La Ducati è pronta alla grande sfida….

IL DUCATI MARLBORO TEAM PRONTO PER LA PRIMA GARA MotoGP

Nel prossimo week-end, a Suzuka, il Ducati Marlboro Team aprirà un capitolo
nuovo nella storia dei GP. La leggendaria casa italiana che ha dominato il Mondiale
Superbike per quasi un decennio, è pronto per il grande esordio in MOTOGP.

La stagione MotoGP 2003 rappresenterà un periodo di sviluppo per la
Ducati Desmosedici, il prototipo della casa italiana, che ha già dato
prova di una straordinaria velocità nei test precampionato, polarizzando
l’attenzione di media e appassionati in vista del via al campionato con
la gara di domenica prossima. Il mese scorso Loris Capirossi, pilota del Ducati
Marlboro Team, ha ottenuto il miglior tempo nella sessione preliminare di prove
ufficiali MotoGp sul circuito di Catalunya in Spagna (tempo 1.43” 634;
328,2 km/h, record assoluto). Anche Troy Bayliss, suo compagno di squadra, al
debutto in MotoGP, ha fatto registrare una velocità impressionante (tempo
1.44” 893; 322,8 km/h).

Ma, come tiene a puntualizzare lo staff tecnico del team, le prove non sono
certo una gara, tuttavia le aspettative riguardo al Gran Premio di inizio di
stagione sono sicuramente molto alte. Tutti sono in attesa di vedere come si
comporterà la Desmosedici, per la prima volta in un confronto diretto
in gara, considerando che la prima prova sarà sul difficile e impegnativo
tracciato giapponese.

Oltre al nuovo interesse per il MotoGP suscitato dal coinvolgimento della Ducati
c’è anche un interesse senza precedenti da parte delle case giapponesi,
con un numero mai registrato prima di piloti iridati in gara. Quest’anno
ben dieci campioni mondiali lotteranno per il primato in MotoGP: il campione
in carica Valentino Rossi, l’ex campione della 500 Kenny Roberts Junior,
i vincitori del Mondiale Superbike Colin Edwards e Troy Bayliss, i campioni
della 250 Max Biaggi, Loris Capirossi, Marco Melandri, Daijiro Kato e Olivier
Jacque nonché il vincitore del Mondiale Supersport Andrew Pitt.

Il GP del Giappone di domenica 6 aprile è il primo di 16 Gran Premi
del Campionato Mondiale MotoGP, classe ormai destinata ai motori a quattro tempi.
Il calendario prosegue con il Gran Premio del Sud Africa a Welkom, il 27 aprile
e quindi con il GP di Spagna, a Jerez, che l’11 maggio, aprirà la
stagione europea.

IL PUNTO DELL’ING. DOMENICALI PER IL PRIMO GP
La lunga attesa di questi ultimi mesi terminerà il prossimo weekend a
Suzuka, quando le due moto del Ducati Marlboro Team si presenteranno sulla griglia
di partenza del primo GP.
Le Desmosedici hanno già dimostrato di essere estremamente veloci. Sul
circuito di Catalunya il mese scorso, Capirossi e Bayliss hanno dominato, stabilendo
un nuovo record di velocità massima, con i 328.2km orari di Capirossi,
seguito da Bayliss, subito dietro con i suoi 322.8 km orari.

Gli oltre 220 CV di potenza della moto saranno fondamentali per affrontare
i due lunghi rettilinei di Suzuka. L’Ingegner Claudio Domenicali, Amministratore
Delegato di Ducati Corse, preferisce non sbilanciarsi, ben conscio che la corsa
di domenica rappresenterà solo la prima tappa del lungo viaggio sulla
strada del MotoGP.

“Quello che posso dire è che siamo ragionevolmente contenti e che
i nostri ingegneri hanno buone ragioni di essere molto orgogliosi di ciò
che hanno fatto finora, “ dice Domenicali. “Siamo solo all’inizio
di questo progetto e siamo già ad un buon livello di performance. Abbiamo
fatto un buon lavoro di sviluppo e sappiamo che la moto ha un potenziale molto
alto, ma abbiamo bisogno di altro tempo per conoscerla a fondo e tirarne fuori
il vero potenziale. Al momento direi che il motore è solo all’80%
delle sue possibilità.”

Per quanto riguarda carburanti e lubrificanti, il Ducati Marlboro Team è
stato supportato con successo dal partner Shell, che lavora a stretto contatto
con Ducati Corse dal 1999. “L’incredibile velocità della Desmosedici
a Barcellona è stata raggiunta anche grazie alla Shell,” rivela
Domenicali. “Abbiamo usato un nuovo carburante chiamato V-Power RD 0502,
che aveva mostrato promettenti risultati al banco di prova, con un aumento della
potenza massima di quasi l’ uno per cento.”

“Dovremmo riuscire a rendere la moto più veloce di mese in mese.
Ma anche gli altri lavoreranno per incrementare potenza e prestazioni. Ovviamente
I nostri risultati dipenderanno anche dalle opportunità di miglioramento
che avranno i nostri rivali, credo che, obiettivamente, sia molto difficile
prevedere risultati eclatanti per le prime gare.”

