Valentino Rossi: ‘Non correrò più a Suzuka’….
Rossi: "Mai più una gara a Suzuka"
Capirossi e Biaggi: "Troppi pericoli"
L’incidente occorso a Kato ha sconvolto tutti i piloti, rinfocolando le polemiche
circa la pericolosità di Suzuka. Durissimo Valentino Rossi: "Bisognerebbe
mettersi d’accordo e dire che qui non ci si viene più. Questa pista è
pericolosa. Mi spiace per la Honda però non si può scherzare sulla
sicurezza: ci sono muri ed è rischioso correre". Dello stesso parere
anche Loris Capirossi: "Io qui non correrò più", ha sentenziato
infatti il pilota Ducati.
"Quando succedono incidenti come quello di Kato – ha dichiarato Rossi – tutto
passa in secondo piano. E’ iniziato male l’intero week-end. Queste cose non vengono
mai da sole. Mi ricordo – ha proseguito il campione del mondo – che anche ad Imola,
quando mori’ Senna, erano successi gravi incidenti anche nei giorni precedenti,
culminati con la morte di Ratzemberger". Deluso? "Speriamo che almeno
non si venga piu’ a correre qui. Questa pista e’ pericolosa. Mi dispiace per la
Honda (Casa per la quale Valentino corre ed e’ proprietaria del circuito di Suzuka,
ndr) pero’ non si puo’ scherzare sulla sicurezza. Qui ci sono i muri e, quando
ci sono i muri, è pericoloso correre. Speriamo – ha ripetuto – che serva
veramente a qualcosa. Qui ci si può far del male anche con la 125, non
è certo colpa delle moto di grossa cilindrata quello che e’ successo oggi".
Qualcosa e’ cambiato, ci sono programmi di lavoro futuro. Servirà? "Sì,
hanno provato a migliorare la situazione – ha rincarato la dose – ma quando
ci sono i muri non c’è solo un punto pericoloso. Dove e’ caduto Melandri
è pericoloso ma ci sono altri punti a rischio come l’uscita dalla curva
Dunlop, la curva Spoon, mentre quella di Kato e’ stata una caduta strana, incredibile,
pero’ il muro porta sempre sfortuna. Facciamo uno sport pericoloso ma un conto
è cadere dove ci sono spazi di fuga, un altro dove è pericoloso.
Secondo me il problema è alla radice: questa pista è troppo pericolosa".
Una soluzione? "Bisognerebbe mettersi d’accordo tutti – non ha avuto dubbi
il sindacalista Rossi – e dire che qui non ci si viene piu’. Se si trova un
accordo tra i primi dieci di noi penso che gli altri ci seguiranno. Dopo questa
disgrazia penso che ci saranno meno spavaldi tra di noi".
Triste anche Max Biaggi. "Non ci hanno detto nulla – s’e’ lamentato il
romano – fin quando non siamo arrivati al parco chiuso, sotto al podio. Infatti
non e’ stato un podio colorato e festoso". Una pista pericolosa come dice
Rossi? "Credo che questa sia una pista con qualche insidia di troppo. Se
Cecchinello – ha sottolineato Biaggi – avesse urtato il guardrail, sarebbe successa
un’altra bella catastrofe! La variante dove e’ caduto Kato, invece, non e’ pericolosa:
c’e’ spazio di fuga e lo so bene perche’ nel finale di gara ci sono andato dritto
anch’io oggi per vun problema della frizione. Deve – ha analizzato Max – essere
successo qualcosa di strano a Kato. Comunque penso che tutti gli incidenti di
questi giorni si possano anche spiegare pensando che c’era una tensione alla
vigilia della corsa che si tagliava col coltello. Pero’ sicuramente il circuito
gli ha dato una bella mano".
Negativo sulla pista anche Capirossi. "Posso dire – ha commentato Loris
– che questo e’ senza dubbio un circuito pericoloso. Kato e’ caduto in un punto
dove e’ difficile cadere e non so cosa sia successo. Questo ha rovinato la nostra
festa, mi dispiace molto per lui". Tornerebbe a Suzuka? "Se non modificano
il punto dove sono caduti Melandri e Barros – ha replicato sicuro Capirossi
– io personalmente qui a Suzuka non ci correro’ piu’ davvero".
Fonte: Tgcom.it
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