125cc – Mugello Gara – Simone Corsi vince una gara incredibile

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Una vittoria che ci voleva, in ottica campionato ed in prospettiva carriera, perchè vincere al Mugello è qualcosa di speciale. Lo sta provando adesso Simone Corsi, trionfante sul tracciato toscano dopo 20 giri vissuti col fiatone, con un plotone di sei concorrenti alle sue spalle, costantemente in grado di lottare per cogliere il comando delle operazioni. Simone, alla quarta affermazione in 125cc, ha vinto sfruttando una strategia di gara azzeccata, giocando d’astuzia contro il genio e sregolatezza degli avversari. Li ha lasciati sfogare all’inizio, per poi sferrare l’attacco decisivo solo all’ultimo passaggio: alla San Donato, una staccata da cineteca che gli è valsa parte della vittoria, per una volata finale che lo premia nel confronto con Gabor Talmacsi e Pol Espargaro, compagni di avventure sul podio del Gran Premio d’Italia. Vince in casa Simone Corsi dopo due gare difficili, tornando a parimerito con Mike Di Meglio (quarto alla bandiera a scacchi) in testa alla classifica di campionato a quota 87 punti. Non poteva esserci un inizio migliore per l’odierna “festa” del motociclismo al Mugello, con il primo trionfo italiano per una 125cc che sorride sempre più al talento capitolino.

Cronaca di Gara

Valentino Rossi con al fianco Aleix Espargaro (dita incrociate per il fratellino Pol, naturalmente) a seguire la partenza, si spegne il semaforo e qualche pilota resta fermo: trattasi di Esteve Rabat e Robert Muresan. Alla staccata della “San Donato” passa primo Talmacsi, seguito da Di Meglio, Iannone, Terol, Smith e De Rosa, via via tutti gli altri senza registrare alcuna caduta. I primi momenti spettacolari della contesa si hanno alla “Scarperia”, con Di Meglio che si butta dentro Talmacsi, Iannone prova all’esterno ma è più lesto Terol, il più veloce del warm-up e adesso in terza piazza. I due se le suonano anche alla “Bucine”, e riescono entrambi a sopravanzare alla “San Donato” Di Meglio, con Talmacsi tornato in testa. Frenetici primi giri per una classifica in eterna e naturale evoluzione: Talmacsi, Terol, Iannone e Di Meglio in un fazzoletto, dietro recuperano Espargaro, Corsi e Bradl, mentre l’infortunato Smith lo ritroviamo in decima piazza. Là davanti Terol scavalca Talmacsi alla “Scarperia”, ma sarà costretto a cedere il comando da lì a poco a Mike Di Meglio: impossibile realizzare una cronaca play-by-play, sono 8 i piloti di testa e ad ogni curva, come da storia e tradizione, si registra un sorpasso.

Purtroppo archiviamo anche il weekend del torinese Stefano Bianco, scivolato alla “Casanova” con successivo capitombolo nelle ampie vie di fuga. Al quarto giro si ha un momento da cineteca del Motociclismo: staccata della “San Donato”, Stefan Bradl passa 4 (!) colleghi sfruttando le numerose scie ed attaccandosi speranzoso alla leva del freno, con dietro Iannone che lo imita ritrovandosi secondo. Una gara bellissima. Grande spettacolo per il numerosissimo pubblico del Mugello, tutti concordi nel sincerare la grande competitività di Bradl: il figlio d’arte sembra avere qualcosa di più a livello di guida e, soprattutto, motore, riuscendo a respingere gli attacchi degli avversari senza eccessive preoccupazioni nel lungo rettifilo dei box. I concorrenti non posson quindi far altro che dare il 110 % in ingresso curva, con Iannone che esalta e si esalta, concedendo sorpassi d’altri tempi con vittime eccellenti quali Corsi, Talmacsi e lo stesso Bradl.

Dopo un paio di tornate la situazione trova una dimensione più definita, con sette piloti che hanno preso un ritmo più competitivo: al giro di boa troviamo Mike Di Meglio leader, seguito da Talmacsi, Espargaro, Corsi, Terol (unico con la “vecchia” Aprilia RS), Gadea e Smith. Non c’è Andrea Iannone, costretto ad alzare bandiera bianca nella bagarre per il successo dopo aver fatto sognare per metà gara gli 80.000 del Mugello. Giungiamo quindi alla fase conclusiva della contesa, dove Di Meglio prova ad andare in fuga invano, contando su di una Derbi RSA a puntino in rettifilo. Il transalpino reduce dall’affermazione di Le Mans resta costantemente nelle primissime posizioni, ma al penultimo giro a rompere gli indugi è un eroico Bradley Smith: piede rotto ieri nelle qualifiche, leadership oggi in gara.

Riuscirà a portarsi a casa il primo successo in 125cc l’inglesino? La risposta all’ultimo giro: tutti insieme appassionatamente alla staccata della “San Donato”, Corsi con un guizzo si ritrova davanti, con Talmacsi che lo segue e la coppia Derbi Espargaro-Di Meglio sorpresa dall’accaduto. Tutti indenni alla “Casanova-Savelli”, via verso le Arrabbiate, ormai sono in tre a giocarsi il tutto per tutto, con Espargaro che passa Talmacsi alla “Scarperia” e Corsi che si avvantaggia. Ecco la “Bucine”, sbaglia qualcosina in inserimento Simone, esce più lento di Espargaro ma non basta: è vittoria per il romano, tornato in testa al campionato a pari punti con Mike Di Meglio, quarto sul traguardo. A podio Gabor Talmacsi e Pol Espargaro, quinto Smith con Gadea e Terol a seguire. Dodicesimo Iannone, solo 13° De Rosa, fuori dai punti Zanetti (20°), Savadori (22°) Moretti (27°), Vitali (30°), Ferro (31°) e Lamborghini (33°). Che gara!

Le dichiarazioni “a caldo” dei protagonisti

Simone Corsi (1° classificato – nella foto)
“Oggi non ne avevo più degli altri, ho aspettato ma al penultimo giro ho fatto un errore. Ho cercato di rimontare dando tutto ed ho iniziato l’ultimo giro al comando. Ho preso dei rischi ma è andata bene. Vincere qua è stupendo, è un sogno che avevo da bambino e ora si è avverato. E’ bellissimo.”

Gabor Talmacsi (2° classificato)
“Oggi andavano tutti forte, alla fine ho chiuso secondo e sono contento. Era difficile capire chi avesse più motore, erano in tanti davanti. Sono riuscito a fare secondo, potevo anche fare primo ma va bene così.”

Pol Espargaro (3° classificato)
“Sono contentissimo, potevo fare secondo o primo ma terzo è comunque un grande risultato. Eravamo in tanti davanti, noi stiamo andando veloci, dobbiamo ancora lavorare ma siamo lì. Il prossimo GP in Catalunya è il mio Gp di casa, speriamo un una vittoria.”

Alessio Piana

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