Le pagelle di Rio

Le pagelle di RioLe pagelle di Rio

Tamada: 110 e Lode con stretta di mano e bacio accademico.
Ha lavorato benissimo per tutto il week end, fin dal venerdí si é
concentrato sulla messa a punto per la gara.
Le sue indicazioni tecniche sono state preziosissime anche per aiutare Biaggi
a risolvere il sabato i problemi riscontrati il venerdí.
In gara é stato intelligente e paziente oltre che aggressivo e determinato,
ha risparmiato le gomme nei primi giri, poi con calma e senza sbavature ha raggiunto
la testa del plotone, e al momento giusto ha sferrato il suo attacco cambiando
il passo e lasciando Biaggi e Hayden senza possibilitá di risposta.
Una gara da fuoriclasse. Mi inchino e mi tolgo il cappello.

Biaggi: 9-
Ha finalmente trovato una buona messa a punto, é partito benissimo, ha
condotto una gara di testa senza il minimo errore (e ieri era un giorno proprizio
ad errare!, vedasi il resto dell’ allegra brigata!), ha dato anche l’ impressione
di poter dare alla gara il ritmo che piú gli piaceva.
Solo nel finale ha subito un Tamada in gran spolvero.
Ma ieri Tamada era inspirato dalle muse del motocilcismo, controdi lui non ce
l’ avrebbe fatta nemmeno il miglior Rossi.
Al voto 9 ho aggiunto un meno perché mi sarebbe piaciuto vedere un Biaggi
meno ragioniere che quantomeno “ci prova” a render la pariglia a makoto.
Pazienza. Per ora accontentiamoci cosí.

Gibernau: 4
É caduto come un pollo.
La sua moto era perfetta, aveva tutte le carte per recuperare con calma le posizioni
fino a ricongiungersi a Biaggi. Si é fatto prendere dalla fretta, e siccome
“chi vuol mangiare subito mangia crudo” ha fatto la fine del pollo:
alla piastra!

Rossi: 5
Non gli dó 4 perché come a Gibe perché la sua moto sculettava
come una mulatta del carnevale di Rio, quindi un scivolata ci sarebbe potuta
anche stare. Ma …
Ma, con Gibe giá fuori, con la consapevoleza che la sua Yamaha non era
stabile quanto le Honda, con l’ obbiettivo del Mondiale e 4 vittorie giá
in saccoccia, avrebbe dovuto tirare un attimo il respiro e aspettare sornione
in 4° posizione.
Ma quando Biaggi é davanti a lui, Rossi vede rosso.
E si sa che l’ asfalto bollente di Jacarepaguá é impietoso con
chi perde la freddezza: qui il motto é “Dio perdona, le ondulazioni
no!”

Hayden: 7
Una buona gara, senza guizzi e senza sprazzi, ma non possiamo negare che abbia
fatto una buona gara. Il ragazzo é veloce, ma un po’ di convinzione e
grinta in piú non guasterebbe.

Capirossi: 9
Una gara da leone.
La sua moto nelle prove sembrava un’ anguilla. Ha corso attaccandosi al manubrio
tutto il tempo per non essere sbalzato fuori carena, non ha mai mollato, e,
soprattutto, é rimasto in piedi!
É come il vino: piú passa il tempo é piú migliora.
E oltretutto fa fede al detto che “nelle botti piccole ci sta il vin bono!”

Barros: 5
A fine gara si é lamentato delle gomme e dell’ assetto che non gli avrebbero
permesso di tenere il passo dei primi.
Lo stesso telecronista Brasiliano, una volta che Barros aveva lasciato il microfono,
ha detto con tono scettico: “Ma Hayden non ha le stesse gomme e moto di
Alex?” Negativo. Se non si dá una smossa l’ anno prossimo la HRC
lo “scambia” con Fabrizio.

Edwards: 6
di incoraggiamento.
Mai un guizzo, mai un acuto.
Oramai ha sette gare sulle spalle, ma ….

Roberts: 7-
Come ho detto a Guido durante le prove quando mi ha detto che ne pensavo di
Kenny: “Ora é su, tra due minuti é giú.”
Indubbiamente la Suzuki é migliorata, e anche il nuovo motore sembra
essere piú svelto.
Ma Roberts dopo ottime prestazioni in prova e partenze al fulmicotone, continua
a scivolare nelle retrovie a poco a poco.
Incostante.
E oggi non puó dare nemmeno colpa alla Bridgestone da gara, makoto docet!

Ma considerando anche i precedenti della sua moto, credo che
oggi gli si possa dare qualcosa in piú della semplice sufficienza.

Abe: opaco

Nakano: giorni migliori verranno! ad maiora!

Checa: crisi tecnica o crisi mistica?

Hoffmann: forza coraggio!

Xaus: grigio

Hodgson: plumbeo

Melandri: confuso

Honda: 10 e lode

Yamaha: 6

Ducati: 7 1/2

Suzuki: 6 1/2

Team Camel: 10 e lode
Impeccabile. Doppietta storica.

Autodromo: 7
tracciato meraviglioso, fondo scadente, strutture fatiscenti e inadeguate.
Mancano i soldi, purtroppo, perché con una buona riforma generale sarebbe
un “motodromo” da leccarsi i baffi.

Organizzazione: 8
Qui a Rio quello che non si riesce a fare con la professionalitá lo si
fa con la buona volontá, l’ entusiasmo e tanta gentilezza.

LoZioTazio

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