“Tuttavia, almeno ad oggi, la moto non mostra evidenti punti deboli, si
tratta solo di raggiungere un buon equilibrio complessivo, il che si verificherà
solo col tempo. La moto è ancora molto giovane, abbiamo ancora bisogno
di ottimizzare la potenza sfruttandola al 100% su ogni tracciato. Stiamo imparando
in fretta ma abbiamo ancora molta strada da fare prima di arrivare ad essere
veramente bravi!”

Un velato ottimismo traspare, comunque, dalle dichiarazioni di Domenicali e
da tutto il Ducati Marlboro Team. In particolare l’atmosfera all’interno
della squadra è molto buona, come tiene a precisare Livio Suppo, direttore
del team: “Siamo un team affiatato e questo è importante per noi.
Ci aspetta una stagione dura, ma vogliamo anche divertirci, trovare soddisfazione
in quello che facciamo, ed è con questo spirito che affrontiamo anche
le corse. “

LA PRIMA GARA DI CAPIROSSI CON UNA QUATTRO TEMPI
Loris Capirossi, tre volte Campione del Mondo, compirà trent’anni
proprio a Suzuka venerdì prossimo, lo stesso giorno in cui inizierà
ufficialmente la sua prima stagione GP con una moto quattro tempi. Il trentesimo
compleanno dell’italiano costituisce un’eccellente opportunità
di riflessione sia sulla carriera fatta fino a questo punto, così come
sui successi che potrà raggiungere in futuro.

Tra i pochi ad aver vinto Gran Premi nelle tre classi – 125, 250 e 500
– Capirossi è uno dei protagonisti di maggior rilievo dal 1990 quando,
all’età di soli 17 anni, vinse al suo primo tentativo il titolo
mondiale delle 125. Nelle due stagioni appena trascorse ha lottato con grinta
e coraggio, pur con una moto non altrettanto competitiva rispetto alle rivali.
Nel 2002 è stato uno dei due piloti in grado di competere con le quattro
tempi, malgrado sulla sua ‘vecchia’ 500 a due tempi. Quest’anno
è finalmente tornato dove merita di essere.

Il dubbio più forte riguardava la capacità di Capirossi ad adattarsi
ai quattro tempi della Desmosedici, dopo un’intera carriera passata esclusivamente
su due tempi. Dubbio che il pilota italiano ha immediatamente fugato sin dai
primi test sulla moto, battendo record sul giro dopo poche settimane in sella
alla quattro cilindri di Borgo Panigale.

“La quattro tempi è favolosa – molto di più comoda
della due tempi e mi diverto un sacco facendo derapare la ruota posteriore!”
sorride Capirossi che non ha mai guidato una moto potente come la Ducati, da
oltre 220 CV. “La moto è già a un livello molto buono, i
tempi ottenuti durante le prove invernali ce lo confermano, ma abbiamo ancora
molto lavoro da fare prima di poter veramente affermare di possedere la moto
migliore. Comunque stiamo crescendo giorno dopo giorno e sono veramente emozionato
se penso che potremo puntare a buoni risultati già dalla prima corsa.”

Suzuka rappresenta un evento speciale per Capirossi per due motivi: in primo
luogo perché è sempre un privilegio correre con una moto italiana
in Giappone, e in secondo luogo perché lui adora questo circuito velocissimo
con il suo caratteristico tracciato a otto. Capirossi partì al GP del
Giappone del 2001 dalla pole position e si qualificò con il secondo miglior
tempo l’anno scorso, anche se la sua 500 aveva 30 cavalli in meno delle
più veloci e potenti quattro tempi.

“Suzuka è un bel circuito, uno dei migliori al mondo, “ afferma.
“E, naturalmente, si tratta di una gara molto importante per la Ducati.
Penso che la nostra moto si comporterà bene, anche grazie all’asfalto
di questo tracciato giapponese, famoso per l’ottimo grip. E’ evidente
che abbiamo una notevole potenza, stiamo lavorando per ottimizzarla e sfruttarla
al meglio. I progressi si vedono, provando soluzioni diverse, sia sul motore
che sull’assetto.

“E’ ovvio che non si possono avere grosse aspettative per la prima
corsa. Molto dipenderà da come andranno i test prima della gara. Saranno
particolarmente importanti per noi perché, diversamente dagli altri costruttori,
non siamo mai stati a Suzuka prima d’ora. Se riusciremo a mettere a punto
la moto durante i test penso che potremo fare una buona gara.”

L’ESORDIO DI TROY
Il prossimo weekend a Suzuka il Ducati Marlboro Team non sarà il solo
ad aprire una nuova pagina della sua storia delle competizioni – anche
il pilota Troy Bayliss sta per affrontare un capitolo importantissimo della
sua carriera di pilota. Dopo cinque anni di Superbike, il tranquillo Australiano
si presenta al via della MotoGP, pur non sottovalutando l’impegno di una
simile sfida.

