Superbike: Per Sylvain Guintoli un titolo “da non credere”
Il neo Campione del Mondo è "sopraffatto dalle emozioni". Per Tom Sykes c'è il rammarico di non essere riuscito ad essere competitivo fino in fondo
Sylvain Guintoli in virtù della doppietta conquistata oggi nel round del Qatar è riuscito nell’impresa di laurearsi Campione del Mondo Superbike, strappando il titolo a Tom Sykes, a cui ha recuperato dopo Laguna Seca, ben 44 punti.
Per arrivare a questo risultato straordinario e ribaltare le sorti di una battaglia che lo vedeva alla vigilia sotto di 12 punti, Guintoli ha dovuto superarsi, centrando la sua prima doppietta nella competizione e facendo segnare il nuovo giro record in gara in 1’57.906.
In Gara 2 il pilota ufficiale Aprilia ha sfruttato al meglio le doti velocistiche della sua RSV4 sul lungo ed illuminato rettilineo qatariano, sopravanzando Sykes all’inizio del quarto giro e, nel passaggio successivo, facendo lo stesso su Jonathan Rea, conquistando così la testa della corsa.
Il campione uscente ha provato a fare il possibile per riacciuffare il francese, il quale però aveva un passo inarrivabile per la concorrenza. A causa di una sbavatura nel finale, Sykes si è visto ripassare nuovamente da Rea, chiudendo sul gradino più basso del podio. Grazie al secondo posto in gara, il pilota Pata Honda ha chiuso al terzo posto in classifica finale con un solo punto di vantaggio su Melandri.
“Non riesco a crederci. Ho pensato a questa doppia vittoria per tutto il mese prima della gara. Non mi sono mai sentito così a mio agio in sella a questa moto o a qualsiasi altra” – ha dichiarato Sylvain Guintoli – “Mi sono divertito tantissimo anche se la stagione è stata dura, ma ho dato il massimo e ho cercato di sbagliare il meno possibile. Tom è stato molto forte e costante. Dopo Laguna, la situazione era difficile visti i 44 punti di ritardo. Siamo riusciti a recuperare ed in questo ultimo round ho mostrato di avere ciò che serve per vincere. L’ho dimostrato soprattutto a me stesso e sono felice. Penso che realizzerò appieno questa impresa solo più avanti, ora sono semplicemente sopraffatto dalle emozioni.”
“Non ho problemi a fare le mie congratulazioni ad un campione meritevole. Abbiamo fatto tutto il possibile durante la stagione e, ovviamente, qualche incidente di percorso mi torna alla mente” – ha detto Tom Sykes – “Ma è andata così, non possiamo farci niente, alla fine chi vince porta a casa il titolo. Dopo gli ultimi round, sapevamo che Sylvain e l’Aprilia sarebbero stati molto competitivi. Lui ha fatto una grande stagione. Oggi non eravamo al meglio, io ho provato a dare il massimo in gara due, ma non è stato abbastanza. Queste sono le corse. Fortunatamente non manca moltissimo all’inizio della prossima stagione, quindi non avrò tanto tempo per prendermela con me stesso.”
Per finire la cronaca di Gara 2, Marco Melandri ha vinto la battaglia per la quarta posizione su Toni Elias e Loris Baz (Kawasaki Racing Team), quest’ultimo autore di un’uscita di pista nelle fasi iniziali, che gli ha tolto la possibilità di lottare per il podio.
Hanno completato la top 10 Davide Giugliano (Ducati Superbike Team), Alex Lowes (Voltcom Crescent Suzuki) e Leon Haslam (Pata Honda World Superbike).
Il miglior piazzamento nella classe EVO è andato a David Salom che si era già laureato vincitore finale al conclusione di gara 1.
Fuori gioco causa cadute Sylvain Barrier (BMW Motorrad Italia – EVO), Aaron Yates (Team Hero EBR), Eugene Laverty e Jeremy Guarnoni (MRS Kawasaki – EVO).
Classifica finale: 1. Guintoli 416; 2. Sykes 410; 3. Rea 334; 4. Melandri 333; 5. Baz 311; 6. Davies 215; 7. Haslam 187; 8. Giugliano 181; 9. Elias 171; 10. Laverty 161; 11. Lowes 139; 12. Salom 103; 13. Canepa 73; 14. Guarnoni 45; 15. Barrier 40; 16. Camier 37; 17. Corti 27; 18. Morais 24; 19. Andreozzi 22; 20. Foret 20; 21. Lanzi 19; 22. Staring 18; 23. Neukirchner 17; 24. Scassa 16; 25. Rizmayer 7; 26. Allerton 6; 27. Bos 5; 28. Toth 5; 29. Goi 5; 30. Russo 5; 31. Pegram 2; 32. Fabrizio 2; 33. Lanusse 1. Costruttori: 1. Aprilia 468; 2. Kawasaki 431; 3. Honda 350; 4. Ducati 291; 5. Suzuki 234; 6. BMW 81; 7. MV Agusta 34; 8. EBR 2.
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Anche se ho la Kawasaki nel cuore…
Sono contento per lui…è una brava persona ed un bravo pilota…e se lo merita.
La grande delusione è stato Melandri…che con la stessa moto…lasciamo perdere và….
Saluto tutti.
grande Guintoli
grande Aprilia
Complimenti a Guintoli.
Era da tanto che sperava di centrare l’obiettivo più ambito e finalmente c’è riuscito.
Da “libro cuore” la reazione della moglie (bellissima a dispetto dei complimenti fatti da Guido Meda)
Un recupero fenomenale di oltre 40 punti.
Non è mai stata una “voce” al di sopra delle altre, anzi, si è sempre dimostrato pacato anche quando la situazione avrebbe concesso altrimenti.
Difficilmente riuscirà a ribadire questo successo, ma ora è tutto Suo e ampiamente meritato.
Grande!