250cc – Losail – Vince Lorenzo, ma che fatica!

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Una battaglia accesissima in una corsa che ha offerto un solo indirizzo tecnico: quello di Noale, sede di Aprilia. Jorge Lorenzo conquista la sua secodna affermazione (consecutiva) in 250, a punteggio pieno nella classifica iridata, ma ha dovuto faticare come pochi per vincere. Andrea Dovizioso ha concretizzato una gara straordinaria con l’unica competitiva Honda RSW250, messa in campo dal team Humangest. Il Dovi ha sperato di vincere, con un magico sorpasso all’ultimo giro, ma il motore della Aprilia #48 e la tenacia di “Porfuera” hanno fatto il resto. Ha segnato la storia di questa corsa la terza piazza di Roberto Locatelli: partito benissimo, ha commesso un errore al secondo passaggio, dovendo recuperare dalla 21° piazza. Proprio all’ultimo giro, con una valentiniana spallata, ha passato Barbera conquistando un incredibile podio per sè, per il team Toth e per tutti i piloti privati della due-e-mezzo. Perchè il motociclismo è e resterà pieno di queste storie…

Cronaca di Gara

Dopo una 125 dominata da Alvaro Bautista, la 250 propone una similare dittatura, con l’Aprilia nettamente in vantaggio sulla concorrenza. L’unico dubbio è quale dei piloti ufficiale di Noale conquisterà il secondo Gran Premio della stagione…ma è davvero così? Il responso alla pista, una quarantina di minuti e lo sapremo. Ore 13.15 di Losail, si parte, e si insedia subito in testa Locatelli, secondo Dovizioso, terzo incredibilmente Hiroshi Aoyama con la KTM, seguono Porto, De Angelis, Lorenzo, Barbera, Guintoli e Poggiali. Poche curve e….COLPO DI SCENA!! Alex De Angelis si dimostra sempre il solito e sul più bello cade perdendo così punti importanti per la classifica ma, soprattutto, una grande chance per conquistare quel successo che ancora gli manca nel Motomondiale. Per fortuna noi possiamo gioire con Andrea Dovizioso che conquista il comando della corsa davanti ad un certo Roberto Locatelli: due italiani, due ex-campioni del mondo della 125, buongiorno a tutti, sarà una gara scoppiettante.

Sì, perchè i due spagnoli della Fortuna Aprilia ci mettono poco a recuperare sino alla terza (Lorenzo) e quarta (Barbera) piazza, mentre dietro si distinguono Guintoli e Simoncelli che hanno concretizzato una partenza missilistica. Davanti “Dovi” registra record su record e ha accumulato un certo margine su Lorenzo, secondo. Già, “Porfuera”, perchè Roberto Locatelli, non inquadrato dalla regia Dorna, retrocede sino alla 21° piazza per un dritto che come rovescio della medaglia manda in fumo speranze, legittime, di podio.

La gara si preannuncia noiosa quanto lo scontro Berlusconi/Prodi di lunedì scorso, con solo qualche lampo di genio e poca farina del proprio sacco. Ci sono le sorprese, con Hiroshi Aoyama e Marco Simoncelli che lottano per la quarta posizione, per il resto il solito interrogativo se Lorenzo riuscirà a recuperare il margine di svantaggio su Dovizioso.
Cade, in sella alla Honda RSW250 del team Wurth, Arturo Tizon, mentre ai box si ferma Alex Baldolini, per problemi fisici (distorsione alla caviglia). Viva viva i giovanotti: sesto giro, e per trovare sprazzi di spettacolarità andiamo a seguire la lotta per la quarta piazza tra Aoyama (KTM), Guintoli (Aprilia) e Simoncelli (Gilera), una battaglia inedita con una KTM mai così competitiva se escludiamo l’anomalo debutto bagnato a Donington Park del 2005.

Fermi ai box Cluzel e West, con Roberto Locatelli che ha già recuperato sino all’undicesima piazza segnando tempi record: immaginiamo quale sarà il rammarico nel dopo-gara per quel maledetto “lungo” al secondo giro. Prossimi all’effettiva metà gara, Lorenzo decide che è il momento giusto per attaccare e superare Andrea Dovizioso. Nono giro, forse la bandiera a scacchi poteva essere esposta in quest’occasione, perchè sembra che la corsa non abbia più nulla da dire.

Nulla se non la pazzesca rimonta di Locatelli che si ritrova già in settima piazza e potenzialmente sembra in grado di chiudere al terzo posto. Il “Loca” è il pilota più veloce in pista, record su record, e la quarta posizione diventa una formalità, con un doppio-sorpasso ai danni di Aoyama e Guintoli. Adesso la nuova preda è Barbera, che lo precede di 8 miseri decimi di secondo.

Quattro giri alla chequered flag, Dovizioso sembra più pimpante rispetto a Lorenzo, anche se la sua Honda in rettifilo è in difficoltà rispetto all’Aprilia dello spagnolo. Alla faccia della “Boring Race”, ci sono due belle battaglie per due posizioni: il primato tra Lorenzo e Dovizioso, il podio con Barbera e Locatelli. Signori e signore, ultimo giro, il Loca passa il pilota Fortuna Aprilia ma paga dazio alla RSW250 ufficiale in rettifilo, ma attenzione che per la vittoria DOVIZIOSO PASSA LORENZO. I due si sgomitano, attaccano e riattaccano, Dovi commette un errore, arriva largo e Lorenzo passa, e sul rettifilo del traguardo Porfuera fa valere il proprio super-motore della RSW250 e va a vincere la sua seconda gara, così come Bautista, per una Spagna che torna a fare 2-0 aspettando MotoGP.

L’Italia ne ha ben donde di festeggiare con Dovizioso secondo (e così anche nel Mondiale) e Roberto Locatelli che indiavolato attacca e passa Barbera, riuscendo non si sa bene e come con una RSW250 “Limited Edition” clienti a tener testa alla ufficiale dello spagnolo e conquistare una magica terza piazza per sè e per il team Toth. La sua gioia è l’emblema del Qatar per la 250cc, più del trionfo, sofferto, di Jorge Lorenzo…

Alessio Piana

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