Preview Qatar – Il punto
La MotoGP tenta il suo primo passo in Medio Oriente al Gran
Premio del Qatar, sabato. Sarà un weekend storico sia per lo
Stato del Qatar, sia per la MotoGP, quando giovedì mattina
cominceranno le prime prove al circuito di Losail, in
attesa, sabato, del 13° round del Campionato del Mondo.
Il Qatar è uno di quei paesi di cui si ha solo una vaga
idea, si sa solo vagamente dove si trovi e di cui si
immagina che viva prevalentemente di petrolio. È davvero un
viaggio verso l’ignoto, per molti dei team e del personale
della MotoGP. Certo farà molto caldo, sarà pieno di sabbia e
tutti sono certi che riceveranno un caloroso benvenuto.
Ma com’è davvero il Qatar? Per facilitare la ricerca,
abbiamo redatto una piccola guida allo Stato del Qatar, che
è pronto per diventare il 28° paese ad ospitare un Gran
Premio Motociclistico, nei 55 anni di corse del Campionato
del Mondo.
Nome ufficiale: Stato del Qatar.
Pronuncia del nome: La pronuncia indigena suona più come
Càttar o Gàttar, che come Catàr.
Nazionalità: qatariana.
Ubicazione: Medio Oriente, penisola confinante con il Golfo
Persico e l’Arabia Saudita.
Area: 11.437 Km2.
Frontiere del paese: Arabia Saudita, 60 km.
Estensione costiera: 563 km.
Clima: Arido. Piacevolmente tiepido in inverno, molto caldo
in estate.
Terreno: Prevalentemente deserto, piano ed arido, ricoperto
di sabbia e ghiaia.
Risorse della natura: Petrolio, gas naturale e pesce.
Ostacoli della natura: Foschia, polvere e tempeste di
sabbia.
Problemi ambientali: Limitate provviste d’acqua fresca.
Grande dipendenza dagli impianti di dissalazione.
Popolazione: 840.290.
Etnie: Arabi 40%, pachistani 18%, indiani 18%, iraniani 10%,
altri 14%.
Religione: Musulmana 95%.
Lingue: La lingua ufficiale è l’arabo. L’inglese è usato
comunemente come seconda lingua.
Tipo di governo: Monarchia tradizionale.
Capitale: Doha
Anniversario della proclamazione d’indipendenza: 3
settembre.
Regime giuridico: Il diritto islamico regge le materie del
diritto di famiglia e della persona. Potere legislativo
discrezionale gestito dall’Emiro, sebbene sia stato
introdotto un codice civile.
Descrizione della bandiera: Indaco con una fascia dentellata
bianca (nove punte bianche) sul lato da cui si issa.
Economia: Petrolio e gas rappresentano oltre l’85% dei
redditi da esportazione e il 70% delle entrate dello Stato.
Le riserve comprovate di petrolio dovrebbero durare per
altri 20 anni.
Le riserve di gas naturale del Qatar rappresentano più del
5% del totale mondiale e sono le terze maggiori del mondo.
Stanno sviluppando riserve di gas naturale in mare aperto.
Industrie: Produzione e raffinazione di petrolio grezzo,
fertilizzanti, prodotti petrolchimici, sbarre d’acciaio di
rinforzo e cemento.
Prodotti dell’agricoltura: Frutta, verdura, pollame,
latticini, carne di manzo, pesce.
Currency: Riyal del Qatar.
Tasso di cambio: Riyal del Qatar contro dollari USA –
approssim. 3,64. Euro – approssim. 2.9.
Codice telefonico internazionale: 974.
Autostrade: 1.230 km.
Ferrovie: Nessuna.
Aeroporti: Quattro. Due a traffico permanente.
Eliporti: Uno.
Zona oraria: GMT + tre.
Gran Premio del Qatar – sabato 2 ottobre.
Tabella oraria della gara: 12.15 125cc (18 giri). 13.30
250cc (20 giri).
15.00 MotoGP (22 giri).
Ubicazione del Circuito Internazionale Losail del Qatar:
Dall’aeroporto. Percorrete la Al-Matar Street. Girate a
destra alla Toyota Tower, continuate per il C-Ring Road,
prendete la Cornishe Street fino a raggiungere l’Hotel
Sheraton, poi girate a sinistra verso il centro della città,
prendete la AL-Wahda Street, girate a destra verso la
Istigial Street. Andate sempre dritti e poi girate a
sinistra verso il Golf Club di Doha. Tenete la destra sulla
rotonda andando a nord verso l’autostrada Al-Kohr finché non
giungerete al Circuito Internazionale Losail del Qatar.
Storia: Il Qatar fu dominato dal Bahrein dal 1700 fino alla
metà del 1800, quando Gran Bretagna ed impero Ottomano
cominciarono a competere per il controllo della penisola.
Divenne un protettorato inglese dal 1916 fino a 1971, quando
raggiunse l’indipendenza. Da povero protettorato inglese,
noto soprattutto per la pesca delle perle, si trasformò in
uno Stato indipendente con enormi riserve di petrolio e gas
naturale.
L’attuale Emiro, Sheikh Hamad bin Khalifa Al Thani, è salito
al potere nel 1995, dopo aver spodestato suo padre con un
colpo di stato incruento. Tre anni fa il Qatar ha appianato
la sua lunga controversia con Bahrein e Arabia Saudita. Lo
stato si sta espandendo rapidamente grazie alle sue riserve
di petrolio e gas.
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