Il commento dei piloti aprilia dopo la prima giornata di prove ufficiali a Motegi

Tetsuya Harada (MS Aprilia Racing) #31
miglior tempo in 1’52”945

“In generale non c’è male: la moto va abbastanza bene, anche se la sospensione anteriore ancora non è perfettamente a posto. Inoltre non avevo mai girato in 250 a Motegi visto che nelle due passate edizioni guidavo l’Aprilia Rsw-2 500 bicilindrica. Così considerando che si tratta della prima volta non posso certo lamentarmi. Di solito quando si arriva su una pista sconosciuta si incontrano più problemi, mentre questa volta le cose ci sono venute abbastanza bene fin da subito. Io abito qui vicino, ma non sento questa gara come qualcosa di speciale, è un Gp come gli altri, soltanto avrò più tifosi”.

Marco “Macio” Melandri (MS Aprilia Racing) # 5
terzo tempo in 1’53”910

“Quella di oggi è stata una giornata abbastanza difficile per via delle condizioni così mutevoli: pioggia alla mattina, asciutto ma non proprio del tutto al pomeriggio quando la pista era –diciamo- umida. Abbiamo provato un sacco di soluzioni diverse, ma non siamo ancora a posto. Speriamo che domani sia possibile girare sull’asciutto per poter così migliorare la messa a punto poiché questa è una pista per noi piuttosto difficile. Per ora faccio un po’ di fatica a curvare e la moto è troppo nervosa sia in frenata, sia in accelerazione. Questa pista non è penalizzante come quella dell’Estoril dove si doveva parzializzare il gas e poi c’è sì tanta accelerazione, ma pure un parte guidata. Sul bagnato il grip offerto dalla pista non è male, ma non tanto da rendere divertente guidare in quelle condizioni”.

Jeremy McWilliams (MS Aprilia Racing) #99
quarto tempo in 1’54”104

“Nel turno pomeridiano, quello asciutto, abbiamo perso una buona mezz’ora poi abbiamo trovato una gomma diversa che mi ha consentito di guidare meglio ed essere più veloce. In ogni caso non riesco ad essere abbastanza consistente, sufficientemente continuo. Speriamo di riuscirci domani”.

Roberto Locatelli #15 (MS Eros Ramazzotti Racing) 5° in 1’54”575

Grande prestazione del pilota bergamasco (nonostante una innocua scivolata) che da qualche tempo sta ritrovando il bandolo della matassa e soprattutto in prova riesce nuovamente ad esprimersi ai livelli che gli competono. Già a Suzuka era stato molto veloce e qui a Motegi, lo scorso anno, conquistò la pole, stabilì il record della pista, vinse e si laureò campione del mondo della 125: evidentemente la pista di Motegi gli piace.
“A cinque minuti dalla fine sono scivolato. Sono tornato ai box, sono salito sulla moto di scorta e c’era soltanto il tempo per un giro di lancio e uno buono: bene, è stato proprio in quell’unico giro che ho ottenuto la quarta posizione, quindi sono felice. Il nostro potenziale è evidentemente molto alto e nella caduta non mi sono fatto quasi nulla”.

Franco Battaini #21 (MS Eros Ramazzotti Racing) 11° in 1’55”150

Fino a pochissimi minuti dal termine il pilota bresciano era tra i primissimi, poi non è riuscito a ,migliorare quanto gli altri:
“Sì, fino a cinque minuti dal termine del turno tutto stava andando bene e difatti ero sesto, poi io non sono riuscito a migliorare quanto gli altri. Ora sono undicesimo, un po’ indietro anche perché la moto non era perfettamente a punto né di telaio, né di motore”.

