Tutto quello che c’è da sapere su Troy Bayliss….
TROY BAYLISS
Dopo un’esaltante stagione di debutto in MotoGP, Troy Bayliss è pronto
ad affrontare il 2004, ovviamente ancora in sella alla sua Desmosedici GP4.
Grinta, coraggio e determinazione sono doti che contraddistinguono l’australiano
pilota del Ducati Marlboro Team; un campione che non ha certo bisogno di particolari
presentazioni, destinato a giocare un ruolo da protagonista in MotoGP come già
aveva fatto in SBK. Troy è consapevole del suo valore e del suo talento,
questo gli permette di affrontare
gli avversari con sicurezza e senza alcun timore riverenziale nei confronti
di nessuno. Con l’umiltà e la determinazione che caratterizzano i grandi
campioni, Troy ha affrontato il primo anno in MotoGP cercando di fare esperienza
e sfruttando ogni giro per conoscere, apprendere e crescere. Malgrado non avesse
mai corso in molti dei circuiti dove si disputano le prove del MotoGP, è
riuscito ad esprimere, da subito, il suo valore
e la sua grande voglia di conquistare il gradino più alto del podio.
Fin dalla prima gara si è subito messo in luce, inserendosi prepotentemente
nella rosa dei protagonisti. Ha conquistato un ottimo quinto posto al suo esordio
in Moto GP a Suzuka per poi confermare le sue doti di pilota aggressivo e combattivo
con un esaltante "corpo a corpo" con il campione del mondo Valentino
Rossi, animando la seconda gara del campionato,
a Welkom in Sud Africa. Tra i fantastici risultati conseguiti nella scorsa stagione,
vale sicuramente la pena citare i tre podi conquistati con il terzo posto nelle
gare di Jerez, Sachsenring e Brno. Grazie a questi risultati e altrettante performances,
Troy ha concluso
il suo primo campionato MotoGP al sesto posto assoluto della classifica, mancando
di pochissimo il titolo di "Rookie of the Year 2003" a causa di uno
spettacolare incidente accaduto proprio sulla pista di casa a Phillip Island.
Un anno indimenticabile il 2003 per Bayliss, anche da un punto di vista familiare.
La nascita di Olly, il terzo figlio arrivato proprio durante il GP di Rio (Brasile)
completa il ritratto di un pilota fortissimo ma anche di un uomo molto legato
alla famiglia, all’inseparabile moglie Kim e ai tre figli, Mitchell (7 anni)
Abbey (5 anni) e Oliver (7 mesi).
CARRIERA
Bayliss ha iniziato la sua carriera nel 1992 all’età di 23 anni, e prima
di mostrare tutto il suo valore in Moto GP, aveva già espresso il suo
talento nei campionati nazionali superbike in Australia, Inghilterra e America.
Da ragazzo Troy correva intorno alla tenuta agricola di famiglia di Taree (New
South Wales) con una moto "Monkey", un piccolo fuoristrada che suo
padre gli aveva regalato. Prime esperienze motociclistiche che vedono Troy cimentarsi
anche in gare di motocross e dirt-track, pur senza trascurare le altre due grandi
passioni della sua vita, ovvero il surf e il ciclismo. L’agonismo in moto sembra
non essere la sua scelta definitiva. Troy lascia le corse e inizia a lavorare
in una carrozzeria. Otto anni di lavoro come carrozziere, anni in cui la sua
vita sembra aver preso la strada definitiva. Ma le moto sono ancora nel suo
cuore e la passione presto si fa sentire, tanto che nel ’92 torna ancora in
sella per fare qualche gara.
Esordisce nelle prime gare su pista con una Kawasaki ZXR750 stradale, ma opta
quasi subito per una più prestigiosa e combattuta classe 250 Sport Production
con una Kawasaki KR-1. Passa nella stagione successiva alla classe 600 alla
guida di una Kawasaki ZZR600. Nel 1994 arriva sesto assoluto nel campionato
australiano, e si sposa con la sua fidanzata Kim, conosciuta sei anni prima.
Nel 1995 conquista il secondo posto della classifica finale della classe 600,
cosa che gli vale il posto nella squadra ufficiale Kawasaki nel campionato superbike
australiano. Alla sua prima stagione concluderà con un brillante terzo
posto, ma è nel 1997 che il suo talento sarà conosciuto a livello
mondiale.
In quell’anno Troy ingaggiato dal Team Australiano Suzuki, si piazza secondo
nel campionato superbike nazionale e quinto in entrambe le gare del round australiano
del Campionato Mondiale Superbike, a cui partecipa come wild-card. Dopo aver
stupito i piloti regolarmente iscritti a tutto il Campionato Mondiale Superbike,
partecipa come
wild-card alla prova australiana del Campionato Mondiale GP classe 250, in sostituzione
di un pilota Suzuki infortunato, ottenendo un incredibile sesto posto. Performances
importanti, che attirano l’attenzione di Darrell Healey, proprietario del team
GSE Ducati,
che lo ingaggia per correre nel campionato superbike inglese nel 1998, dove
al suo primo anno conclude ottavo in classifica generale. Ma è solo l’inizio,
dato che nel 1999, con 6 vittorie e 14 podi, conquista il titolo nazionale britannico.
