Superbike: Jonathan Rea trionfa sul bagnato in Gara 2 a Portimao
Gioia inaspettata per la Ducati per il secondo e terzo posto di Giugliano e Davies. Contatto tra Guintoli e Melandri che buttano via il podio di entrambi. In difficoltà Tom Sykes che chiude solo ottavo.
Il tempo condiziona pesantemente Gara 2 del round di Portimao, l’ottavo della stagione, con la pioggia che cade copiosa durante la corsa della Supersport e non smette più, costringendo le squadre ad un lavoro extra per modificare le moto per le nuove condizioni climatiche: la Direzione dichiara “gara bagnata” e la accorcia a 18 giri.
Sulla griglia tutti i piloti non nascondono le loro preoccupazioni per l’acqua in pista, che a causa dei saliscendi presenta delle enormi pozzanghere in alcuni punti.
Vince Jonathan Rea davanti alle Ducati di Davide Giugliano e Chaz Davies, che firma anche il giro veloce all’ultimo passaggio, felicissimi e un po’ sorpresi al traguardo per il risultato ottenuto, che porterà certamente un po’ di fiducia e di ottimismo specie al pilota italiano che quest’anno, tra errori suoi e sfortuna, non stava disputando una stagione eccezionale.
Bisogna dire che questo risultato è arrivato in virtù dell’incidente accaduto tra Marco Melandri e Sylvain Guintoli mentre erano lanciati all’inseguimento di Rea: in staccata, nel corso del 13esimo giro, il francese vede un piccolo spiraglio e si butta per passare il compagno di team, che gli chiude la porta e i due arrivano quindi al contatto che manda al tappeto Melandri.
Guintoli invece riesce a rimettersi in sella, rientrando all’ottavo posto, che diventerà poi sesto al termine della gara.
Peccato davvero perchè le RSV4 stavano davvero dimostrando di avere qualcosa in più sul bagnato e i due piloti riuscivano a tenere, a differenza degli altri in pista, un ritmo infernale che gli ha consentito di annullare il gap da Rea in pochi giri.
Grande il rammarico ai box per una molto probabile doppietta sfumata per un errore di quelli che non dovrebbero capitare.
Dietro al duo Ducati troviamo la Suzuki di Alex Lowes, più a suo agio sul bagnato del compagno di squadra Eugene Laverty, che ha chiuso decimo (nono accreditato in virtù del fatto che le Bimota non compaiono in classifica), e Leon Haslam, autore di una buona gara in cui riesce a stare finalmente a contatto coi primi, chiudendo quinto.
Brutta gara per Tom Sykes, in evidente difficoltà con una Kawasaki non efficace sul bagnato, testimoniato anche dal sesto posto di Loris Baz, che comunque è sembrato meno in difficoltà del suo compagno di team, e dal 17esimo di David Salom, solitamente nei primi posti EVO.
Il ritmo del campione in carica non è mai stato competitivo e, superato da Rea alla partenza, ha cominciato da subito ad accumulare secondi di svantaggio, fino a che non è stato superato da praticamente tutti i piloti di vertice: una Ninja da rivedere con l’assetto da bagnato anche se Tom Sykes evidentemente non si sentiva a suo agio su questa pista in queste condizioni,
In ottica campionato l’incidente tra le due Aprilia gli permette comunque di tornare da Portimao con 43 punti di vantaggio su Guintoli, il primo degli inseguitori.
Straordinaria la gara di Ayrton Badovini che con la sua Bimota chiude in nona posizione, prima della EVO, riuscendo a tenere dietro le due Superbike di Eugene Laverty e Toni Elias: in virtù delle già note regole sull’omologazione, purtroppo però non prende punti e non figura in classifica.
Prima EVO al traguardo diventa quindi la BMW di Sylvain Barrier, giunto undicesimo davanti a Sheridan Morais, Jeremy Guarnoni, Brian Starring e a Riccardo Russo, autore di una buona gara in condizioni non facili per lui che ha dovuto sostituire all’ultimo Luca Scassa sulla Kawasaki del Team Pedercini.
Gara incolore invece per David Salom e Niccolò Canepa: per loro solo un 17esimo e 18esimo posto, in virtù del fatto che le Bimota non figurano in classifica.
L’appuntamento ora è già per il prossimo weekend con il round a Laguna Seca, ultima tappa prima della pausa estiva.
Di seguito l’ordine di arrivo di Gara 2:
1. Jonathan Rea GBR PATA Honda CBR1000RR 18 laps
2. Davide Giugliano ITA Ducati SBK 1199 Panigale R +6.817s
3. Chaz Davies GBR Ducati SBK 1199 Panigale R +8.676s
4. Alex Lowes GBR Voltcom Crescent Suzuki GSX-R1000 +9.740s
5. Leon Haslam GBR PATA Honda CBR1000RR +11.289s
6. Loris Baz FRA Kawasaki Racing ZX-10R +11.808s
7. Sylvain Guintoli FRA Aprilia Racing RSV4 +14.169s
8. Tom Sykes GBR Kawasaki Racing ZX-10R +17.164s
9. Eugene Laverty IRL Voltcom Crescent Suzuki GSX-R1000 +26.406s
10. Toni Elias ESP Red Devils Roma Aprilia RSV4 +30.168s
11. Sylvain Barrier FRA BMW Italia S1000RR +41.820s (E)
12. Sheridan Morais RSA IRON BRAIN Kawasaki ZX-10R +47.434s (E)
13. Jeremy Guarnoni FRA MRS Kawasaki ZX-10R +50.045s (E)
14. Bryan Staring AUS IRON BRAIN Kawasaki ZX-10R +1m 17.436s (E)
15. Riccardo Russo ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R +1m 24.500s (E)
16. Alessandro Andreozzi ITA Pedercini Kawasaki ZX-10R +1m 30.563s (E)
17. David Salom ESP Kawasaki Racing ZX-10R +1m 34.242s (E)
18. Niccolo Canepa ITA Althea Ducati 1199 Panigale R +1m 34.647s (E)
19. Gabor Rizmayer HUN Team Toth BMW S1000RR +1m 47.422s
Ayrton Badovini ITA Bimota Alstare BB3 (E) *
Christian Iddon GBR Bimota Alstare BB3 (E) *
*Non prendono punti e non figurano in classifica (Badovini è giunto nono, Iddon 12esimo)
Non classificati:
20. Marco Melandri ITA Aprilia Racing RSV4 12 laps completed
21. Geoff May USA Team Hero EBR 1190RX 7 laps completed
22. Aaron Yates USA Team Hero EBR 1190RX 0 laps completed
Non hanno preso parte alla gara:
Peter Sebestyen HUN Team Toth BMW S1000RR (E)
Fabien Foret FRA MAHI Kawasaki ZX-10R (E)
Claudio Corti ITA MV Agusta RC F4RR
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