Superbike – Si torna nel tempio della velocità a Monza

Superbike – Si torna nel tempio della velocità a MonzaSuperbike – Si torna nel tempio della velocità a Monza

Il Campionato del Mondo Superbike torna all’Autodromo Nazionale di Monza dal 7 al 9 maggio per un appuntamento ormai diventato classico. A distanza di 20 anni dalla prima edizione sul tracciato brianzolo, la sfida si presenta con le stesse emozioni, con sette diverse case costruttrici impegnate con i migliori talenti italiani e internazionali. Sulla pista di Monza le regine delle moto di serie sportive girano vicino alla stratosferica velocità media di 200 km/h, e anche quest’anno l’attesa è diventata spasmodica per un appuntamento di pura adrenalina che promette scintille dall’inizio alla fine. Per gli appassionati delle due ruote sono numerosi i contenuti della gara monzese: una Suzuki tornata grande nelle mani di Haslam, una Aprilia tutta italiana (moto, pilota e sponsor) che conquista record e vince, una Ducati in cerca di rivincita dopo un inizio di stagione sotto tono, la Honda di nuovo al vertice dopo l’exploit di Assen, la Yamaha campione in carica con due talenti inglesi stellari, la BMW costantemente in crescita e la Kawasaki che non vuole perdere il treno dei primi.

Fra i piloti viaggia molto forte Leon Haslam, 27enne inglese figlio di quel Ron ‘Rocket’ Haslam che per tanti anni ha militato nelle gare della 500 GP. Dopo quattro round il britannico conduce la classifica con due vittorie all’attivo, con un vantaggio di 20 punti su Max Biaggi. Il romano, su una moto italiana con sponsor italiano, sta facendo di tutto per diventare il primo pilota nostrano a vincere il Mondiale Superbike. Una doppia vittoria in Portogallo lo sta lanciando verso l’impresa. Occhi puntati inoltre ad un altro ‘Leone’ inglese, il 23enne Leon Camier che è salito sul podio del Mondiale per la prima volta ad Assen.

Non tutto fila liscia quest’anno per la Ducati, vincitrice di 18 delle 36 gare disputate sul tracciato monzese. Dopo la buona partenza in Australia, entrambi i piloti del team ufficiale Ducati Xerox, Noriyuki Haga e Michel Fabrizio hanno faticato più del previsto per recuperare terreno e sono attesi al varco davanti a migliaia di appassionati. Oltre ai piloti ufficiali, anche il team Althea ha riportato lo spagnolo Carlos Checa ad un livello di competitività raramente visto negli ultimi due anni. A fianco di Checa, c’è un altro inglese aggressivo, Shane Byrne, che ha raccolto meno del previsto, mentre i colori italiani su moto Ducati sono stati rappresentati dignitosamente anche dal cesenate Lorenzo Lanzi (DFX) e dall’aretino Luca Scassa (Supersonic). Da non dimenticare anche Jakub Smrz, nella squadra di Marco Borciani e Mirko Guandalini. Il pilota ceco è sempre avanti in prova, deve solo confermarsi in gara.

Attenzione alla casa tedesca BMW che dopo un anno di rodaggio con la nuova S1000RR, ha fatto notevoli progressi nelle ultime gare e conta di continuare il trend positivo anche a Monza, una pista dove la quattro cilindri tedesca può scaricare tutta la sua potenza è lecito aspettare il primo podio. L’effetto Tardozzi comincia a farsi sentire e il due volte campione del mondo Troy Corser, che insieme a Ruben Xaus, stanno rapidamente portando avanti lo sviluppo.

Attraverso la Honda Europe e il team olandese Hannspree Ten Kate, la marca di Tokio ha ribaltato un inizio di stagione deludente con una perentoria doppietta la settimana scorsa ad Assen, nelle mani del suo giovane pupillo irlandese Jonathan Rea. Dope le ultime modifiche la CBR è ormai una moto perfettamente competitiva, e Rea non nasconde le sue ambizioni, mentre per il momento il giovane tedesco Max Neukirchner sta gradualmente tornando alla competitività. Monza segnerà il ritorno di Vittorio Iannuzzo sulla Honda CBR privata del team Squadra Corse Italia.

Le speranze Yamaha di ripetere l’exploit ‘americano’ dello scorso anno, quando Spies si è aggiudicato il titolo, risiedono con due forti piloti inglesi, James Toseland e Cal Crutchlow. Per ‘Giacomino’ il ritorno in Superbike, dopo un paio di stagioni in ombra in MotoGP, non è stato facile ma la famigerata perseveranza dell’inglese lo ha premiato con tre podi negli ultimi quattro gare, un risultato che lo ha portato al quinto posto in classifica. L’impatto di Crutchlow è frutto di una guida spettacolare e la conquista di due Superpole hanno portato l’inglese alla ribalta nella sua stagione d’esordio nella massima categoria.

Per la Kawasaki la situazione continua ad essere difficile. La caduta di Chris Vermeulen a Phillip Island con conseguente stop a Portimao e Valencia per i postumi dell’infortunio al ginocchio hanno ridimensionato i sogni del rinnovato team ufficiale. Tom Sykes ci sta mettendo tanto del suo ma per il momento i risultati non arrivano. Mentre nel team Kawasaki Pedercini Matteo Baiocco certamente non vorrà sfigurare davanti al pubblico italiano.

Press Office

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Primo Piano

Lascia un commento

1 commento

You must be logged in to post a comment Login

Articoli correlati