La genesi della Desmosedici 2004 (D16GP4)….

La genesi della Desmosedici 2004 (D16GP4)….La genesi della Desmosedici 2004 (D16GP4)….

La genesi della Desmosedici 2004 (D16GP4)

La Desmosedici è apparsa fin dal suo debutto una moto competitiva
e dotata di aree di eccellenza assoluta anche nei confronti
di avversarie con più esperienza.

Il progetto Desmosedici ha saputo sfruttare al meglio le conoscenze
di Ducati Corse nelle competizioni a 4 tempi costruite con anni
di successi in Superbike. Guidati dalla consapevolezza che
il cronometro è il solo, unico ed implacabile giudice in pista,
i tecnici Ducati Corse hanno impostato il progetto fin dall’inizio
con l’obbiettivo di realizzare un prototipo che unisse la loro
esperienza alle nuove possibilità offerte dal regolamento MotoGP.

I dati acquisiti durante la stagione 2003 dal Ducati Marlboro Team
nei 16 GP e nelle oltre 30 giornate di test effettuate da Capirossi
e Bayliss e dal Team di Sviluppo con il collaudatore Vittoriano Guareschi (
i chilometri percorsi in totale lo scorso anno sono stati più di 30.000)
hanno permesso di comprendere meglio i lati positivi e quelli migliorabili della
Desmosedici e impostare
la progettazione della versione 2004.

Molte le modifiche effettuate. Basti pensare che, dei 915 pezzi
diversi che compongono la nuova moto oltre il 60% sono diversi
e non intercambiabili con la versione precedente.

“L’esperienza 2003 è stata fondamentale per la realizzazione
della GP4 – spiega Filippo Preziosi, Direttore Tecnico di Ducati
Corse – Al fine di migliorare la prestazione massima della moto
e incrementare il comfort di guida dei piloti siamo intervenuti
in varie aree sia per quanto riguarda il veicolo sia per il motore.
Il risultato è una notevole evoluzione della moto dello scorso anno.
Il progetto è molto giovane ed è naturale che in questa fase,
pur restando fedeli alla filosofia di base, le differenze siano tali
da rendere la GP4 sensibilmente diversa dalla GP3.”

Sono diversi gli elementi nuovi che caratterizzano
la D16 GP4

Carenatura: simile esteticamente alla versione precedente,
è stata completamente ridisegnata, per migliorare
lo smaltimento del calore mantenendo intatte
le già ottime caratteristiche di aerodinamicità.
E’ inoltre divisa in quattro parti anziché due
per migliorare l’accessibilità meccanica.

Parafango anteriore: di maggiori dimensioni, migliora l’aerodinamica
e aumenta il flusso d’aria convogliato verso il radiatore.

Forcella anteriore: mantiene la rigidezza dell’ultima versione 2003,
utilizzando però steli da 42 e non più da 50mm,
che consentono un risparmio di peso.

Impianto di scarico: realizzato in titanio dalla Termignoni, è stato
completamente ridisegnato. Presenta due
scarichi “2 in 1”, con l’impianto della bancata
dei cilindri verticali che termina – come
lo scorso anno e tradizione Ducati – sotto
al codone. Quello dei cilindri orizzontali termina
invece sul lato destro della carenatura. Il nuovo
lay-out dello scarico ha consentito la modifica
del serbatoio ed inoltre è stato realizzato per
aumentare la linearità di erogazione della potenza.

Serbatoio: si estende al di sotto della sella per migliorare
la centralizzazione delle masse. Ha un incavo
nella parte anteriore, nel quale sono stati
posizionati i componenti elettronici principali.
Anche questa modifica è stata effettuata per
migliorare la centralizzazione delle masse.

Forcellone: in alluminio scatolato, è stato completamente
ridisegnato ed è più leggero del precedente
mantenendo la stessa rigidezza.

Telaio: in tubi di acciaio, caratteristica di tutta
la produzione Ducati. La versione 2004
si discosta della precedente per un nuovo
sistema di fissaggio al motore, che semplifica
le operazioni di montaggio e smontaggio
dello stesso. Le misure sono invece inalterate
rispetto alla versione 2003.

Airbox: è di dimensioni maggiori. Contribuisce
all’incremento di potenza e alla forma
della curva di coppia.

Motore: nuova camera di combustione e diversi
interventi per diminuire gli attriti interni.
Ulteriori modifiche sono state effettuate
anche per ridurre il peso. Il risultato
è una maggior potenza (ora superiore
ai 230 CV a 16.500 giri, con un incremento
di circa 10 CV e 500 giri rispetto
alla versione 2003).

Elettronica: l’hardware è lo stesso del 2003 fornito
dalla Magneti Marelli ma sono stati sviluppati
nuovi software.

“Allo sviluppo della Desmosedici e all’incremento delle prestazioni contribuiscono
in maniera determinante tutti i nostri partner tecnici con i quali lavoriamo
a stretto contatto quotidianamente – afferma Filippo Preziosi – Per citarne
alcuni, Shell Advance, con cui sviluppiamo lubrificanti in grado di migliorare
ulteriormente le prestazioni e l’affidabilità del nostro motore, e Michelin
con la quale in questo momento stiamo, tra le altre cose, sviluppando pneumatici
anteriori da 16,5 pollici, che in Ducati Corse conosciamo e apprezziamo da anni
in Superbike”.

Una evoluzione ininterrotta, che continuerà durante tutta la stagione
in pista, ai banchi prova e sui computer di Ducati Corse e che garantirà
non solo il continuo miglioramento delle prestazioni, ma anche un costante incremento
del know-how di Ducati che verrà, come tradizione della Casa di Borgo
Panigale, impiegato nello sviluppo dei prodotti
di serie.

DUCATI DESMOSEDICI Dati Tecnici

Motore: 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione
desmodromica con doppio albero a camme in testa,
4 valvole per cilindro.

Cilindrata: 989cc

Potenza massima: 169kW/230+ CV @ 16500rpm

Coppia massima: ca. 100Nm/10.2kgm @ 14000rpm

Velocità massima: oltre 330kmh

Trasmissione: Cambio estraibile a 6 marce, con rapporti
alternativi disponibili. Frizione multidisco
a secco con dispositivo meccanico
antisaltellamento. Trasmissione finale a catena.

Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta Magneti Marelli,
4 corpi farfallati con iniettori sopra farfalla.

Carburante: Shell Racing V-Power

Lubrificante: Shell Advance Ultra 4

Accensione: Magneti Marelli

Scarico: Termignoni, due bancate 2 in 1

Telaio: Traliccio di tubi d’acciaio. Forcellone in alluminio

Sospensioni: Forcella Öhlins 42mm upside-down
ed ammortizzatore posteriore Öhlins,
con regolazione di precarico, freno idraulico
in compressione ed estensione.

Pneumatici: Michelin, anteriore 17″ o 16.5″, posteriore 16.5″

Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio
da 320mm con pinze a 4 pistoncini.
Disco posteriore singolo in acciaio
inossidabile con pinza a due pistoncini.

Peso a secco: 148kg

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