Nell’anno seguente Troy Bayliss passa al team Vance & Hines Ducati nel
campionato AMA in America, e subito conquista la pole a Daytona, anche se poi
cade in gara. Ma il destino gli tende una mano quando Bayliss viene chiamato
dalla squadra ufficiale Ducati, impegnata nel Campionato Mondiale Superbike,
per sostituire il Campione del Mondo Carl Fogarty vittima del grave infortunio
a Phillip Island che lo costrinse al ritiro. Troy conclude al sesto posto nella
classifica assoluta conquistando due vittorie nelle gare di Hockenheim e Brands
Hatch.
Bayliss domina letteralmente la stagione 2001 in sella alla Ducati, che con
6 vittorie e 15 piazzamenti da podio conquista il titolo di Campione del Mondo,
vincendo a scapito del suo rivale Colin Edwards, addirittura con una gara di
anticipo, grazie alla bellissima vittoria ottenuta ad Assen.
Troy parte alla grande anche nel 2002, difendendo il titolo di Campione del
Mondo, vincendo sei volte nelle prime tre gare. Ma le corse sono fatte anche
di imprevisti, e basta una scivolata ad Assen e il recupero nella seconda parte
della stagione di Colin Edwards, per arrivare all’ultima curva dell’ultimo giro
dell’ultima gara con il titolo in gioco. La gara di Imola resterà sicuramente
nella storia del motociclismo e, malgrado il titolo vada al texano, Troy chiude
la sue esperienza in SBK alla grandissima, deciso a trasferire grinta, passione
e coraggio nell’arena del MotoGP.
DATI PERSONALI
Data e luogo di nascita: 30 marzo 1969 a Taree, NSW, Australia
Residenza: Monaco
Stato civile: sposato con Kim, tre figli, Mitchell (7 anni)
Abbey (5) e Oliver (7 mesi)
Altezza: 174cm
Peso: 68kg
Sport preferiti: ciclismo, preparazione fisica
Internet: www.troybayliss.com
CARRIERA SPORTIVA
Primo GP: Australia 1997 (250)
Partenze in GP (prima del 2004): 17 (16 x MotoGP, 1 x 250)
Vittorie in Superbike: 22
Prima vittoria in Superbike: Germania, 2000
Prima gara in Superbike: Australia, 1997
Pole position in Superbike: 7
Prima pole in Superbike: USA, 2000
Titoli Mondiali: 1 (Superbike, 2001)
2004 Pilota Ducati Marlboro Team – Campionato del Mondo MotoGP
Moto: Ducati Desmosedici
2003 6° Campionato Mondiale Moto GP (Ducati)
2002 2° Campionato del Mondo Superbike (Ducati)
2001 Campione del Mondo Superbike (Ducati)
2000 6° Campionato del Mondo Superbike (Ducati)
1999 Primo nel Campionato Britannico di Superbike (Ducati)
1998 6° Campionato Britannico di Superbike (Ducati)
1997 2° Campionato Australiano di Superbike (Suzuki)
1996 3° Campionato Australiano di Superbike (Kawasaki)
1995 2° Campionato Australiano 600 (Kawasaki)
1994 6° Campionato Australiano 600 (Kawasaki)
1992 Prime gare di velocità su pista
1975 Prime gare di motocross e dirt track
Le preferenze di Troy
Gli piace: pace e tranquillità
Non gli piace: i presuntuosi e i saccenti
Alimento: tutto quello che cucina Kim
Bibita: Jack Daniels e Soda
Animale: coccodrillo
Colore: rosso
Parola o frase: "take it easy"
Regalo di Natale: la prima moto
Stagione: Nessuna in particolare
Giorno della settimana: Lunedì, soprattutto se c’è stata
una "bella" domenica
Momento della giornata: colazione
Spettacolo TV: Celebrity Cribs
Film: tutti gli ultimi capolavori
Libro: Power of One
Attore/attrice: nessuna preferenza
Cantante: Robbie Williams
Gruppo musicale: Nirvana
Altro sport: ciclismo
Paese: Australia
Città: preferisce vivere in campagna
Vacanza: Maldive
Circuito: Oran Park
Pilota: impossibile sceglierne solamente uno
Moto: la 998 Bayliss Limited Edition
Rivale più temuto: Damon Buckmaster
Momento migliore: la prima vittoria nel mondiale superbike
Sveglia al mattino: 6.30am (si svegliano i bambini !!)
Ultima cosa comprata: T-shirt per Olly
Il suo più grande risultato sportivo: Campione del Mondo Superbike
Passatempo preferito durante
il week-end di gare: scherzare con i meccanici del Team
Descrizione di se stesso
in tre parole: "up for it"
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