Intervista ad Harald Bartol
Sin dal debutto della KTM nel Motomondiale, Harald Bartol è stato al capo delle operazioni, portando più volte i piloti di Matthigofen a lottare per vittorie e titoli iridati. Il responsabile tecnico del team Red Bull KTM 250 e 125 ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in merito a questo esordio difficile delle moto “arancio” in questo 2007, con due round a Losail e Jerez al di sotto delle aspettative. Bartol spiega nel dettaglio quali sono stati i problemi, non senza alcuni confronti con le moto preparate dalla concorrenza…
Durante il primo Gran Premio in Qatar, l’Aprilia sembrava imbattibile, ma alla seconda gara a Jerez, la Red Bull KTM 125 è stata la moto più veloce sul circuito. Una bella sorpresa?
“Non mi aspettavo nient’altro. Non capivamo da dove l’Aprilia traeva il proprio grande vantaggio: Alvaro Bautista aveva creato grandi speranze in Aprilia quando dominò il campo con questa nuova moto durante l’ultima gara della scorsa stagione, ma era lui come pilota ad essere superiore, non la moto. Ragazzi come Mattia Pasini ora avrebbero più possibilità di lottare per la vittoria e il titolo se corressero, come Gabor Talmacsi, sulla vecchia versione dell’Aprilia 125. Il loro nuovo sistema a disco lamellare posizionato dietro al cilindro ha ancora grossi problemi tecnici. È ancora troppo nuovo. Dicendo questo, non voglio negare il fatto che il pacchetto Aprilia al momento è migliore del nostro. La moto è più facile da guidare e da mettere a punto. Durante l’inverno avevamo altre priorità e adesso dobbiamo lavorare in quest’area”
Questo è sorprendente. Ma i motori a due tempi con l’iniezione delle valvole come la KTM non sono più maneggevoli e facili da usare rispetto ai motori con iniezione a valvole rotanti?
“Chi l’ha detto? Questi non sono altro che rumors messi in giro da diverse persone. Quando il nostro speciale sistema di iniezione venne introdotta anni fa, la guidabilità fu senza dubbio migliore, perché altre componenti su queste moto, come il sistema elettronico, erano di gran lunga migliorati. Il fatto che noi in KTM utilizziamo questa specifica tecnica deriva da altre ragioni: la costruzione è meno complicata e, tirando le somme, è più economica”
Una delle cose principali è stata che il teenager Steve Bonsey ha conquistato dei punti pur aveno poca esperienza nella velocità. Cosa vi aspettate da lui?
“Sta ancora imparando, però apprende in fretta. Credo davvero in questo ragazzo. Ha le attitudini di un vero pilota, e ha molta esperienza nelle gare di dirt track. È chiaro che non può acquisire tutte le conoscenze necessarie per le gare di velocità in una notte, ma è solo questione di tempo finchè svilupperà un certo feeling con questi gran premi. Penso che otterremo molto di più da Steve con il procedere della stagione. Tutto è nato quando non riuscivamo a trovare un pilota potenzialmente vincente in gara per quest’anno, poi Kenny Roberts ci ha chiamato e ci ha parlato di Steve e abbiamo deciso di correre il rischio e introdurlo nell’ambiente. Certamente, vuole arrivare alla MotoGP un giorno, ma sono convinto che passare per le categorie minori a due tempi sia la via migliore per farlo. Se Nicky Hayden avesse cominciato al sua carriera su moto del genere, non avrebbe tutti i problemi che ha adesso. La Superbike non ti fa diventare quello che devi essere in una gara di MotoGP”
Passando ad altro, non avete molto da festeggiare nella 250. Hiroshi Aoyama si è infortunato, e la moto di Mika Kallio si è fermata in entrambe le gare. Queste noie meccaniche sono state solo sfortuna, o c’è altro?
“Abbiamo provato ad analizzare quello che è successo nel modo più veritiero possibile, è abbiamo capito che è stato un misto di sfortuna ed altri fattori. Il problema causato il ritiro di Kallio in Qatar non è stato un difetto di alimentazione, ma meccanico. La nostra unica sfortuna è stata che l’anello del pistone si è rotto in quel momento particolare. Quando il cambio rotto sulla moto di Kallio è andato, è saltato fuori che avevamo in qualche modo raggiunto il limite massimo che i nostri materiali possono sopportare. Per il futuro, dobbiamo pensare a come rinforzare certe parti. Per adesso, dobbiamo cambiare più spesso queste componenti”
Considerando che la KTM 125 è stata la moto più veloce a Jerez, c’è una possibilità che la 250 faccia lo stesso una volta risolti i problemi?
“Adesso come adesso stiamo concentrando tutti i nostri sforzi sulla guidabilità della 250. Stiamo anche lavorando su alcune parti per le prestazioni, ma li introdurremo solo per la gara a Shanghai. Se tutto va come speriamo, allora la nostra 250 sarà chiaramente più veloce di ora. Ma dobbiamo anche stare attenti: abbiamo ancora del lavoro da fare per quanto riguarda l’albero motore, e a conti fatti, il sistema meccanico della 250 è molto più complicato di quello della 125”
La prima gara della Red Bull Rookies Cup è stata divertente da vedere a Jerez. È stato anche un successo dal suo punto di vista?
“Siamo arrivati in Spagna con le farfalle nello stomaco perché ogni cosa è successa con così poco preavviso che non sapevamo come sarebbe andata. Ma devo ringraziare l’intero staff: hanno fatto un gran lavoro. Bisogna considerare che non abbiamo solo debuttanti che guidano queste moto, ma anche apprendisti che compiono tutti i servizi di lavoro. Incidenti minori a parte, questo sistema ha funzionato davvero bene. Questo campionato è sicuramente il più bello che abbia mai visto. Ha raggiunto esattamente l’obiettivo che si era prefissata la Red bull: a partire dalla presentazione nel paddock e nel circuito al fatto che verranno fuori i piloti di miglior talento”
Marika Farinazzo (Fonte KTM)
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