Superbike Misano, Gara 2: Davide Giugliano voleva una vittoria per Pirovano

Il ducatista coglie un bel terzo posto e omaggia il pilota italiano scomparso pochi giorni fa

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Superbike, Pirelli Riviera di Rimini Round, Gara 2. Dopo una prima corsa finita troppo presto nella ghiaia a caua di una scivolata a bassa velocità mentre era terzo, nella giornata di domenica Davide Giugliano regala alla Ducati il gradino più basso del podio, terzo dietro gli imprendibili Rea e Sykes.

Per tutto il team Aruba, e soprattutto per lui, quello appena trascorso è stato un fine settimana molto sentito, per i numerosi tifosi accorsi al Misano World Circuit Marco Simoncelli, i numeri parlano di 68.000 spettatori complessivi, per la Ducati e per la dedica speciale a Fabrizio Pirovano, grande pilota scomparso a seguito di una malattia pochi giorni fa.
Giugliano ha corso tutto il fine settimana con un casco replica di quello di “Piro”, che ha poi regalato alle sue figlie ospiti al circuito, e avrebbe tanto voluto dedicargli anche una vittoria.
Purtroppo per lui, e per la Ducati, non è stato un round semplice, condizionato da piccoli problemi che gli hanno impedito di competere con la Kawasaki: tre cadute fotocopia, due per Giugliano e una per Davies, indicano che la Panigale aveva un buon passo gara, soprattutto il gallese, ma che le configurazioni del set up non erano al meglio.
In Gara 1 Giugliano è infatti incappato in una scivolata a bassa velocità nel corso dei primi giri, mentre era terzo dietro le due Kawasaki: rientrato in pista, con il cupolino danneggiato, ha terminato la corsa al 14esimo posto.
In Gara 2 fortunatamente è andata meglio, nonostante il pilota italiano fosse preoccupato per il degrado delle gomme, che diventava importante da metà gara in poi, rendendo la Panigale molto instabile da guidare.

In conferenza stampa al termine della cerimonia del podio ha dichiarato:

“Oggi è andata decisamente meglio di ieri. Gara 1 è stata strana, non come me la sarei aspettata. Non doveva andare così, ma le scivolate nelle corse succedono e non cado solo io. Quando sei al limite ti capita di sbagliare perché siamo umani e quindi andiamo avanti così per la nostra strada.
La scivolata di ieri non aveva nulla a che fare con gomme e temperature bensì a qualche difficoltà di troppo legata al set-up, ma nulla di particolare. Oggi invece avevamo solo 4 gradi in meno sull’asfalto rispetto a ieri. Oggi ha funzionato meglio solo la mia moto” – ha spiegato Davide Giugliano – “La verità è che le Kawasaki sono davvero a posto con tutto. Assetto, gomme. Vanno forte. Io con la mia guida e il mio stile ho chiesto tanto alla mia moto e alle mie gomme. Pensavo però che anche loro stessero facendo la medesima cosa e che quindi negli ultimi giri rallentassero un po’ il ritmo ma non l’hanno fatto e questo ci ha portato a finire terzi”.
Riguardo gli aggiornamenti c’è sempre da lavorare tanto. Fortunatamente tutti gli aggiornamenti che arrivano sono buoni, funzionano. Con la mia squadra stiamo lavorando tanto e stiamo facendo un buon lavoro visto com’era partita la stagione in termini di prestazioni. Io e la mia moto eravamo lontani anni luce da quello che significava performare al meglio. Ora invece stiamo andando bene e va bene così”.

Infine un pensiero a chi non c’è più…
“Questo podio non è una vittoria, è un terzo posto, ma è molto importante. E’ un podio secondo me combattuto come combatteva il ‘Piro’. Oltre a dedicarlo a lui che ci ha lasciato vorrei dedicarlo alla sua famiglia e alle sue bambine che se lo meritano tutto”

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