WDW | A tu per tu con Paolo Ciabatti – Intervista ESCLUSIVA

Con Ciabatti abbiamo parlato di 8 ore di Suzuka, del dominio di Razgatlioglu, della sorpresa Bulega e del ritorno di Iannone

WDW | A tu per tu con Paolo Ciabatti – Intervista ESCLUSIVAWDW | A tu per tu con Paolo Ciabatti – Intervista ESCLUSIVA

WDW – Al World Ducati Week abbiamo intervistato in esclusiva Paolo Ciabatti, General Manager Ducati Corse Off-Road e responsabile dei tre principali Campionati Superbike nazionali, quello statunitense, quello giapponese e quello asiatico.

Con l’ex Direttore Sportivo di Ducati Corse abbiamo parlato di 8 ore di Suzuka (la prima con la Ducati presente in forma ufficiale, ndr) gara a cui vorrebbero partecipare Pecco Bagnaia e Fabio di Giannantonio, della Superbike con il dominio di Toprak Razgatlioglu, la sorpresa Nicolò Bulega e il ritorno di Andrea Iannone dopo la squalifica. Di seguito l’intervista.

Dichiarazioni Paolo Ciabatti 8 ore di Suzuka

“Quest’anno sono il direttore generale di Ducati Corsa Offroad, ma ho mantenuto almeno per il 2024 la responsabilità dei tre Campionati mnzionali principali SBK, che sono Stati Uniti, Inghilterra e Giappone. Nell’ambito di quello giapponese che facciamo con il Team Kagayama c’era anche la 8 ore di Suzuka. La squadra ha iniziato quest’anno abbastanza tardi, perché le moto, che sono quelle di Bautista dell’anno scorso, siamo riusciti a consegnarle ai primi di febbraio, ma nelle prime gare del campionato giapponese abbiamo fatto bene perché abbiamo fatto sempre il podio, una pole position, non ancora vinto, ma Ryo Mizuno è uno dei protagonisti del campionato. Sono molto forti le Yamaha ufficiali, però noi abbiamo sempre fatto bella figura. La 8 ore di Suzuka è una gara mitica, per i giapponesi è “la gara”, più importante della MotoGP o della Superbike, quindi c’è una grossa attenzione da parte delle case giapponesi, soprattutto da parte di Honda, nel preparare questa gara che ha un pubblico e una coreografia straordinari.

Per Ducati è stato il primo tentativo nella storia. Il Team ha affiancato a Ryo Mizuno, Josh Waters e Hafizh Syahrin, che corrono rispettivamente nel Campionato australiano e in quello asiatico. La gara è stata interessante, abbiamo fatto il secondo tempo in qualifica, dietro alla Yamaha, e siamo sempre stati in lotta per la terza, quarta posizione.

La gara è servita per fare esperienza in prospettiva futura, perdevamo circa 10 secondi in ogni pit stop per la velocità con cui si riempiva serbatoio. Il nostro ha una conformazione tale per cui ci metteva di più a riempirsi rispetto a quello dei tre concorrenti principali Honda, Yamaha e Suzuki. Sicuramente questi dieci secondi ad ogni pit stop e noi ne abbiamo fatti otto, hanno influito. Ci siamo trovati a mezz’ora della fine in terza posizione, perché la Suzuki Sert è stata penalizzata con un ride through, ma nell’ultimo doppio stint ci siamo fermati per fare rifornimento e Syahrin che ha continuato, ha sofferto moltissimo negli ultimi giri, le condizioni erano estreme, c’era un caldo molto umido e alla fine era provato fisicamente, completamente disidratato. Il clima così torrido ha fatto si che la Honda ha chiesto agli organizzatori sia del Mondiale Endurance che di Suzuka di spostare la gara in un momento in cui le temperature siano più accettabili. E’ stato buffo vedere che tutti i Team avevano una piscina dietro il box in cui i piloti si buttavano appena finito il loro stint, così come le lavatrici che lavavano continuamente l’abbigliamento del Team in modo che fosse pulito perché si sudava moltissimo.

Prima della gara avrei firmato per una Top 5, ma davanti abbiamo avuto tre squadre ufficiali con molta più esperienza di noi, che siamo comunque arrivati davanti al team ufficiale della BMW che fa tutto il campionato Endurance e che sicuramente ha più esperienza di noi. Adesso sappiamo dove dobbiamo migliorare. E’ stata un’esperienza molto interessante. Abbiamo utilizzato gomme Bridgestone ed è una delle chiavi per aver successo a Suzuka. Li ringrazio perché ci hanno dato lo stesso materiale che hanno avuto le altre squadre che hanno fatto primo secondo e terzo, senza quelle gomme è difficile poter puntare al podio, sono le stesse gomme che usiamo nel Campionato giapponese.

In questa gara, premesso che la strategia l’ha decisa Yukio Kagayama, che sicuramente ha esperienza, ci sono stati tre stint da parte di Ryo Mizuno, che era il pilota più veloce, tre da parte di Syahrin e due da parte di Waters. Credo che probabilmente i piloti MotoGP abbiano anche una preparazione fisica migliore e sia Bagnaia che Di Giannantonio (piloti Ducati MotoGP, ndr) vorrebbero correre la 8 ore di Suzuka, ma bisognerà vedere in che data verrà programmata. Non solo la gara ma anche i giorni di test non dovrebbero coincidere con la MotoGP. Non si può pensare di correre la 8 ore senza aver fatto almeno due giorni di test, quindi speriamo che trovino un incastro nel calendario che dia la possibilità ad alcuni piloti MotoGP di partecipare.

