Un giro di pista del Mugello insieme a Roberto Rolfo…….

E’ sicuramente la mia preferita insieme a Suzuka che è
molto simile per le sue alte qualità tecniche.
Al Mugello ho percorso molti Km l’anno scorso quando ero collaudatore Aprilia
e, anche se con una moto di cilindrata diversa,molti dei riferimenti che ho
mi torneranno utili per la messa a punto.
Il circuito toscano è di quelli che mettono in risalto le doti tecniche
di un pilota; bisogna infatti essere bravi e sensibili per mettere a punto una
moto su questo tracciato tutto curve.
Quello che proprio non ti puoi permettere quando guidi al limite qui dentro
è di distrarti, perchè ogni minimo errore può diventare
un grande errore, che ti porti dietro per tutta la lunga sequenza di varianti
e curvoni che ti trovi ad affrontare.
Ma siete pronti a fare un giro con me?
Tenetevi forte che la media sul giro è di oltre 170 orari….!!!!
Si parte!
Il rettilineo del traguardo è molto lungo con uno scollinamento da passare
in pieno di sesta marcia ad oltre 250Km/h.
Questo è un tratto molto difficile perchè il dosso non ti permette
di vedere il punto di frenata e così devi imparare un po’ il tracciato
prima di buttarti in staccatone al limite.
Dalla sesta alla prima marcia per affrontare la curva S.Donato, in salita,dove
saranno presenti imiei tifosi!
Da qui inizia la vera pista dove, come dicevo prima, se sbagli una curva ti
porti dietro l’errore fino al traguardo.
Iniziamo con un sinistra destra da seconda che ti porta ad un’altra variante,
la Borgo San Lorenzo-Materassi che si allarga nella parte finale, dove è
importante aprire presto il gas per lanciarsi a tutta in discesa verso la Casanova-Savelli,
curva da terza marcia dove la pendenza dell’asfalto è nettamente a sfavore
e tende a portarti fuori pista. Su questo tracciato è molto importante
avere il motore sempre in tiro per riuscire a tenere la corda della curva.
Dalla discesa alla salita, come sulle montagne russe, si entra nella prima dell’Arrabbiata
che si affronta a più di 175 Km/h; non facciamo in tempo ad entrare che
siamo già alla seconda curva dell’Arrabbiata, difficile e pericolosa
perchè il cambio di pendenza non ti permette di vedere l’uscita. Proprio
sul dosso si stacca e si scala una marcia per entrare alla Palagio Scarperia
dove una grossa buca in uscita fa perdere aderenza alla gomma posteriore.
Giù in discesa per il tornantone del correntaio, da seconda marcia. Qui
è molto importante uscire tenendo la destra il più possibile per
poi gettarsi dentro alla variante delle Biondetti da quarta. Eccoci vicini al
traguardo: curva della Bucine da terza marcia; La Bucine è una curva
dove si deve avere una buona percorrenza per poter uscire forte e fare velocità
in rettilineo.
In questa pista è molto importante avere un buon motore da poter sfogare
nei 1200m di rettilineo che troviamo, dove siamo anche in salita.
Fin da venerdì lavoreremo al massimo per risolvere i problemi avuti a
Le Mans e per poterci così divertire in un vero e proprio “circuito
con gli attributi”

Ciaoooo
Roby44

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