Senza Senso #6 – Le Veline!…

Senza Senso #6 – Le Veline!…Senza Senso #6 – Le Veline!…

Che palle, ritrovarmi su queste pagine, e dover dare un senso a tante cose, anche se un senso non ce l’ha. L’obiettivo di questa rubrica, al contrario del titolo, è questo. Oggi devo dare un senso a tutti quelli che prima mi insultavano e poi, dopo la “minaccia” dell’ultima edizione, non si fanno più vivi. Poverini, voce grossa e poi? Ridicoli. Ma vi siete resi conti a che livello siete arrivati? Dai su, peggio di così non può andare la vostra vita davanti al PC, e forse non va neanche meglio quella lontana dalla tastiera. Dai, tornate a farvi vivi, perchè altrimenti non c’è più materiale per questa rubrica, e mi sa dobbiamo riproporre le interviste marzulliane del 1992, e non è proprio un bel leggere. Già, non sappiamo più come tirare avanti il “Senza senso”, perchè ormai tutto nel motociclismo ha una logica.

Sono spariti tanti protagonisti che ci facevano discutere, ci addentriamo in tematiche da gommisti (“Ma perchè la Dunlop è così avanti?”, “Ma la multimescola Michelin è stata presa in considerazione anche da Bridgestone?”) o da telaisti (“Il problema della nuova RCV è XY, ma anche Z2R, che se lo moltiplichiamo per la radice quadrata per il prodotto di YZ ricaviamo che…”). Insomma, siamo tutti professori, ma dove siamo arrivati? Ma è questo il motociclismo? Dov’è il vero e proprio cazzeggio, le discussioni da bar e poi via, felici, contenti in sella alla due ruote? Dove siamo finiti?

Colpa di una MotoGP che mai come nei test IRTA ha dato un segnale di crisi d’identità. Tutto era pronto per decretare “In che modo Rossi vincerà la BMW umiliando gli avversari?”. Tutto pronto, tutto tranne il Colonnello Giuliacci che, probabilmente, si stava dedicando ad altro e non ci ha avvisati della pioggia. Maledetta. E guarda chi ha vinto, quell’uomo della foto, l’amico Colin Edwards II°. “Second” non per il ruolo che ricopre in Yamaha, o per i due titoli in Superbike, ma semplicemente perchè anche il Babbo si chiama così. Suo padre è un gran signore, ma lui, Colin, perchè quella faccia? Mi spieghi caro Texas Tornado COSA significa quell’espressione della foto? Cioè, ma cos’è? Un’imitazione di Triple H venuta male? Un tentativo di assomigliare a Homer Simpson dopo aver assaporato dieci costolette di maiale (il colore è quello)? Mio Dio Colin, ma come ti sei ridotto? Che gente frequenti? Sei un padre di famiglia, diamine! Da “American Idol” di Laguna Seca del 2002 a sta faccia? Cioè, hai avuto almeno un secondo per pensare “Se vinco la BMW, come mi comporto?”? E sei uscito così? O mio Dio, mi toccherà tifare per qualcun altro. Che caduta di stile Colin…(si scherza ovviamente, tiferò sempre per te)

Vabbè, in compenso abbiamo ammirato la nuova livrea della Suzuki, che portando in dote lo sponsor Rizla si potrà finalmente definire la “Suzuki bomba”. In più, si è scoperto il perchè della sigla GSV: “Gira Sta Velina”. Per noi non è tanto un problema, lo sarà per Guido Meda, che in telecronaca durante le Qualifiche non potrà dire, pena l’intervento del Codacons:

– “Gira la Suzuki”
– “La Suzuki canna davvero forte”
– “Hopkins sta tirando alla grande!”
– “La Suzuki è una bomba!”

Ora capite come stare davanti ad un microfono davanti a milioni di telespettatori di diverse generazioni è un enorme problema? Non ti invidiamo Guido, noi qui sul sito abbiamo molta più libertà. Per esempio abbiamo trovato il tempo io e il mio editore lo scorso venerdì di fare i pronostici pre-Test IRTA: chi vincerà la BMW? (Rossi escluso ovviamente).
Il “Boss” ha preso Capirossi. Convinto lui… Io invece, scartabellando tabelline e tempi cronometrici dei test tra Sepang e Phillip Island, Shinya Nakano. Sì, era il suo momento, le Bridgestonno da tempo, così tenere che si tagliano con un grissino, sono eccezionali. Piove? Tanto meglio! Vi ricordate Jacque a Shanghai? Wow, entro nella storia dei pronostici azzeccati, altro che pendolini, cornetti e talismani.

Tutto era pronto: Nakano che vince la BMW. Vai Shinya, vai, vai…Nuooooooo. Cosa succede? Rientra ai box? Ma perchè? Così, non si sa bene e come. Ok, allora caro Shinya, dammi una spiegazione…

“Sappiamo a che punto siamo sul bagnato. Non c’era tutta questa volontà di prendersi rischi. Ero in vantaggio di 3 decimi su Edwards al primo intermedio, avevo aumentato il vantaggio nel secondo, ma poi ho visto una moto davanti e ho deciso di rallentare e rientrare ai box. Sì, c’era la BMW in palio, ma non valeva la pena rischiare troppo.”

Ma a me non pensi, caro Shinya? Ma non eri uno dei più disponibili del paddock? Invece no, sei egoista, un brutto egoista, egoist, egoist…
Basta, la chiudo qui. Lascio spazio alle gentili donzelle che abbiamo assunto per la nuova rubrica “Non solo ombrelline”. Una redazione diretta dal sottoscritto con tre ragazze… Invidiatemi. O forse no. Boh. Ci vediamo a Jerez.

Ci si sente
Egoisticamente

Alessio Piana

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