Rossi – Honda è la settimana decisiva, la Yamaha alla porta….
Rossi-Honda, è guerra fredda
All’orizzonte spunta l’ipotesi Yamaha
All’Estoril Valentino Rossi ha ottenuto la vittoria che potrebbe assicurargli
il terzo titolo mondiale consecutivo: a cinque gare dal termine il vantaggio
su Gibernau è salito infatti a 46 punti. Ma i rapporti con la Honda continuano
a essere tesi e il rinnovo del contratto non sembra vicino. "Il presidente
HRC dice che non sono fondamentale? Questione di punti di vista…", ha
detto il pesarese. E all’orizzonte si profila il passaggio in Yamaha.
Un binomio vincente. Ma anche due visioni, due mentalità completamente
opposte. Il sodalizio tra Rossi e la Honda, fenomenale dal punto di vista sportivo,
appare sempre più a rischio. Come due anni fa, quando il pesarese minacciò
persino di rinunciare alle corse per un’intera stagione pur di non soggiacere
ai diktat dei giapponesi, la temperatura si è alzata con lo scorrere
del tempo e l’autunno si preannuncia caldo, perchè il rinnovo tarda ad
arrivare e la pazienza, da ambo le parti, va scemando.
Rossi da un lato, Kanazawa dall’altro. Il presidente della HRC, al termine
del Gp del Portogallo ha ribadito l’intenzione di trovare un accordo, ovviamente
biennale, con Valentino anche per le prossime stagioni, ma non ha escluso la
possibiltà che il campione del mondo nel 2004 possa correre con un altro
team. "Il contratto di Rossi? Speriamo di continuare con lui anche nel
2004. Al 90% resterà, ma c’è un 10% di dettagli ancora da discutere.
Ma se Valentino dovesse andare in un’altra squadra – ha minacciato – continueremo
a lavorare duramente per sviluppare la moto, e alla fine lo batteremo".
Parole pesanti che hanno il sapore acre della minaccia, cui il campione di
Tavullia ha replicato con la consueta e pungente spavalderia: "A me piacerebbe
restare. Kanazawa ha detto che non sono fondamentale. Per quanto mi riguarda,
penso solo a vincere e dimostrare qual è il mio potenziale con questa
moto: all’Estoril penso proprio di averlo fatto. Ora sta a loro decidere".
Chiaro e preciso: è il numero uno e i fatti gli danno ragione. La Honda,
così insofferente verso i personaggi esuberanti e lontani dal compassato
stile nipponico tentenna; Ducati e Yamaha, principali antagoniste della Casa
di Tokio, lo sanno sin troppo bene e lontano dai riflettori continuano a lavorare.
"Negare sempre" è la parola d’ordine degli uomini di
Borgo Panigale. Anche l’evidenza, verrebbe da aggiungere, perchè intanto
i contatti proseguono.
Anche all’Estoril la Desmosedici ha lasciato tutti esterefatti, con la
straordinaria prova di forza di Capirossi, capace di bruciare sul rettilineo
finale la Honda di Gibernau con irrisoria facilità. Immaginare ora il
campione del mondo sulla Rossa nel 2004 non sarebbe un’utopia se solo Valentino
accettasse di diventare il nuovo uomo immagine della Marlboro, sponsor tabaccaio
della Ducati. Problema di non poco conto, visto il diniego più volte
espresso dal pilota. Ragion per cui sono tornate altissime le quotazioni della
Yamaha.
La scuderia giapponese non vince da anni e Valentino sarebbe l’uomo giusto da
cui ripartire per lanciare l’ennesima sfida ai rivali di sempre. E con sette
milioni di dollari è una sfida che anche Rossi pare disposto ad accettare.
Honda: Rossi?Decisione in settimana
"Mancano dettagli da non sottovalutare"
La querelle Rossi-Honda sta per giungere a conclusione: "Questa settimana
definiamo l’accordo, in un senso o nell’altro".
Parola di Carlo Fiorani, team manager della HRC. "Capiremo se c’è
la volontà da tutte e due le parti di andare avanti. Al 90% è
fatta. Abbiamo trovato l’accordo per un biennale e sull’ingaggio, mancano i
dettagli: diritti d’immagine e cose simili che non vanno sottovalutate. A volte
ci si impunta su questioni di principio".
Sabato sera, in una conferenza stampa all’Estoril, il presidente Hrc Suguro
Kanazawa aveva detto che se Rossi dovesse andar via, la Honda proseguirebbe
il programma di sviluppo per mettere a punto una moto in grado di batterlo.
I "successori" di Rossi sarebbero Max Biaggi e Sete Gibernau.
"Kanazawa ha detto che a Valentino ci tiene" ha precisato Fiorani.
"Certo che se Rossi dovesse andar via, è chiaro che non possiamo
smettere di correre. Dovremmo trovare un altro pilota e sviluppare la moto per
batterlo. Ci servirebbe un altro pilota per la squadra ufficiale, ma non abbiamo
affrontato la questione. In questo momento Gibernau e Biaggi sono rispettivamente
secondo e terzo in classifica, è difficile trovare uno piu forte di loro.
Sarebbero i due piloti di riferimento". Voci di mercato vedrebbero la Ducati
o, clamorosamente, la Yamaha, come alternative per Rossi. "Valentino è
un pilota che fa gola a tutti, ma da quanto mi hanno detto la Ducati per ora
non ha nessuna intenzione di prende Rossi. Non credo che ci sia questo pericolo".
Tornando alla gara di domenica, Rossi ha messo una piccola ipoteca sul mondiale.
"Ha fatto una gara perfetta – ha detto Fiorani – Se ne e’ andato al momento
giusto (al 14esimo giro il sorpasso su Max Biaggi, ndr). E’ stato anche bravo
a mettere Biaggi tra sè e Gibernau, che in questo momento è l’avversario
più vicino in classifica. Ora ha 46 punti di vantaggio, un numero magico
che ricorre. Credo che sia più vicino al titolo. Ora andiamo su piste
che gli piacciono, come Rio e Phillip Island. Non possiamo mai dare nulla per
scontato, ma quella di ieri è stata una vittoria importante. Per quanto
riguarda gli altri, Biaggi sta crescendo con la moto nuova. A Brno ha avuto
problemi di messa a punto, come capito’ anche a Gibernau quando ebbe la moto
ufficiale. Ma sta trovando la strada giusta. Del gruppo Honda ha in parte deluso
solo Gibernau. Ma questa pista non gli è congeniale. E’ caduto spesso.
Non è il suo circuito. Poi è stato superato dal motorone della
Ducati e da un grande Loris Capirossi che, nonostante le sbandate, non ha mollato
mai. Complimenti a lui e alla Ducati".
Fonte: Tgcom.it
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