Superbike: Tanto lavoro per la Aprilia su gomme e assetto
Melandri e Guintoli non hanno brillato in questo venerdì di prove, concentrandosi più sul set up della moto che sui tempi.
Nelle prime sessioni di prove ad Assen, caratterizzate da buone condizioni meteo, i piloti delle derivate di serie hanno dato vita a una lotta serrata che trova conferma nel ritmo piuttosto simile fatto segnare da tutti i migliori della classe.
Per Marco Melandri e Sylvain Guintoli è stata una giornata dedicata al lavorare sulla durata delle gomme e selle migliori soluzioni di assetto.
Le aree su cui si dovranno concentrare i miglioramenti riguardano specialmente l’ingresso curva e la percorrenza, caratteristiche fondamentali in una pista guidata qual è quella olandese.
Ottavo nella classifica combinata delle due sessioni odierne, Sylvain Guintoli ha lavorato in ottica gara, con attenzione allo sfruttamento delle gomme e la migliore comprensione del loro comportamento al variare delle condizioni.
Le caratteristiche della pista olandese, virtualmente divisa un due sezioni completamente diverse, rendono necessario un lavoro di fino sia sulla taratura della gestione elettronica sia sul setup della ciclistica.
La prevista variabilità delle condizioni meteo non spaventa particolarmente Marco Melandri, che ha concluso in settima posizione le libere del mattino e in nona la sessione del pomeriggio, convinto di aver individuato i punti su cui lavorare assieme ai suoi tecnici.
“Oggi abbiamo lavorato molto. Assen è una pista di non facile interpretazione, bisogna capire bene dove sia necessario controllare la potenza e dove si possa invece sfruttare al massimo”- ha dichiarato Sylvain Guintoli– “Un processo che richiede tempo, per comprendere al meglio il funzionamento delle gomme e agire di conseguenza. A quanto pare domani, nella prima sessione, troveremo condizioni simili a quelle di Gara1: dovremo approfittarne per farci trovare pronti domenica”.
“Domani avremo ancora molto lavoro da fare. Ma abbiamo chiare le aree nelle quali dobbiamo migliorare. Specialmente in ingresso di curva e in frenata la moto è nervosa, e lì dobbiamo lavorare”- ha detto Marco Melandri– “Mi piacerebbe poter girare ancora sull’asciutto per fare passi in avanti verso la soluzione”.
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