Le interviste a Biaggi e Rossi dopo le prime prove del gp di Germania
Biaggi:
E’ concentrato ed ancora in pole: insomma Biaggi lei fa sul serio.
“Certo e sono contento della pole provvisoria”.
Come va la sua Yamaha?
“Sono abbastanza soddisfatto. Non si comporta male e può ancora migliorare”.
Per domani cosa farete?
“Si lavorerà sulle sospensioni per rendere la mia Yamaha più agile e più guidabile sulle curve strette. Dobbiamo trovare il compromesso tra le regolazioni della forcella e l’ammortizzatore. ma ci limiteremo ad un lavoro di rifinitura”.
Oggi, comunque, la moto è sembrata a posto.
“Sì, abbiamo già trovato una buona base e non toccheremo il telaio. Uso lo stesso cambio del 2000 e non mi dà problemi”.
Cosa è cambiato rispetto alla gara di Donington?
“Rispetto a quel set-up, il bilanciamento delle sospensioni è un po’ diverso. Comunque le regolazioni della mia Yamaha rimangono molto simili. E anche le modifiche apportate a questo tracciato non sono cambiate di molto”.
Com’è questo nuovo tracciato?
“C’è una parte più veloce e filante dove possiamo usare qualche cavallo in più ma la pista resta sostanzialmente un percorso tortuoso, dalle linee quasi obbligate dove non puoi inventarti più di tanto”.
Ma è difficile?
“Non particolarmente dal punto di vista della guida, ma è insidioso perché ti permette poco margine di manovra, soprattutto in frenata. Se sbagli ti ritrovi nella sabbia”.
Ma a lei Biaggi piace il Sachsenring?
“Non mi entusiasma e non mi dispiace”.
E come vede le Honda oggi, diciamo, in crisi?
“Non credo. E’ solo venerdì e Barros e Capirossi non sono lontani e molte cose possono cambiare da qui a domenica sera”.
Rossi:
Rossi, ma questa è un’altra qualifica da dimenticare?
“Diciamo che ero anche un po’ stanco e abituato diversamente”.
Si riferisce agli ultimi test?
“Sì, in parte può dipendere dal fatto che con tutte le prove che ho fatto per la “8 ore” di Suzuka mi sono abituato alla
guida della Superbike che, devo dirla tutta, mi emoziona e mi piace molto meno della 500″.
E’ giustificato anche perché solitamente qui lei va forte.
“E’ vero. Nel 2000 ero riuscito ad andare piuttosto bene, mentre oggi ero decisamente lento ed nella prima parte del
tracciato, ho preso una vita da tutti”.
Appunto, cosa ne dice del tracciato?
“Qui hanno fatto un ottimo lavoro. Sono contento che è stato modificato il Sachsenring”.
E della parte nuova?
“Sì, mi piace. E’ veloce e tecnica e mi ricorda un po’ Brno”.
Ma c’è qualcosa che non le piace del circuito tedesco?
“Sì, la prima parte della pista continua a non piacermi. E’ troppo lenta e sicuramente non adatta ad una classe come
la 500”.
A parte i suoi problemi di adattabilità, cosa non è andato oggi sulla sua Honda?
“Credo che si è trattato solo di un problema di messa a punto della moto. Oggi la mia NSR era molto lenta nei cambi
di direzione e non riuscivo ad entrare in curva con sufficiente decisione”.
Preoccupato per domani?
“Mah. Abbiamo guardato insieme ai tecnici i dati della telemetria che confermano le mie impressioni. Anche a
Donington il venerdì ero così indietro, ma lì avevo una giustificazione: quel torcicollo al mattino ed una caduta a 200 all’ora. Qui invece c’è solo da sperare che domani non piova e poi confidare nella bravura e nell’esperienza di Jerry Burgess e dei ragazzi del team”.
Insomma, qual è il suo sogno?
“Mi basta poco: trovare domani una moto trasformata”.
Fonte: Sports.com
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