Vincitore del Mondiale Superbike nel 2001 e secondo, lottando sino all’ultima
curva dell’ultima gara, lo scorso anno, Bayliss, ha già mostrato
talento e potenziale durante i test invernali con la Desmosedici. Tuttavia non
sarà un anno facile, non solo dovrà abituarsi a una classe completamente
nuova, a fianco di nuovi e agguerriti rivali, ma dovrà anche gareggiare
su 13 circuiti dove non ha mai corso prima, questo già a partire da domenica.

“Non ho alcuna possibilità di andare a Suzuka e vincere,”
dice Bayliss con sincera onestà. “Poi andremo a Welkom, che è
un altro circuito che non ho mai visto, per cui cercherò di correre due
gare più o meno dignitose, vedrò cosa riesco a fare e spero che
la mia vera stagione inizi una volta tornati a Jerez, dove ho già provato
e dove mi sento decisamente più a mio agio. La moto sta cominciando ad
andare bene, si tratta solo di andare avanti per gradi.”

Bayliss non ha mai visto il circuito di Suzuka, fortunatamente la sessione
di test ufficiali che si terrà il 30 di marzo (giorno del suo trentaquattresimo
compleanno) gli permetterà di prendere un minimo di confidenza con questo
difficile tracciato. L’unico suo approccio con Suzuka è stato con
la PlayStation, correndo contro suo figlio Mitchell di sette anni. “In
qualsiasi cosa che non abbia a che fare con le corse lui mi batte!” sorride
Bayliss. “Di solito faccio alcuni giri con la PlayStation prima di andare
in posti nuovi, tanto per vedere come è fatta la pista. Ovviamente non
risolve i problemi, tuttavia aiuta e…”

Famoso per il suo stile di guida aggressivo e spettacolare, Bayliss non vede
l’ora che inizino le gare per mettersi in azione sul serio. “Sono
emozionato, dopo tutto sono un pilota!” aggiunge. “Penso che molti
piloti provino lo stesso dopo un lungo inverno di prove. Ma so che le prime
gare non saranno facili perché è molto difficile trovare il limite
su un tracciato mai visto prima. Nei circuiti conosciuti è più
facile testare la moto in ogni minimo dettaglio e migliorarne la performance.
La Desmosedici è già piuttosto buona e siamo esattamente al punto
in cui ci aspettavamo di essere in questa fase. Per ora sappiamo che avremo
giornate buone e giornate cattive, ma stiamo facendo progressi ed è questo
il nostro obiettivo.”
Il Gran Premio del Giappone del 6 aprile sarà, comunque, il secondo GP
nella carriera di Bayliss, che ha debuttato nel Motomondiale disputando un’unica
gara nel GP d’Australia, nel 1997, quando gareggiò con una 250.

IL CIRCUITO
Suzuka fu costruito dalla Honda nel 1962 come primo circuito internazionale
del Giappone ed è tuttora considerato uno dei migliori al mondo. Il circuito
ha ospitato i suoi primi Campionati del Mondo nel ’63, ’64 e ’65
ma tali eventi erano riservati solo alle classi di potenza inferiore e si dovette
attendere fino al 1987 per ospitare un Gran Premio del Motomondiale.

Da allora questo circuito veloce, vario ed estremamente impegnativo si è
conquistato la reputazione di saper offrire alcuni fra i Gran Premi più
combattuti ed emozionanti. Suzuka è il circuito più lungo del
calendario GP ed è unico per il suo tracciato ad otto che fornisce un
buon mix di curve, sia a destra che a sinistra, variando tra curvoni veloci,
chicane e tornanti. E’ anche uno dei pochi attuali circuiti di GP in cui
i piloti MotoGP riescono a scaricare tutta la potenza delle loro moto da oltre
200 cavalli.

Recentemente il circuito è stato sottoposto a parecchie migliorie in
termini di sicurezza, tra cui due importanti modifiche apportate per la gara
del prossimo weekend. L’inquietante curva 130R al termine del rettilineo
posteriore è stata modificata, come anche la chicane che precede il rettilineo
di partenza-arrivo.

DATI DUCATI MARLBORO TEAM

TROY BAYLISS
Età : 34 (data di nascita 30 marzo 1969)
Domicilio: Monaco
Moto: Desmosedici Ducati Marlboro Team
Primo GP: Australia, 1997 (250)
Vittorie in Mondiale Superbike: 22
Titoli mondiali: 1 (Superbike: 2001)
Risultati a Suzuka 2002 : NC

LORIS CAPIROSSI
Età: 30 (data di nascita 4 aprile 1973)
Domicilio: Monaco
Moto: Desmosedici Ducati Marlboro Team
Vittorie in GP : 22 (2×500, 12×250, 8×125)
Prima vittoria in GP : Gran Bretagna, 1990 (125)
Primo GP: Giappone, 1990 (125)
Partenze in GP: 184 (14xMotoGP, 59×500, 84×250, 27×125)
Pole position: 33 (5×500, 23×250, 5×125)
Prima pole: Australia, 1991 (125)
Titoli Mondiali : 3 (125: 1990, 1991, 250: 1998)
Risultati a Suzuka 2002. Griglia: 2° Gara: 9°

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in MotoGP

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati