Senza Senso #7 – Cosa ci si inventa per non scrivere
Distinti lettori, ariechime. Son qua, dopo una lunga assenza, alla stesura della settima edizione del Senza Senso, quella specie di rubrica che mi offre spazio per esser fazioso e parziale. In poche parole, raccontare degnamente il Motomondiale. O no? Chissà. Scrivo dopo una lunga assenza per una semplicissima ragione: ho avuto altro da fare. Ci son stati diversi eventi di mezzo in ambito motociclistico, la mia vita privata non mi ha offerto quello spazio che meriterebbe per stendere il papiro e scrivere. Lavoro, studio e attività collaterali non mi hanno dato minutaggio sufficiente per il Senza Senso. Inoltre per MotoGrandPrix.it abbiamo in mente diverse novità che troverete a breve su queste pagine “virtuali”, in più ho (abbiamo) realizzato per conto di MSN Italia lo speciale MotoGP 2006, che è sicuramente un bel premio di riconoscenza per questo portale che adesso si pone al #1 per quanto concerne il Motomondiale in Italia. Baci, abbracci, coriandoli, champagne e belle donne. Evviva.
Tanto lavoro, tanto che stiamo cercando nuovi staffer preparati che vogliono scrivere per il sito, in grado di offrire ai lettori sempre più news (a Jerez abbiamo esagerato, 96 in tre giorni, ma evidentemente non basta, per cui se c’è qualcuno che vuol accettare questa sfida basta mandare una mail all’indirizzo che trovate sotto). A proposito di novità del sito, cosa ne pensate della nostra rubrica “Non solo ombrelline?”. Vi piace, non vi piace, non ve ne frega una emerita mazza? Onestamente è stata una bella idea, uno spazio che grazie a tre ragazze sta aumentando di spessore diventando un’icona di come si può parlare di tutto e di più al femminile. Una bella idea. D’altronde deve essere così, visto che è partorita dal mio cervello malato. Grazie, vi voglio bene.
Mi fa piacere inoltre che le nostre Lilli, Giulia e Marika stiano avendo un fragoroso successo. Già, le “Piana’s Angels”, pardon, le “Alessio’s Angels”, o meglio le “Alessio’s Devil”, come vorrei chiamarle, peccato che queste gentilissime ragazze hanno altri pensieri. Ma a me nessuno pensa? Gne gne gne. Basta.
Parliamo di cose serie: scrivo poco dopo il Gran Premio di Formula 1 da Melbourne. Grande attesa, tanto che mi sono alzato alle 6, o meglio, ho fatto il solito “lungo” del sabato sera, ove la notte si trasforma in giorno, il mattino in notte, il pomeriggio della domenica in mattino, e il lunedì, primo giorno feriale, nel primo del weekend. Si richiede un ottavo giorno alla settimana, Sua entità divina.
Formula 1 che, incredibile, mi ha divertito, anche se devo capire se è dipeso nel vedere la Ferrari a muro o da un’effettiva spettacolarità, o sentire Ivan Capelli che giustifica l’errore di Schumacher: “Sì, l’errore ci può stare”. What? Arri-What?
Torniamo a parlare di moto, che è decisamente meglio. Jerez. Vince Capirossi, l’uomo più sfigato del 2005 (indagato per non aver pagato le tasse, camper in fumo nel viaggio verso Valencia, ritrovarsi nelle prime gare una moto che andava di meno della 888 Lucchinelli replica), oggi in testa al campionato. Grande Capirex, tifiamo tutti per te. Tutti tranne i Rossiniani, che hanno vissuto un weekend stile manicomio di Collegno trasformatosi in un “vaffa” continuo verso Elias. Già, lui non si può perdonarlo per un’arrembante staccata alla prima curva. Lui no, con torto o ragione. Viene perdonato dal fenomeno, ma non dai Rossiniani. Dai, su, è un ragazzo, quarto al debutto con la Honda, super rimontone, e pensare che ha minacciato di non correre se Fortuna non gli avesse pagato lo stipendio nei termini noti a fine 2005. Poraccio.
D’altronde, diciamolo, Valentino se l’è un po’ cercata. Negli ultimi anni ha sempre dato spallate e quant’altro (Losail 2004, Jerez 2005…), senza mai subire. Prima o poi doveva succedere, peccato sia avvenuto nel GP di esordio con la nuova livrea. O maronna, e mò diranno che è colpa dei colori ex-Biaggi? Nuooo, non è possibile. Ebbene sì, non vi dico dove, ma è successo. Per la serie “Ma si può esser così rincoglioniti??”.
Non rientrano in questa categoria gli ideatori di un ipotetico GP del Qatar in notturna. Al sottoscritto, se vi può interessare (ripeto, in questa mia rubrica scrivo quello che voglio, kaput), piace molto. Ma volete mettere una gara al sabato sera? Ok, lo ammetto: mi piacerebbe più che altro per vedere battuta nell’audience la Carrà. Sarebbe una cosa da invadere la sua trasmissione e dinanzi a lei fare una pernacchia stile Alvaro Vitali. Un sogno.
Vabbè, è già tempo di una nuova gara, di giorno, di sabato, perché così vogliono i musulmani. Come accettiamo la tradizione di Assen, facciamo lo stesso con Doha. Ammiriamo cotanto GP di riscatto per Valentino, di conferma per Capi e Dani, eccetera eccetera. Chiudo questa edizione con un nuovo spazio, dal titolo che più originale non si può: “Io lo avevo detto”. Questo il podio, aspettando nuove incredibili avventure…
Al terzo posto…Alex Criville. Intervistato da Alberto Porta all’11° di 27 giri del Gran Premio di Spagna. “Secondo Te Pedrosa vince?”. L’ex iridato annuisce. Vincerà Pedrosa. Sì.
Al secondo posto…la nostra Marika “Fary”, che nell’ultima edizione del “Non solo ombrelline” è riuscita nello spazio di 8 righe a offrire due visioni completamente opposte di come seguire la gara in TV…
“2- Mi spiace dirlo, ma i giornalisti in sciopero meritano un ringraziamento perché così abbiamo avuto modo di sentire a pieno la musica dei motori in pista. Pensatela come volete, ma a me sono piaciute anche senza commento!…
3- Meda e Reggiani per la splendida telecronaca”
Sì Marika, ma è meglio con o senza il commento? D’accordo che il titolo dell’articolo è “Grazie, Grazie, grazie a…”, ma dediciti! Dai che si scherza, brava Fary.
Ma al primo posto…John “Hopper Hope” Hopkins. Test di Jerez: “Sono in forma, mi sono allenato duramente per esser preparato in vista della prima gara. Non ho mai fatto una preparazione fisica così intensa durante l’inverno”. Domenica 26 marzo, pochi minuti dopo la bandiera a scacchi: “Per quanto mi riguarda, ed è la prima volta, ho subito dei crampi, non mi era mai successo, e non so se dipenda dalla forza che necessita guidare la GSV-R sulla durata o se io non mi sono preparato a dovere”
Tutto vero. E John Hopkins, alla sua quarta citazione in sette edizioni del Senza Senso, diventa l’indiscusso titolare di questa rubrica. Fenomeno.
Ci si sente
Silenziosamente.
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