Senza Senso #1 – Sponsorlandia, librolandia…


Attenti e disattenti lettori, indifferenti utenti del forum, gentili rosiconi del fatto che sono ancora vivo, Buongiorno a tutti. Anno nuovo, rubrica nuova. Evitando questo imbarazzante luogo comune, passo subito al sodo (ma alla fine che cosa vuol realmente dire? Mah..): il nostro formidabile sito, dal 2001 ineguagliabile fonte di notizie riciclate trattate come scoop universali, inaugura una nuova sezione. In poche parole non c’è una ragione precisa, a dire il vero non ce n’è mai stata una. Il sito andava bene così, il mio direttore era contento dei risultati ottenuti (della Lazio presumibilmente, che fugge in solitaria per la conquista di un posto in Intertoto..), ma da qualche mese a questa parte una tematica ci faceva girare lo stomaco: uno spazio vuoto in home page.
Come riempirlo? Con rubriche del tipo “Dietro le quinte” che tanto non gliene frega una mazza a nessuno e che alla fine se ti compri un buon Motosprint sai già tutto? Con uno spazio “Amarcord” ricordando le epiche battaglie di Schwantz, Lawson e compagnia (ma perché ricordare fatti che sono già impressi nella memoria dei veri appassionati, e perché parlarne a ragazzini che seguono il Motomondiale solo per conoscere la nuova gag della “Tribù” e conquistare il giorno dopo il nuovo astuccio dedicato?). Per carità, ci mancavano solo queste rubriche originalissimissime. Puntiamo tutto su una rubrica inutile, scrivendo quattro cazzate, e più cazzate sono meglio è. Senza senso, giustamente. Sì, ma chi la fa? Chi prendiamo? Ma no, c’abbiamo quell’Alessio Piana in casa, quello che è un raccomandato di lusso semplicemente perché può vantare un autografo di Andrew Stroud (ricordate? Sì proprio lui! Esatto! No eh, niente, capisco…) da qualche parte.
Sì, Alessio Piana ne ha le potenzialità. Per andarsene in grande stile, ovviamente…Dai su, diamogli sta rubrica, troviamogli nuovi nemici, così si leva dalle balle anzitempo. E dopo avergli imposto la realizzazione di un articolo “Tecnica” sulla nuova M1, visto che è l’unico del network con un nonno possessore di un’officina meccanica, sarebbe il colpo di grazia. In tutti i sensi.
Vabbè dai, dopo aver riportato il pensiero comune dei big boss di MotoGrandPrix.it, eccoci qua. In presa al panico su cosa scrivere, mi sono riguardato le gare 2005 tutte d’un fiato, stile “lunga maratona videotecaria per riuscire ad addormentarsi senza la Valeriana”. Chi mi comunicherà che gliene frega qualcosa di questo, sarà citato nella prossima edizione di “Senza senso”, la rubrica il cui nome è già un programma. Eh eh, già. Bello. Ehm, ehm..
Visto che mi son già ottenuto il primo buuu dell’anno, vi scasso ancora di più i cosiddetti paesi bassi (e se siete gentili donzelle, non so cosa vi dovrebbero girare). Parliamo di sponsor. Camel con Yamaha! Uau, notiziona, che bello, adesso su Rai 3 faranno “Speciale Un giorno in pretura: Altadis Vs Camel Vs Yamaha”, condotto magari da Pupo con l’onnipresente “prezzemolo” Del Noce guest star dell’evento. Ma dai, il fatto interessante è che Rossi vestirà lo sponsor che è stato di Biaggi, che a sua volta aveva fatto lo stesso con la Repsol, e guarda un po’ entrambi si sono scambiati le stesse moto nel giro di due anni. Considerando che tutte le combinazioni sono già state possibilitate dalla realtà (tranne nell’albo d’oro, guarda un po’), manca soltanto che a Valentino vada la Pedron e a Biaggi la Bambola gonfiabile di mugelliana memoria, e siamo perfettamente in linea per un nuovo DVD in allegato con Controcampo.
Massì, in fondo è solo una questione di colori. Parliamo di piloti, e parliamo di quello che ultimamente sta facendo esaltare più di tutti nella speciale classifica di “Promessa pronta a diventare delusione, dunque preparato per un posto in HRC”: John Hopkins. Già, perché il giovanotto nato a Ramona, del quale ricordo aver fatto soltanto un articolo per aver voluto mantenere il #21 anziché darlo a Bayliss nel 2003 (sai, son soddisfazioni!..), qualche settimana addietro è stato vicino a rompere con Suzuki. Non perché spuntava il pizzetto di Biaggi e il volto di “Telespalla Kanemoto”, bensì perché doveva essere la star dello stand Suzuki al Salone di Birmingham. Era stata preannunciata una conferenza stampa in grande stile, con Hopper pronto a dichiarare “Niente è di meglio della Suzuki, ma nel futuro mi accontenterei soltanto di andarmene sbattendo la porta in faccia e mandare tutti in quel posto: Denning ti odio!”. Ma cos’è successo? Nel motomonopoli, è uscita la carta degli Imprevisti: Dumbo Hopper è stato trovato leggermente…allegro, e senza fare 2+2, ha bevuto qualche birra di troppo.
