livello di competitività, maggior
aspettativa e quindi maggior pressione, dall’altro ci offre una sempre
più grande visibilità. Sta a noi piloti trasformarla nella possibilità
di far sentire la nostra voce, di trovare un modo di dialogare in maniera efficace
con i nostri interlocutori. Devo dire che Franco Uncini ha fatto un gran
lavoro in questi anni e recentemente ho letto nelle interviste rilasciate alla
stampa italiana le parole di Carmelo Ezpeleta dove mi è parso
più che disponibile al dialogo. Ci sono sicuramente cose da migliorare
per quanto riguarda la sicurezza e vedremo adesso se noi piloti riusciremo a
creare un fronte unito per essere preparati a far valere quello che pensiamo.
In base alle mie precedenti esperienze in questo senso, attendo Welkom con una
certa aspettativa, ma non troppa. Vedremo, da parte mia sono disposto a parlare
e a cercare un accordo con tutti i miei colleghi".

Tra due settimane la seconda prova a Welkon, circuito particolarmente gradito
al romano. "Mi sto tenendo in forma allenandomi perché so che in
Sud Africa potremo trovare il caldo e quindi un Gp più faticoso. Vorrei
cercare di fare una bella gara anche lì, mantenendo la concentrazione
e il sistema di lavoro con cui ho affrontato Suzuka. Non ci saranno due giorni
di test per mettere a punto la moto ma nemmeno dovrebbe piovere come in Giappone.
Vedremo, sarà comunque un appuntamento importante per verificare meglio
le forze in campo: la prima gara di solito è condizionata da tante cose,
poi i veri equilibri emergono più chiaramente".

Fonte: Motomondiale.tv

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