Superbike | Phillip Island: bilancio Pirelli dopo le prime tre gare

Alvaro Bautista è il pilota che ha sfruttato al meglio il potenziale delle gomme

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Il primo round del Campionato Mondiale MOTUL FIM Superbike si è tinto di rosso Ducati grazie alla straordinaria prestazione di Alvaro Bautista che conquista una clamorosa tripletta, mettendo tutti in fila al suo esordio nella categoria: tre gare, introdotte quest’anno dal nuovo regolamento, in cui lo spagnolo ha sfruttato il potenziale della sua Panigale V4, adattandolo al suo stile di guida e alle scelte che Pirelli ha messo a disposizione in Australia.

Il ducatista è stato infatti il pilota che meglio ha saputo gestire gli pneumatici della casa italiana, come dimostra la costanza nel tempo sul giro dall’inizio alla fine della gara.

Tracciando un bilancio al termine del round, Pirelli si ritiene abbastanza soddisfatta del rendimento delle slick DIABLO™ Superbike che hanno permesso ai piloti di effettuare regolarmente le gare, anche con un ritmo sostenuto, su un circuito notoriamente difficile e complesso come quello di Phillip Island.

Di seguito rendiamo note le soluzioni Pirelli scelte dai piloti per le gare WorldSBK.

In Gara1 e nella Superpole Tissot Race i piloti hanno optato sostanzialmente per le medesime soluzioni: al posteriore hanno montato il pneumatico in misura maggiorata 200/65 nella versione media di sviluppo W1049 (opzione A), mentre all’anteriore sono stati solo tre i piloti ad aver effettuato dei cambi tra una gara e l’altra: Leon Camier (Moriwaki Althea Honda Team) e Eugene Laverty (Team Goeleven) sono passati dalla SC2 di sviluppo X1071 in misura maggiorata 125/70 (opzione C) alla SC1 di gamma in misura 125/70 (opzione B) mentre Michael Van Der Mark (Pata Yamaha Official WorldSBK Team) ha fatto esattamente il passaggio opposto.
L’unico pilota ad aver utilizzato la SC1 di gamma in misura 120/70 è stato Sandro Cortese (GRT Yamaha WorldSBK).

Anche in Gara2 i piloti hanno sostanzialmente confermato le scelte fatte in Gara1, fatta eccezione per Michael Van Der Mark che ha nuovamente optato per la soluzione utilizzata nella Superpole Tissot Race.

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