Superbike, Motul Thai Round, Gara 2: grande prestazione per Tom Sykes

Il pilota inglese agguanta il podio in entrambe le manche ai danni di Melandri

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Quando si ha davanti uno come Jonathan Rea, capace di centrare due Tissot-Superpole e quattro successi in appena due round, è difficile fare un’analisi corretta delle prestazioni degli avversari, che inevitabilmente perdono il confronto.
I risultati del Campione del Mondo in carica hanno distolto l’attenzione dalla partenza in Campionato di Tom Sykes: con tre podi all’attivo in quattro gare questo è, infatti, il suo miglior esordio di stagione di sempre nel WorldSBK.

Gli ultimi due anni non sono stati facili per Sykes che, da prima guida Kawasaki, ha dovuto affrontare il dominio incontrastato di Jonathan Rea e da Campione del Mondo quale è ha dovuto lavorare molto, soprattutto su se stesso per tornare al suo meglio.
Lo scorso fine settimana si è avuta la prova che possa tornare a essere molto forte: un Sykes così combattivo era da tempo che non si vedeva, mai domo ha agguantato la terza e seconda posizione del podio, in Gara 1 e Gara 2 rispettivamente, all’ultima curva su Marco Melandri, dopo una rimonta furibonda ma consapevole delle proprie possibilità.

“Sono sicuro che Marco non mi offrirà nessun caffé questa settimana” – ha scherzato Tom Sykes – “Probabilmente l’avrei potuto superare prima in gara, ma Marco era abbastanza veloce e non volevo dargli la possibilità di controbattere, quindi ho aspettato il più a lungo possibile. Marco aveva rallentato un po’ nei due giri precedenti, aveva qualche problema e io avevo una buona velocità. Ho lavorato duramente durante l’inverno per cercare di superare alcuni limiti. Ho dovuto cambiare il mio stile di guida e questo fine settimana ha dimostrato che sta funzionando perché ho fatto il mio giro più veloce all’ultimo giro, nonostante quelle condizioni di caldo che normalmente ci frenano. Stiamo lavorando sodo per poter migliorare, abbiamo mantenuto la velocità fino all’ultimo giro e sono riuscito a ottenere la seconda posizione, quindi nel complesso non è stato un brutto week end”.

Il duro lavoro fatto da Sykes e dagli ingegneri ha fatto sì che, non solo sia più vicino a Rea di quattro punti rispetto allo scorso anno, ma che a Phillip Island, da sempre suo tracciato nemico, sia riuscito a salire sul podio e lo stesso ha fatto in Thailandia: un’ottima premessa per vedere un Sykes pronto a lottare per la vittoria già dal prossimo round ad Aragon.

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