Il punto – Gran Premio del Portogallo – Quando fermarsi

Il punto – Gran Premio del Portogallo – Quando fermarsiIl punto – Gran Premio del Portogallo – Quando fermarsi

Il senno di poi è una bella espressione. Secondo la concisa definizione dell’Oxford Dictionary, potrebbe riassumersi perfettamente così: il buon senso successivo all’evento. Quante volte nella vostra vita, un po’ di buon senso applicato ad una cosa accaduta vi avrebbe fatto fare una scelta diversa? Lo stesso vale naturalmente anche per le corse motociclistiche di Gran Premio. Un po’ del senno di poi sarebbe potuto certo essere d’aiuto nella scelta dei pneumatici e della tattica di gara ma, ancora di più, come Brno ha perfettamente dimostrato, nella fondamentale questione della sicurezza dei piloti. Come s’è poi scoperto, il senno di poi avrebbe forse parimenti aiutato in una circostanza difficile, nei 20 giri della gara della classe del 250cc.

La gara è cominciata su di una pista ancora asciutta, ma sotto l’incombente minaccia di nuvole scure. La pioggia s’è trattenuta fino al sesto giro, quando ha cominciato invece a cadere sull’ultimo tratto del circuito di 5,403 km. Alex De Angelis, che conduceva la gara, e Randy De Puniet, in seconda posizione, hanno alzato le braccia invocando l’interruzione della gara. Un gesto simile, da parte dei piloti della MotoGP quest’anno al Mugello, ha fatto sì che le bandiere rosse fermassero la corsa, su ordine del direttore di gara. Comunque, poiché i rapporti degli ufficiali di gara sulla parte bagnata del circuito e dell’elicottero della televisione dall’alto, hanno segnalato che la superficie della pista non era pericolosa da interrompere la gara, le bandiere rosse non sono mai arrivate. Mentre i piloti in testa rallentavano con le braccia alzate, altri continuavano tranquillamente a correre. Lo scenario delle posizioni di testa è cambiato considerevolmente tra coloro che avevano e coloro che non avevano alzato il braccio.

La gara è proseguita in condizioni insidiose, con la pioggia che cadeva sulle visiere dei piloti, ma su di una superficie che non era certo così pericolosa da giustificarne l’interruzione. Il pilota in testa, Dani Pedrosa, ha addirittura segnato un nuovo record al 17° giro. Un giro dopo aver riscritto i libri dei record, la pioggia è apparsa più pesante e lo spagnolo ha alzato il braccio, ma non prima che il pilota precedentemente in testa, De Angelis, avesse un incidente. Ancora una volta alcuni piloti hanno rallentato, mentre altri hanno visto in tempo che non c’erano bandiere rosse e hanno continuato a correre.

Il direttore di gara ha di nuovo chiesto consiglio agli ufficiali di gara e all’elicottero e gli è stato risposto che si poteva procedere. Le bandiere rosse non sono state tirate fuori. Il sospetto che la gara sia andata avanti per non causare ritardi allo start della gara della MotoGP, con i suoi lucrosi contratti televisivi, non ha riscosso molto credito, soprattutto nel secondo caso. Se la gara fosse stata interrotta, i piloti avrebbero comunque potuto completare abbastanza giri per rendere valido il risultato del GP, e sarebbe avanzato addirittura del tempo, prima dell’inizio della competizione della macchina macina soldi che risponde al nome di MotoGP.

Se e quando interrompere un Gran Premio, è una decisione difficile da prendere. È il direttore di gara a prendere la decisione finale, sebbene i piloti rivestano un ruolo importante. Se tutti i piloti, a Brno, avessero rallentato ed alzato le braccia, certamente non si sarebbe potuto non decidere di far sventolare le bandiere rosse. Comunque non tutti l’hanno fatto e alcuni hanno invece pienamente approfittato della situazione, seguendo le regole alla lettera e continuando la gara, non avendo visto sventolare le bandiere rosse.

Non c’è da stupirsi che dopo la gara non regnasse piena armonia tra i partecipanti. Sarebbe interessante vedere cosa accadrebbe, se una simile situazione si verificasse alla fine della stagione. Forse si discuterebbe un po’ di più di solidarietà. Se il pilota in testa alla gara alza il braccio, tutti gli altri dovrebbero adeguarsi e rallentare.

Sembra che nella classe del MotoGP, i piloti in testa abbiano un po’ più d’influenza sia sui compagni, sia sul direttore di gara. Al Mugello, quest’anno, una splendida battaglia tra Valentino Rossi, le Camel Honda di Max Biaggi e Makoto Tamada, e Sete Gibernau, è stata interrota dalla pioggia, quando Valentino Rossi, in testa, ha alzato il braccio, facendo esporre le bandiere rosse. La pioggia s’è fermata presto, ma come Rossi ha precisato dopo aver vinto la gara che, alla ripresa, contava ancora di sei giri, “Dopo aver visto cosa è successo nella seconda gara, direi che sarebbe stato possibile continuare, ma non ho una palla di cristallo per vedere il futuro.”

Le norme valide per la MotoGP sono diverse da quelle per le classi del 250cc e del 125cc. Sono state cambiate l’anno scorso, per far sì che gli spettatori di tutto il mondo possano sapere cosa accade se una gara viene interrotta. Il sistema vigente nelle classi del 250cc e del 125 cc, secondo cui si effettua una seconda manche di gara e si sommano i tempi delle due manche, per poter stabilire chi sia il vincitore della gara, è stato abbandonato. Adesso invece, i risultati della prima gara vengono accantonati, e il vincitore della seconda gara, che dura solo per la distanza rimanente dalla gara originale, diventa vincitore dell’intera gara. Nel caso del Mugello, Rossi ha vinto, battendo Gibernau e Biaggi, una corsa di soli sei giri.

Ora come ora, tutti i punti vengono assegnati ai piloti partecipanti alla seconda gara. È una cosa piuttosto difficile da accettare da parte di coloro che hanno dato battaglia nella prima manche, per poi magari scivolare a causa della pioggia solo nella seconda, oppure per i piloti che, prima che arrivasse la pioggia, erano in testa durante la prima manche della gara. La prossima stagione le cose potrebbero cambiare, nel senso dell’assegnazione di una parte proporzionale dei punti ai piloti che hanno completato la prima manche.

Quando piove per davvero, come per esempio a Sepang, in Malesia, non c’è alcun dubbio, la gara deve essere interrotta. Quando pioviggina e c’è solo qualche goccia, il problema sussiste. È una decisione difficile, quella cui è chiamato il direttore di gara. La sicurezza dei piloti è la sua priorità e certamente, il fatto che tutti i piloti alzino il braccio, dovrebbe indicare che la gara vada interrotta. Se a Brno, i piloti della 250cc l’avessero fatto, non ci sarebbe stata alcuna controversia.. Ma forse è meglio tornare a consultare il conciso Oxford Dictionary e cercare il significato di un’altra parola, solidarietà.

Camel Honda

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