Test MotoGp Sepang 3° giorno: missile Capirex
Vicino all’Autodromo Internazionale di Sepang si trova l’aeroporto di Kuala Lumpur. Probabilmente gli uomini di Ducati Corse hanno noleggiato dalla NASA l’aereo supersonico X-43, il più veloce mai realizzato con una velocità massima di 11200 km/h, e lo hanno ritirato proprio nei pressi dell’ingresso dello splendido tracciato malese. Per fare bella figura lo hanno colorato di rosso, hanno montato le scarpette Bridgestone, e ci hanno messo a bordo un vero Top Gun quale Loris Capirossi. Non si spiega altrimenti come “Missile Capirex” abbia girato oggi 1″3 sotto il record da pista, in un crono terrorizzante di 2’00″54.
E’ una scheggia la Desmosedici GP5, o forse è troppo presto per dirlo: i Ducatisti, nel frattempo, cominciano a sognare…
Vola Loris Capirossi a bordo della nuova Rossa, in un connubio perfetto tra i tecnici di Bologna e gli uomini Bridgestone. In questo caso, c’è una doppia teoria: o le Bridgestone finora non hanno espresso il loro reale potenziale disponendo soltanto di una Honda e di Suzuki-Kawasaki, oppure il lavoro svolto con la Ducati in questi due mesi è stato davvero da infarto.
La domanda sorge spontanea: perchè Claudio Domenicali, AD Ducati Corse, ha giustificato la scelta Bridgestone attraverso numerose interviste in tutte le più conosciute testate del settore? C’era il reale bisogno, o bastava soltanto aspettare i test di Sepang per dire “Questa volta, ci abbiamo preso alla grande”? Le coperture giapponesi da qualifica, lo sappiamo già da quest’anno, sono al pari se non superiori alle Michelin. Le tre pole position di Makoto Tamada ne sono la conferma, ma ancor di più questo record sul giro di Loris Capirossi.
Resta l’incognita sulla costanza in gara, ma i riferimenti presi a Sepang sono un lampante segnale di fiducia per gli uomini in Rosso. Grande Ducati, grande Capirossi, per filosofia sportiva sempre al limite, sempre autore di queste prestazioni. Unico rammarico in casa Ducati lo stop prematuro di Carlos Checa per il problema alla mano destra subìto in una garetta di Go-Kart, ma tutto sommato ci sarà il tempo anche per lo spagnolo per prendere le misure della Desmosedici GP5.
Per i costruttori impegnati in MotoGp, invece, il tempo per porre delle limitazioni ai propri “mostri” a due ruote sembra giungere al countdown finale. Oggi quattro piloti (Capirossi, Gibernau, Rossi e Hayden) hanno girato sotto il record della pista, con un caldo torrido e senza la pressione di dover dar tutto per un posto in griglia. Sono dati inquietanti che giustificano la scelta di passare, presto, a moto da 800cc: “Safety First”, per dirla all’inglese.
Sicurezza che non deve compromettere uno spettacolo unico nel suo genere. I test a Sepang, un “Gran Premio d’inverno”, hanno portato tre differenti moto nelle prime tre posizioni. Ducati, poi la Honda di Gibernau e la Yamaha di Valentino Rossi, tutti lì vicinissimi, anche se Capirossi ha rifilato ben sette decimi allo spagnolo. La Honda può essere ben contenta di quanto fatto in questi tre giorni: Gibernau, dopo problemi iniziali di elettronica, è stato velocissimo. Max Biaggi, oggi quinto, ha trovato un affiatamento straordinario (nonostante l’infortunio) con la RCV “Factory” e con Erv Kanemoto (su questo non c’erano dubbi). Hanno girato forte anche Nicky Hayden e Alex Barros, con Melandri, Bayliss e Tamada che hanno avuto l’occasione di prendere le misure della nuova moto e, nel caso del giapponese, coperture Michelin. Il fatto più importante, è che di chattering finalmente non si è sentito più parlare (fino a quando??)…
In casa Yamaha si è soddisfatti della nuova YZR M1. Valentino Rossi, come sempre, è davanti, contento di aver trovato una maggior potenza anche se con problemini all’anteriore in inserimento curva. Difficoltà denunciate anche da Colin Edwards, in ogni caso discretamente veloce e sicuro che il 2005 sarà l’anno per affermarsi in Moto Gp.
In Kawasaki e Suzuki si è pensato a provare quanto di nuovo ha presentato il 2005. Le Verdone di Akashi hanno sviluppato il nuovo telaio made in Suter con l’appoggio dei tecnici ex-Yamaha Fiorenzo Fanali e Ichiro Yoda, mentre in Suzuki la GSV-R “XRE2.3 laboratorio” ha percorso infiniti giri di pista con ottimi riscontri cronometrici.
I più in difficoltà, alla fine, risultano Ruben Xaus e Toni Elias, per diversi motivi e ragioni. Tutti e due volati a terra, tutti e due distanti dai primi. Ci sarà tempo, e modo, per rimontare, a partire dall’11 febbraio, quando si tornerà a Sepang con la presenza anche della Ducati di Roberto Rolfo. E se scenderanno nuovamente i tempi, la teoria del noleggio del X-43 non sarà solo una battuta…
I tempi della terza giornata di test MotoGp a Sepang
01- Loris Capirossi – Ducati Marlboro – Ducati Desmosedici GP5 – 2’00″54
02- Sete Gibernau – Telefonica Movistar Honda – Honda RC211V – 2’01″21
03- Valentino Rossi – Gauloises Yamaha – Yamaha YZR M1 – 2’01″34
04- Nicky Hayden – Repsol Honda Team – Honda RC211V – 2’01″68
05- Max Biaggi – Repsol Honda Team – Honda RC211V – 2’01″91
06- Colin Edwards – Gauloises Yamaha – Yamaha YZR M1 – 2’01″93
07- Alex Barros – Camel Honda – Honda RC211V – 2’01″98
08- Marco Melandri – Telefonica Movistar Honda – Honda RC211V – 2’02″19
09- Troy Bayliss – Camel Honda – Honda RC211V – 2’02″69
10- Shinya Nakano – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-RR – 2’02″72
11- Makoto Tamada – Konica Minolta Honda – Honda RC211V – 2’02″73
12- Toni Elias – Fortuna Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – 2’02″98
13- Alex Hofmann – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-RR – 2’03″70
14- Ruben Xaus – Fortuna Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – 2’04″00
Alessio Piana
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