250cc – Shanghai Gara – Vince Kallio e allunga in classifica
Delle quattro vittorie in 250cc, questa per Mika Kallio è sicuramente la più importante. Un successo senza storie, una vera e propria mazzata al campionato, complici le disavventure degli altri pretendenti al titolo. In un podio completato dal compagno di squadra Aoyama (doppietta KTM) e da Mattia Pasini, opportunista nel sfruttare le disavventure di uno sfortunatissimo Takahashi, il pilota della KTM non ha commesso errori, staccando i più ambiziosi colleghi in classifica generale. Si inizia da Alvaro Bautista, caduto nelle fasi iniziali della contesa quando era in testa. Ripartito, il pilota di Talavera ha chiuso 12°, quattro punticini per un distacco quasi abissale in campionato. Problemi, forse dettati da errate scelte di pneumatici in condizioni di “asciutto-bagnato”, anche per Hector Barbera e Marco Simoncelli, in crisi nella seconda parte di gara, costretti a lottare e remare con le proprie due-e-mezzo. In tutto questo Mattia Pasini chiude terzo, resta secondo in classifica nonostante il distacco dal finlandese della KTM sia di ben 21 punti, con a seguire Hector Barbera a 49 punti. Shanghai offre così l’esatta dimensione del valore di Mika Kallio, uno che parla poco, ma in pista è sempre lì: quattro gare, due vittorie, due terzi posti, quattro podi complessivi. Non c’è niente da dire, Kallio e la sua costanza di rendimento giocheranno un ruolo predominante in campionato. I suoi colleghi dovranno vincere e vincere ancora: di certo non commettere errori, nè tantomeno volare a terra.
Cronaca di Gara
Allo spegnimento del semaforo Barbera guadagna la leadership su Simoncelli, Bautista e Simon, malissimo invece Luthi che resta praticamente fermo ritrovandosi penultimo voltando a destra per la prima curva. La pista adesso è bagnata a tratti, c’è chi rischia e chi no: ci prova Simoncelli, passa Barbera, ma arriva lungo in fondo al rettifilo di ritorno dai box aprendo nuovamente la porta al pilota iberico. Dietro c’è subito il primo patatrac: Poggiali centra Baldolini, nel contatto è coinvolto anche Abraham. Tutti per terra, si prosegue là davanti con Simoncelli che nelle curve è un missile, non altrettanto in rettilineo nei confronti delle ufficiali Aprilia RSA, tanto che Bautista sfrutta la doppia-scia offerta dai propri colleghi per portarsi in testa. Riepiloghiamo la classifica per un’emozionante prima parte di gara della 250cc: Bautista leader su Simoncelli, Barbera, Kallio, Simon, Debon, Aoyama, Pasini e Takahashi. Davvero un mucchio selvaggio con continui stravolgimenti di classifica, quanto basta per proporre Barbera nuovo leader nel corso del terzo passaggio.
Dura poco la supremazia dell’alfiere del team Toth, perchè al quarto giro Bautista lo passa e si porta al comando, guadagnando subito un discreto margine. Dietro Simoncelli perde terreno, si vede passare da Kallio ed insidiare la quarta piazza da un redivivo Aoyama. Fuori gioco invece Julian Simon, problema tecnico, ed in contemporanea Alex Debon, scivolato alla staccata della curva 10. La pista si asciuga, Alvaro Bautista viaggia mediamente 4 decimi più veloce dei concorrenti, rischia, rischia fin troppo: ottavo giro, staccata della curva 1, “Batigas” perde l’avantreno e si ritrova gambe all’aria! Perde un’infinità nel tentativo di risalire in sella, via libera a Mika Kallio che nel frattempo aveva passato e distanziato Hector Barbera, adesso alle prese con il rimontante Hiroshi Aoyamaa. Le KTM sono davvero in formissima a Shanghai: 1-2 Kallio/Aoyama al 9° delle 21 tornate previste, gioia al box orange con a seguire Barbera, Simoncelli e Takahashi. Bautista, ripartito, è 13°.
Ormai la contesa ha offerto il proprio prospetto in vista del finale: Kallio viaggia indisturbato verso il successo, Aoyama controlla a distanza, dietro Barbera perde terreno e le porte per il podio sono aperte alla coppia Takahashi-Simoncelli, in piena bagarre con un’innumerevole sequenza di sorpassi e controsorpassi. Avrà la meglio il giapponese, complice anche un calo sulla distanza del portacolori Gilera, passato anche da Mattia Pasini per la quarta piazza. Questo fino all’ultima curva dell’ultimo giro, 400 metri dal traguardo, Takahashi forse per un problema, forse per un errore, arriva lungo chiudendo in sesta posizione, lasciando il terzo posto proprio a Mattia Pasini, in un remake di quanto accaduto a Jerez. Vittoria dunque per Kallio, sul podio Aoyama e Pasini, seguono Simoncelli, Debon, Barbera, uno sfortunatissimo Takahashi e Wilairot, ottavo con la Honda dei colori thailandesi. Bautista è 12°, prossimo appuntamento tra due settimane a Le Mans.
Alessio Piana
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