Andrea Iannone: “Ducati? Un investimento per il futuro”
Anche Valentino Rossi ha appoggiato la scelta del pilota abruzzese
Un’ufficialità arrivata ieri, ma che era già nell’aria, specialmente dopo l’ultimo test effettuato con il team ufficiale.
Dopo Capirossi, Melandri, Rossi e Dovizioso, che si sono alternati (e si alterneranno) dal 2003 a oggi sulla MotoGP, il numero 29 della Moto2 è il quinto italiano che tenterà l’avventura con Ducati, il primo ad arrivare direttamente da una categoria inferiore.
“La MotoGP è una cosa fantastica senza dubbio, ma per me si tratta di un punto di partenza,” così ha parlato Andrea ai microfoni di MotoGP.com “Ducati significa tanta felicità, ma anche molta responsabilità: un pilota italiano su una moto italiana crea aspettative. Io rimango con i piedi per terra, so che ci sarà da imparare il primo anno. Tanti pensano che non sia una moto competitiva, ma la mia scelta è un investimento per il futuro e spero di essere ripagato”.
Certo, visti i precedenti non molto fortunati, ad eccezione delle sei vittorie di Capirex, la scelta può sembrare discutibile, ma non per il pilota di Vasto, che è ben convinto di aver fatto la scelta giusta per il suo debutto nella classe regina: “Ho fatto tante sfide prima di arrivare in Ducati. Credo di poterci provare e sento di poter dire che forse per me sarà un po’ più facile perché è una di tantissime: ne ho vinte e ne ho perse in passato, ma sono convinto che avrei potuto vincerle tutte!”
Una scelta appoggiata anche da Valentino Rossi, nonostante i risultati del pesarese con la Rossa di Borgo Panigale non siano stati tra i più positivi. Le alternative del resto non erano molte: scegliere tra un team satellite, oppure andare in Pramac, che se ufficialmente non è un Factory team, di fatto avrà modo di comunicare direttamente con la casa costruttrice e riceverà gli stessi aggiornamenti dei compagni Dovizioso e Hayden.
“Sono onorato di ricevere un supporto tecnico identico a quello di Hayden e Dovizioso. Ho ancora più voglia di dimostrare di poter migliorare e di andare forte non appena abbia capito come funziona tutto”.
Di fatto le premesse per far bene ci sono tutte, a partire dai tempi fatti segnare negli scorsi test al Mugello, dove a quanto pare Iannone ha girato anche più forte del 46, e la conferma viene proprio dalle sue parole: “Il primo test? È un po’ come fare per la prima volta l’amore. Non mi aspettavo fosse così, ma è stata una cosa fantastica. Al Mugello siamo andati abbastanza forti, dovrò confrontarmi con molta elettronica, ma le carte per far bene ci sono tutte”. Che sia proprio lui la persona in grado di riportare Ducati alla vittoria?
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Bravo Andrea,finalmente qualcuno che ha entusiasmo!!