250cc – Losail Gara – Mattia Pasini vince al debutto

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Come Manuel Poggiali a Suzuka nel 2003. O come Daniel Pedrosa la stagione successiva a Welkom. Mattia Pasini accosta il proprio nome a due ex-campioni del mondo della 250cc, vincendo al debutto nella quarto di litro per un ideale passaggio di consegne con Jorge Lorenzo, che volato in MotoGP ha lasciato la sua Aprilia ed il suo staff tecnico con la direzione di Giovanni Sandi. Il riminese, emozionatissimo come giusto che sia, è stato autore di una gara semplicemente perfetta: ha controllato all’inizio conservando gli pneumatici, ha spinto nel finale, riuscendo addirittura a spiccare una sequenza di tornate record con la perla dell’1’59″447 a due dal termine. Veramente da applausi, trionfo italiano in quella che doveva essere una “fiesta” iberica, con Debon, Barbera e Bautista attesi protagonisti. Il primo ha commesso qualche errore di troppo, chiudendo quarto e preceduto da Mika Kallio che ha così salvato il bilancio KTM. Bautista, capoclassifica all’inizio, si è dovuto arrendere per un calo eccessivo degli pneumatici, un pò lo stesso capitato a Hector Barbera, secondo per una gara bellissima chiusa nel peggiore dei modi, vedendosi recuperare ben 3″ dagli inseguitori. Insomma, è stata scritta una nuova pagina nella storia di questa categoria, per una due-e-mezzo orfana di Lorenzo, Dovizioso e De Angelis che trova subito un nuovo atteso protagonista, quel Mattia Pasini che può davvero far sognare il motociclismo italiano. Parlando degli altri rappresentanti tricolori, caduto all’inizio Marco Simoncelli, c’è poca gloria per Robarto Locatelli, ottavo dietro ad un Karel Abraham di un’altra pasta rispetto a quanto visto lo scorso anno. A punti anche i portacolori Gilera-Campetella Lai e Poggiali, fuori dai giochi Alex Baldolini, out negli ultimissimi passaggi quando era ben piazzato in classifica.

Cronaca di Gara

Grande spunto al via (partenza anticipata?) di Luthi, subito leader davanti a Kallio, Bautista, Debon e Barbera, quest’ultimo quasi a terra per un contatto al via proprio con il capoclassifica di gara. Nessun incidente, partenza ritenuta valida dai commissari di gara fatta eccezione per un piccolo quanto significativo particolare: viene confermato il “jump start” con protagonista Luthi, ride through in vista e gara ormai compromessa. Tuttavia Bautista, alle spalle dello svizzero, non vuol perder tempo, lo passa subito e poco più avanti sarà la volta di un rimontante Barbera, secondo con a seguire il “trasparente” Luthi, Kallio, Debon e Pasini. Giunti al quarto giro Thomas Luthi sconta la penalità, riparte 19° con solo la Yamaha di Doni Tata Pradita alle sue spalle.

Mentre si ritira Imre Toth, il suo compagno di squadra e “quasi dipendente” Hector Barbera recupera qualcosa sul fuggitivo Bautista, prospettando una bellissima lotta tutta in salsa spagnola. Dietro di loro è già grande bagarre per un posto sul podio, con Debon davanti a Kallio, Pasini e, incredibile, Takahashi con una delle due Honda superstiti nella griglia della due-e-mezzo. Torniamo a raccontare la lotta per la prima posizione: settimo giro, Barbera attacca e passa in fondo al rettifilo da oltre 1 kilometro Bautista, salvo arrivare lungo e accodarsi dietro alla RSA #19. Propositi rimandati al giro successivo, quando Hector riesce nella manovra e prende per la prima volta il comando delle operazioni.

Vola a terra, purtroppo non una novità, Marco Simoncelli, le speranze italiane sono riposte nella totalità verso Mattia Pasini, in grado di passare al nono giro Debon e portarsi in terza posizione, primo degli inseguitori. Il riminese, tirandosi dietro Debon e Kallio, recupera terreno su Bautista, tanto che a otto giri dalla bandiera a scacchi è ormai preso. Debon, da buon opportunista, capisce il momento e passa prima Pasini e poi Bautista, prende la seconda posizione e cerca un difficile ma non improbabile riaggancio con il fuggitivo Barbera. Dietro Pasini ha qualche difficoltà più del previsto a passare un remissivo (qualche problema tecnico?) Bautista, ci riuscirà con ritardo aprendo la porta anche ad un successivo attacco di Kallio e Takahashi. Riepiloghiamo la classifica: Barbera leader in solitaria, seguono Debon, Pasini, Kallio, Takahashi e Bautista, quest’ultimo avvicinato anche dal positivissimo Karel Abraham.

A cinque giri dalla fine succede l’impensabile: Barbera perde terreno, Debon lo ha già nel mirino e dietro Pasini, “spinto” da Kallio, realizza il nuovo giro record in 1’59″447. Si riapre improvvisamente la gara, ormai viviamo una lotta a quattro con emozioni incredibili al 18° giro: Debon passa Barbera che risponde ed entrambi vengono letteralmente “mangiati” da Mattia Pasini. Debon commette successivamente un errore, la corsa ormai giunge al termine e non c’è più storia: Pasini, al debutto in 250cc, vince per una gara semplicemente perfetta, regalando all’Aprilia la prima vittoria del dopo-Lorenzo. Sul podio Barbera e Kallio (da applausi il finlandese per una KTM in netto ritardo), quarto Debon con a seguire Takahashi, Bautista, Abraham, Locatelli, 12° Lai, 14° al ritorno Poggiali. Fuori dai giochi come detto Simoncelli e Baldolini.

Alessio Piana

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