Roby Rolfo, immersioni e MotoGP

Roby Rolfo, immersioni e MotoGPRoby Rolfo, immersioni e MotoGP

Roby sta bene, perfettamente guarito dopo la lussazione della spalla rimediata nelle prove del Gp di Gran Bretagna ed è già in vacanza. Naturalmente, prima di tuffarsi in acqua e di rilassarsi, il pilota ha pensato al pieno recupero e ai suoi fan…

“Va bene, molto bene – commenta Roby –e sono già in ottima forma. La lussazione di Donington è solo un brutto ricordo. Ho pensato subito dopo a recuperare al meglio per la seconda parte del campionato e non ho mai smesso di prepararmi. Adesso mi manca solo un po’ di mobilità ma ho scelto un ottimo sistema per ritrovare anche questo. Sono partito per l’isola del Giglio, arcipelago toscano, dove passerò una settimana di mare e di sole. Dicono che faccia miracoli, in ogni caso mi farà benissimo anche sotto il profilo psicologico. Ma il primo miglioramento l’ho avuto l’altra sera, quando sono andato a mangiare la pizza nella sede del mio fan club, alla Pizzeria del Pino. La fanno in maniera fantastica!”.

Questa pausa ti servirà anche per capire meglio cosa fare la prossima stagione. In giro si parla molto di te, magari del salto in MotoGp?
“Guarda, a me normalmente le moto a quattro tempi non piacciono molto. Per me la vera moto da corsa è a due tempi, ma si tratta sempre di moto e di corse, quindi ci andrei di corsa. Prima però mi piacerebbe vincere il titolo della 250. Era questo il mio obiettivo in questa stagione, purtroppo, il feeling con la mia moto non mi ha permesso di fare i risultati che avevo in testa e che sentivo possibili. Un vero peccato”.

Torniamo alla MotoGp: pro e contro?
“E’ una categoria spettacolare e affascinante con i migliori piloti al via, le più belle ragazze a tenere l’ombrello, e questo è un bene… Quello che non mi convince è il fatto che somiglia molto alla Formula Uno. Quest’anno è molto spettacolare, ma lo scorso anno fu molto più appassionante la 250 con il sottoscritto a giocarsi il titolo fino all’ultima gara. Secondo me la MotoGp avrebbe bisogno di qualche limite, magari nell’elettronica, per rendere tutto più umano e mettere in evidenza le doti del pilota che, non dimentichiamolo, sono le doti più apprezzate dal pubblico”.

Hai mai guidato una MotoGp?
“Si, lo scorso anno a Valencia il giorno dopo la gara. Sono salito sulla Honda RC 211V e mi sono emozionato. E’ una moto splendida, che mi ispira molto e che mi piacerebbe portare in gara”.

Il tuo futuro è quindi nella MotoGp?
”Ripeto, vorrei andarci, ma con il titolo della 250 in tasca e per il prossimo anno mi metto al 50% in sella ad una MotoGp e per il restante 50 su di una 250. Competitiva, naturalmente! “.

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