Enduro – Morto all’improvviso Ahola

Enduro – Morto all’improvviso AholaEnduro – Morto all’improvviso Ahola

Mika Ahola nome noto tra gli appassionati dell’enduro è morto la scorsa notte nella clinica Teknon di Barcellona a soli 37 anni.

Al momento le voci sulle cause del decesso sono contrastanti come riporta la stessa emittente finlandese MTV3. Secondo alcuni infatti, il pilota di Hämeenlinna avrebbe accusato, mentre si trovava in Spagna in uno dei suoi tanti soggiorni, dei forti dolori intestinali e una volta condotto al centro medico sarebbe morto a causa di complicazioni durante l’intervento di asportazione di un rene, mentre secondo altri le motiviazioni sarebbero da imputare ad una caduta in moto subita durante un allenamento a Gerona.

Il 5 volte iridato e protagonista assoluto del mondiale Enduro dal 2007 al 2011 in sella alla Honda HM Zanardo gestita dall’italiano Franco Mayr , aveva deciso a fine 2011 di appendere il casco al chiodo nonostante un’importante offerta ricevuta dal neonato team spagnolo Jotagas e in un comunicato ufficiale uscito la notte di Capodanno spiegava così la sua scelta,”Dopo ventuno anni di gare nell’enduro, sono giunto dopo una sofferta, lunga decisione e un approfondito esame di coscienza a realizzare di non avere ambizione sufficiente per continuare a gareggiare. Ho dato tutto quello che ho per questo sport, ricevendo anche molto, certamente più di quanto potessi mai immaginare quando ho iniziato a correre.
Per prima cosa ho vinto tutto nella mia patria, la Finlandia. Poi mi sono buttato a guidare nei campionati mondiali per diverse squadre italiane e ho dimostrato, ma solo a me stesso, di essere veloce sfiorando per cinque volte il titolo di campione del mondo. Poi, contro ogni previsione, ho iniziato a vincere ad un’età in cui la maggior parte pensa già di andare in pensione. E’ stato un po’ un girone d’inferno, 5 titoli mondiali consecutivi nelle tre le categorie dell’enduro moderno, l’ultimo come il più anziano campione del mondo della storia! Con questi nuovi record del mondo registrati nel 2011, sento che la mia ambizione in questo sport è stata completamente soddisfatta.
A tutto ciò aggiungo, dal 2004, anche i 3 titoli di campione assoluto Enduro malgrado la FIM non abbia riconosciuto questi titoli. Ho vinto anche tre volte la classifica assoluta in tre edizioni della Sei Giorni e per sette volte sono stato pilota vittorioso della squadra finlandese sempre alla Sei Giorni. Adesso sento che è arrivato il momento di cambiare e di vedere cosa il mondo ha da offrirmi oltre a correre! Voglio ringraziare tutta la gente che mi ha dato il proprio supporto durante la mia carriera agonistica e tutti i piloti con i quali ho combattuto!”.

Putroppo il suo sogno di sperimentare una nuova vita si è spezzato troppo presto…

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