Beh, qual è il fatto eccezionale? John, che assicuro non essere il figlio del protagonista di “Hannibal”, dove può essersi divertito così tanto a Birmingham? Ripeto, BIRMINGHAM. Solo chi ci è stato può capire, a chi ha avuto la fortuna di non andarci posso solo dire che è una città la cui densità di nebbia è doppia rispetto all’Oltrepò Pavese, e che alle 4 del pomeriggio se non sei del luogo pensi che l’UFO di Independence Day abbia fatto capolino sopra la città. Insomma, vedi la scritta Birmingham e parti subito col “Mò me tocco”. Ora capiamo del perché Hopper si sia divertito così tanto. Non capiamo del perché un eventuale motivo del licenziamento Suzuki per questo fatto: già, la maledizione di Birmingham. Insomma, il luogo più adatto per fare un salone delle adorate due ruote: “Che bello, mi compro una moto, poi vado nella superstrada che c’è una bella nebbiolina, e sai che figo, alle 4 non ci vedi già niente, sai che belle scorribande con i miei amici che posso fare! Ma che bel luogo per i motociclisti! Wow”.
D’accordo, aspettando la mail denuncia del sindaco di Bimringham, trattiamo il tema “Autobiografia di Max Biaggi”. Magistrale, come dicono miei amici, “Totale” (ma che azz vuol dire?). Finalmente sapremo tutto sulla Verità del romano, tutto tutto. Le premesse sembrano quelle del nuovo numero di “Chi?”, ma in realtà è una questione diametralmente opposta: gliene frega a qualcuno? O meglio, ma chi è che compra il libro di Biaggi? Ah già, ora capiamo il perché. Indovina, indovinello, se lo sai sei proprio un …ello (a voi la scelta): quale motociclista negli ultimi mesi ha esordito con una propria autobiografia? Aiutino: lavora in nero come tester Ferrari. Eccolo, proprio lui, Valentino Rossi. Già, lo fa il Dottore, lo fa anche Biaggi. Gne gne gne, il mio libro vende più del tuo, no il mio, gne gne gne. Che palle.
D’accordo, andrò finalmente in libreria ad acquistare questa speciale autobiografia, visto che, come dichiarato proprio da Biaggi: “Sono state scritte inesattezze sul mio conto”. Sapete quando vi sentite tirati in causa, che vi si rizzano i peli della schiena e pensi “Era meglio se mi facevo i fatti miei?”. Ecco, adesso mi sento così…
D’accordo, chiudiamo questa prima, impareggiabile, ineguagliabile, imprescindibile quanto inutile edizione di “Senza senso”, dandoVi appuntamento alle prossime settimane, con le novità pre- Sepang, gli unici test sottotitolati con “Come illudere tutti i partecipanti alla MotoGP 2006 che Rossi è battibile?”, traducendolo dall’aramaico antico: “In che modo Rossi prenderà per il culo i propri colleghi?”.
Ci si sente
Polemicamente
P.S.: come potete vedere, la tecnologia degli anni Duemila ha portato la creazione di un tag html: se tu clicchi sul mio miserabile nome, puoi spedirmi direttamente una mail, ma anche un virus, e perché no, Daniel Pedrosa, che pesa solo 46 kg, l’equivalente di 1,3 mb.
P.P.S.: Un mio amico mi ha rivelato che sul digitale terrestre puoi vedere le gare del Motomondiale e in contemporanea, con le funzioni interattive, visionare i tempi sul giro, classifiche e quant’altro. Che bello, tra un po’ ci sarà una commedia stile “Sensualità a corte” di Mai Dire Lunedì con: “Vuoi che Sete Gibernau ancora una volta prometta una vittoria e cada al quinto giro? Premi il tasto rosso del tuo telecomando!”, oppure “Premi quattro, e saranno quattro le M1 distrutte da Ruben Xaus! E se premi in sequenza il tasto rosso, vedrai Hervè Poncharal pronto al suicidio! Ma poi ci ripensa e programma il 2006. Premi ora il tasto giallo: gli arrivano le Dunlop! Dagli il colpo di grazia amico da casa!”.
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