Roberto Rolfo #44 (Safilo Oxydo Race) 14° in 1’55”413

Vedere il privato più veloce del mondo così lontano dalle prime posizioni ultimamente è una vera rarità, ma oggi è accaduto:
“Il mio problema oggi è stato di messa a punto della ciclistica e anche di rapportatura del cambio da trovare: non siamo ancora a posto anche se il motore spinge abbastanza, è quasi Ok. Diciamo che in sostanza la pista l’ho capita e che abbiamo tutte le possibilità di migliorare anche abbastanza”.

Diego Giugovaz #55 (Aprilia) 31° in 1’58”833

Il pilota milanese sostituto di Noehles onestamente ammette di aver ancora molto da imparare e migliorare, come normale per chi fino a poco fa correva con una Yamaha:
“Ho cercato di fare il massimo, di capire insieme la moto e la pista. L’Aprilia per me rappresenta qualcosa ancora da scoprire: sono ben lontano dalla messa a punto ottimale e dallo sfruttamento del suo potenziale. Inoltre fino a poco fa guidavo un’altra moto, totalmente diversa e in quella versione assolutamente meno sofisticata e performante della mia Aprilia. Cercherò di migliorare la conoscenza della pista e della moto”.

125cc
Pioggia durante il turno mattutino, pista quasi perfettamente asciutta durante quello ufficiale del pomeriggio. Viste le non eccezionali previsioni per domani lo schieramento uscito da questa prima sessione rischia di essere quello definitivo, ma molti piloti sperano che almeno uno dei due turni di domani sia asciutto per riuscire almeno a sistemare un po’ meglio il proprio mezzo.

Alessandro Brannetti (Team Crae) ottima prestazione per il pilota marchigiano che oggi è riuscito a qualificarsi col quinto tempo come migliore pilota Aprilia:

“Bene, sono contento soprattutto perché oggi non ho tirato alla morte e il tempo è venuto lo stesso. Ho ottenuto la prestazione seguendo Azuma: finalmente il “trenino” giusto senza problemi. La cosa positiva è che la moto si è comportata bene subito, senza dover lavorare sulla messa a punto”.

Lucio Cecchinello #9 (MS Aprilia LCR) il sesto tempo soddisfa abbastanza il pilota italiano, ma è ovvio che vorrebbe almeno la prima fila:

“Speriamo che domani non piova perché migliorando la messa a punto delle sospensioni e del cambio si può togliere anche mezzo secondo cosa che mi consentirebbe di qualificarmi in prima fila”.

Simone Sanna #16 (Safilo Oxydo Race) dodicesimo, ma fiducioso il pilota toscano che per ora deve accontentarsi della terza fila:

“La posizione non è il massimo, abbiamo avuto qualche problemino di motore che ci ha impedito di fare di meglio. Ma anche lo scorso anno non eravamo partiti molto bene e poi abbiamo migliorato: speriamo di ripetere lo schema perché ci terrei proprio a fr bella figura qui”.

Max Sabbatani #11 (Bossini Fontana Racing) il pilota più leggero del mondiale era piuttosto deluso dal suo diciassettesimo posto, ma perlomeno conosce il motivo di tale risultato:

“Mi era riuscito un giro fantastico, forse addirittura da pole, ma ho sbagliato l’ultima curva e ho buttato tutto… peccato. In ogni caso oggi ci volevano gomme di mescola più dura perché anche se il cielo era coperto e in mattinata è piovuto l’asfalto è molto abrasivo ed era caldo”.

Gino Borsoi #23 (LAE UGT 3000) sincero come sempre il pilota veneto che ammette anche i miglioramenti al polso destro infortunatosi a Brno, ma che non sa spiegarsi del tutto la sua modesta ventisettesima posizione:

“Probabilmente io non sto guidando abbastanza bene, ma sinceramente non riesco a capire dov’è tutta questa differenza. Speriamo davvero che domani sia asciutto perché io sono nelle condizioni di dover assolutamente migliorare. La mano va meglio, ora riesco a disputare quasi tutto un turno senza troppi problemi”.

Fonte:Racingaprilia.com

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