Parlando della gara, sicuramente l’ultima parte col buio è molto affascinante perché le tribune si riempiono nuovamente, dato che durante la gara si svuotano perché fa veramente molto caldo. C’è un parco di divertimenti vicino, quindi la gente con le famiglie si sposta a fare altro, ma alla fine tornano e tutte quelle lucine sulla tribuna piena e i fuochi d’artificio rendono la gara sicuramente molto emozionante, almeno per me che per la prima volta ero presente.

Il regolamento è particolarmente severo la Suzuki ha preso il ride through perché non avevano la protezione che c’è sopra il tappo del serbatoio prima e dopo il rifornimento, mentre la Honda ha preso 40 secondi di penalità rischiando di perdere la gara, perchè un meccanico ha toccato il codino della moto durante il rifornimento, cosa non consentita. Finito il cambio gomme, c’è un meccanico che fa il rifornimento e una volta terminato, gli altri possono spingere la moto, non prima.”

Dichiarazioni Paolo Ciabatti Toprak Razgatlioglu e Nicolò Bulega

“Credo onestamente che Toprak (Razgatlioglu) stia facendo la differenza. Lui è sfrutta al massimo quello che il regolamento concede a BMW, ma è altrettanto vero che gli altri piloti BMW, che ipotizzo abbiano delle moto con lo stesso tipo di caratteristiche, non sono a quel livello. Ha già dimostrato quando correva in Kawasaki con Puccetti, in Yamaha e adesso in BMW, di essere un pilota eccezionale, riesce a ottenere il massimo da qualsiasi moto abbia a disposizione e quindi credo che si meriti quello che sta ottenendo. Noi siamo in una situazione in cui Bulega sta facendo qualcosa di eccezionale, al primo anno in Superbike dopo due anni in Supersport, dove lo scorso anno si è laureato Campione del Mondo. Dobbiamo ringraziare la lungimiranza e la capacità di Stefano Cecconi (Team Principal), di Serafino Foti (Team Manager) e di Daniele Casolari (Team Owner) che hanno deciso tre anni fa di puntare su un pilota in cui erano in pochi a credere. La storia di Nicolò la conoscono tutti, è passato da essere il nuovo Valentino Rossi quando correva in Moto3 a perdersi, questo è un mondo in cui si fa presto poi a dimenticare un pilota, senza magari cercare di capire quali sono le situazioni che magari l’hanno portato a perdere un po’ la strada. Loro ci hanno creduto, l’hanno fatto esordire su una moto nuova che era la Panigale V2 in Supersport e nel 2023 ha meritatamente vinto il Campionato e si è meritato questo passaggio in Superbike. A mio avviso sta sorprendendo tutti nella maturità e nella velocità con cui affronta la Superbike e credo che questo sia qualcosa che fa ben sperare per il futuro, perché credo che Nicolò possa ancora crescere. Oltre naturalmente a lui, il merito di tutto questo va dato alla squadra che ha creduto in lui, quando erano onestamente in pochi a crederci.”

Dichiarazioni Paolo Ciabatti Rientro Andrea Iannone dopo 4 anni di squalifica

“Iannone mi ha sorpreso positivamente, che Andrea fosse un pilota con un grandissimo talento naturale lo sapevamo. La prima vittoria Ducati in MotoGP porta la sua firma (Austria 2016). Ha dimostrato di avere una perseveranza e una forza interiore per sopportare una pena eccessiva, è stata una punizione che ritengo di poter dire, almeno questa è la mia mia opinione personale, eccessiva, con la volontà di punire un pilota che aveva fatto un appello contro una squalifica di 18 mesi. Una punizione di 4 anni, normalmente chiude la carriera di un pilota, soprattutto alla sua età. Andrea ha creduto in se stesso, è rientrato con una squadra non ufficiale anche se di ottimo livello e sta ottenendo grandi risultati. È qualcosa che fa onore ad Andrea e a me personalmente fa molto piacere. Chiaramente ha avuto delle gare molto belle, alternate a gare un po’ più difficili, ma credo che dal punto di vista sportivo debba fare piacere a tutti. Ha dato prova di forza di volontà, di carattere, di non volersi arrendere di fronte a qualcosa che sicuramente ha subito come un’ingiustizia nei suoi confronti. Al di là del giudizio che uno può dare e che è soggettivo, nel 90% dei casi una situazione come la sua mette un pilota nelle condizione di ritirarsi. Lui invece ci ha creduto, è voluto tornare, ha ottenuto dei podi ed ha conquistato la pole positiona alla Race of Champions del WDW.”

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in In evidenza

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati

MotoGP | GP Misano 2, Bastianini: “Penso positivo”MotoGP | GP Misano 2, Bastianini: “Penso positivo”
MotoGP

MotoGP | GP Misano 2, Bastianini: “Penso positivo”

Il #23 della Ducati: " Nel test post-gara siamo riusciti a trovare una soluzione che mi ha permesso di essere veloce anche con la gomma media posteriore"
MotoGP GP Misano Ducati – Enea Bastianini correrà per l’ultima volta la gara di casa in sella alla Ducati, visto
MotoGP | GP Misano 2: Michelin, incognita meteoMotoGP | GP Misano 2: Michelin, incognita meteo
MotoGP

MotoGP | GP Misano 2: Michelin, incognita meteo

In occasione del GP Pramac dell'Emilia Romagna, Michelin metterà a disposizione dei propri partner le stesse soluzioni della prima gara di Misano
GP Emilia Romagna Misano MotoGP 2024 – Il Motomondiale non si ferma e torna ancora al Misano World Circuit Marco