WDW | A tu per tu con Danilo Petrucci – Intervista ESCLUSIVA

Il pilota ternano ha parlato di WDW, SBK, Iannone, 8 ore di Suzuka, preparazione fisica, MotoAmerica e del fenomeno del ciclismo Tadej Pogačar

WDW | A tu per tu con Danilo Petrucci – Intervista ESCLUSIVAWDW | A tu per tu con Danilo Petrucci – Intervista ESCLUSIVA

WDW – In occasione del World Ducati Week abbiamo intervistato in esclusiva Danilo Petrucci, rider Ducati Barni Racing Team Superbike.

Con “Petrux” abbiamo “toccato” svariati argomenti, WDW e nuova Ducati Panigale V4S, bilancio Superbike, 8 ore di Suzuka, differenza di preparazioni fisica tra MotoGP e SBK, amicizia nel paddock, MotoAmerica e fenomeno del ciclismo Tadej Pogačar. Ecco cosa ha raccontato il ternano a Motorionline.

Dichiarazioni Danilo Petrucci WDW

“Questo è il quarto WDW, ogni anno è sempre più bello e ogni anno è una soddisfazione vedere che c’è sempre più gente, più ducatisti, più appassionati, le moto vanno sempre più forte, è un weekend senza lo stress delle gare. C’è il contatto con i tifosi, è sempre una bellissima esperienza.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Nuova Ducati Panigale V4S

“Per le mie dimensioni le moto stradali sono piccoline, ci sto un pò stretto, ma la nuova Panigale oltre al nuovo design, che richiama sempre più lo stile Ducati, ha il nuovo forcellone bi-braccio. Per quanto ci riguarda (Superbike, ndr) è proprio il posteriore la parte dove stiamo lavorando, sarà sicuramente un passo avanti. Tra le moto di serie la Panigale V4S è senza dubbio la migliore.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Secondo posto Most e Futuro Superbike

“Il secondo posto di Most mi ha dato grandre soddisfazione. Già a Donington ero andato forte, ma mi era stato tolto il giro in qualifica (quarto tempo, ndr) e partire da dietro è sempre complicato. Era rimasto un pò di amaro in bocca, mentre a Most ha funzionato tutto, abbiamo centrato un grandissimo secondo posto. Toprak (Razgatlıoglu) adesso è ‘ingiocabile’, ha dominato le ultime tre gare. C’è stata una grandissima battaglia con Andrea (Iannone, ndr), è sempre bello lottare con lui. E’ stata una gara difficile per entrambi, più io spingevo e più lui spingeva. Salire insieme sul podio è stata una grandissima soddisfazione per tutti. Andrea è un amico e dopo tutto quello che ha passato (squalifica per doping di 4 anni, ndr) è stato bello lottare. Adesso dico che è bello, in pista invece quando ho capito che era Andrea non ero felicissimo, ho subito capito che sarabbe stata dura. Ritrovarsi sul podio è stato molto bello, anche per noi. Ho passato giorni in ospedale, settimane di paura e preoccupazioni, tornare sul podio è stata una grandissima gioia per me e per il Team. Per il prossimo anno mi piacerebbe rimanere qui da Barni, la struttura a livello tecnico è molto competitiva, le moto sono veloci e soprattutto ho una grandissima stima di Marco Barnabò (il titolare, ndr). E’ lui che mi ha accompagnato fino alla MotoGP, il primo che dopo il MotoAmerica mi ha ripreso. Per me è una sicurezza, so che Marco tutte le sue risorse le mette nel Team. E’ sempre alla ricerca di un qualcosa che renda la moto più competitiva e questo per un pilota è molto importante. Mi piacerebbe continuare con lui, possibilmente fare un anno tranquillo, senza essere un rookie e senza infortuni. Nonostante abbia saltato la gara di Assen e abbia fatto uno ‘zero’ in gara 2 a Most, non penso sia impossibile arrivare tra i primi cinque in Campionato.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci 8 ore di Suzuka

“Mi piacerebbe fare una gara di endurance, ma non ho mai approfondito il discorso. Essendo una gara di durata si deve condividere la moto con altri due piloti e non è facile trovarne una moto che vada bene per tutti (si riferisce al suo peso e alla sua stazza fisica, ndr). E’ comunque una gara di quelle che mi piacerebbe fare, ovviamente con la Ducati. Poi si corre a Suzuka, un circuito storico.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci differenze Preparazione fisica MotoGP Vs Superbike

“La preparazione è più o meno la stessa, io non ho cambiato molto da MotoGP a Superbike. Durante gli anni un atleta si evolve, sia mentalmente che fisicamente. Sicuramente non hai la freschezza dei 20 anni ma ragioni di più. Tecnicamente devi sopperire in altre maniere. Mi sarebbe piaciuto avere questa conoscenza tecnica e consapevolezza quando correvo in MotoGP. Uno poi cresce e non si ha più il fisico di prima. A livello di gare, quelle della Superbike sono meno intense, ma le gare sono tre in un weekend, anche se una è più corta. Molte volte arrivi ‘cotto’ a Gara 2. La durata della gara della Superbike è di circa 35 minuti contro i 45 della Top Class. Dieci minuti non sembrano tanti, ma la gara della MotoGP è veramente molto intensa.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Amicizia Paddock

“La mia vittoria più bella è quella di essere il ben voluto sia da tutti i Team della MotoGP che della Superbike. Conosco più o meno tutti. Attraversare il paddock della MotoGP da ‘visitatore’ è una ‘fatica’. Credo di conoscere almeno una persona per ogni Team. La soddisfazione è il rapporto instaurato con tutti ed essere considerato una brava persona sia in MotoGP che in Superbike. Tra quelli che conosceva mio Babbo (Danilone, ndr), quelli che lavoravano in MotoGP (tra cui Pramac Ducati, ndr) e quelli che ho ritrovato in Superbike, conosco davvero tante persone. Ho anche conosciuto persone con cui sono diventato amico, come Alex Farinelli (fotografo MotoGP, ndr), con cui ci vediamo anche fuori dalle corse.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Ritorno MotoAmerica

“Mi piacerebbe tornare a correre il MotoAmerica, perchè quel Titolo perso all’ultima gara mi è rimasto sul gozzo. Non avevamo la moto ufficiale e non avevamo esperienza e sono contento che adesso siano in testa al Campionato con una moto competitiva. Quando smetterò vorrei tornare, ho un conto in sospeso, molto più della Dakar.”

Dichiarazioni Danilo Petrucci Tadej Pogačar

“Pogačar sta facendo il Toprak (Razgatlioglu) del ciclismo, in questo momento non ha rivali. Ha una superiorità incredibile in qualsiasi ambito. Non solo come velocità ma anche in salita, dove è molto forte. Il ciclismo è uno sport di fatica, lo seguo e mi appassiona molto. Seguo sia il Giro d’Italia che il Tour de France, anche perchè ho, anche se in parte minima, capito cosa possono provare, visto quanto ho sofferto alla Dakar. Un conto è gestire un weekend di gare, un conto una, due settimane. A livello mentale è molto difficile, è una ‘guerra’ di nervi. Devi convivere con la fatica. Ho un grandissimo rispetto per tutti i corridori, soprattutto giù il cappello davanti ad uno come Pogačar.”

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