Casey Stoner: “Della MotoGP mi mancano solo le qualifiche. Conosco i problemi Honda, ma non posso dire nulla”

Il due volte iridato della MotoGP ha parlato a 360° durante la presentazione del casco che utilizzerà nella 8 ore di Suzuka

Casey Stoner: “Della MotoGP mi mancano solo le qualifiche. Conosco i problemi Honda, ma non posso dire nulla”Casey Stoner: “Della MotoGP mi mancano solo le qualifiche. Conosco i problemi Honda, ma non posso dire nulla”

Stoner is back – Alla presentazione del nuovo casco che utilizzerà durante la 8 ore di Suzuka, Casey Stoner si è concesso alla stampa giunta numerosa al quartier generale della Nolan, a Brembate di Sopra. Con lui Alberto Vergani, presidente di Nolan Group (nella foto).

Giunto in ritardo a causa dell’intenso traffico, il due volte campione del mondo (2007 Ducati e 2011 Honda) ha risposto alle domande dei giornalisti, sia sul suo ritorno alle corse, la 8 ore di Suzuka (che disputerà insieme a Michael van der Mark e Takumi Takahashi, sotto i colori del Team MuSASHi RT HARC-PRO), che a domande sulla MotoGP. L’australiano ha negato un suo possibile ritorno nella massima categoria a due ruote, specificando che di questa gli mancano sole le qualifiche, mentre fa volentieri a meno della gara e del risultato di questa.

“Sono da sempre legato a Nolan, che ha creduto in me sin dai miei esordi. Siamo cresciuti insieme e continuare il rapporto col loro era il giusto modo di ringraziarli – ha detto Casey Stoner – Non mi interessano i soldi, sono più importanti le relazioni.”

Una dichiarazione questa che non ha colto di sorpresa, visto che l’australiano è tutt’ora legato alla squadra con la quale ha corso sia in Ducati che in Honda, questo a testimonianza di quanto Casey tenga alle relazioni. I ben informati raccontano che quando lo scorso anno Marc Marquez decise di cambiarla con una “quasi” del tutto spagnola, Stoner si sia arrabbiò molto, vedendo il cambiamento come una mancanza di rispetto.

Tornando all’attualità Stoner ha aggiunto: “Tornerò in gara per la 8 ore di Suzuka. Honda mi aveva sempre chiesto di partecipare, ma con gli impegni della MotoGP era una cosa molto difficile. Ora sono meno stressato e sono sicuro che mi divertirò”. Stoner sarà in sella alla Honda CBR100RR in due test programmati per il 7/8 e 14/15 luglio. che precederanno la gara che di disputerà il 26 luglio.

Sulla MotoGP ha spiegato: “Mi sarebbe piaciuto correre ad Austin, ma la Honda ha deciso diversamente. Niente wild card però e niente ritorno. Della MotoGP mi mancano solo le qualifiche. I problemi della Honda? Li conosco, ma non posso dire nulla, mentre è bello rivedere una Ducati competitiva.” Sulle performance di Valentino Rossi ha aggiunto: “Sono sorpreso, non mi aspettavo di rivederlo davanti, è una cosa interessante.”

Il due volte iridato della MotoGP sarà domani nel paddock di Barcellona (dove domenica è in programma la settima tappa del motomondiale 2015), per dei giri promozionale in sella alla Honda RC213V-RS, replica stradale della moto portata in pista da Marc Marquez e Dani Pedrosa.

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2 commenti
  • ueueue ha detto:

    ..beh certo che gli mancan le qualifich€..in gara stava male quando veniva sverniciato e non reggeva il corpo a corpo..
    comunque..senza tornare in motogp se gli piacciono le qualifiche qui a Fracchia o San Martino o qualunque altra pista al mondo fanno le race-attack … time attack..e alla Nolan costerebbe circa 500€..

  • ueueue ha detto:

    Il centauro australiano è stato chiaro, anzi chiarissimo: in MotoGP non ha la minima intenzione di tornarci. “Non penso proprio che tornerò in MotoGP – ha confessato a Sportmediaset -. Si era presentata questa opportunità ad Austin, ma alla fine non si è realizzata e non ho alcun tipo di progetto o ambizione di tornare nel Mondiale o di partecipare a qualche gara neanche come wild card”.

    L’ex Ducati e Honda ha inoltre rivelato le sue simpatie per i piloti attuali. A Valentino Rossi ha dedicato parole di rispetto e ammirazione, ma il suo tifo non è per lui: “Sono sempre stato fan di Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, ho molto rispetto per ciò che hanno conquistato in pista e per il loro comportamento nei miei confronti. Ma mi fa anche molto piacere che Valentino abbia ricominciato a divertirsi e il fatto che si giochi la vittoria battagliando nelle prime posizioni con altri piloti è fondamentale per aumentare l’interesse verso il campionato. Ma attenzione non è detto che sia sempre lui a vincere la domenica perché prima eravamo in due o tre a giocarci il primo posto, mentre ora sono 4-5 i piloti in grado tagliare per primi il traguardo. E’ troppo presto per dire chi vincerà, ma questa battaglia rende tutto molto più interessante”.

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